sabato 4 febbraio 2012

Veto! Russia e Cina rispediscono al mittente la risoluzione "cucinata" da Usa, sionisti e monarchi del petrolio, il popolo siriano ringrazia!


Russia e Cina hanno 'affondato' coi loro veti la bozza di risoluzione che, nonostante avvertimenti e ammonimenti gli Usa, i nani della Nato e i corrotti sceicchi del petrolio hanno avuto il coraggio di presentare al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, istigati dalla lobby sionista internazionale che vorrebbe disperatamente scatenare contro il legittimo Governo di Assad un "intervento umanitario" per cercare di mettere in difficoltà l'Iran e Hezbollah privandoli di un valido e prezioso alleato.


Il Viceministro degli Esteri Gennady Gatilov, presente a Nuova York durante il voto sulla bozza di risoluzione ha dichiarato: "Non é uso della nostra tradizione diplomatica quello di transigere sui principi, essi erano direttamente coinvolti nella questione al vaglio e abbiamo agito di conseguenza". Mosca e Pechino avevano già rimandato al mittente una bozza di risoluzione che accusava il Governo di inesistenti "violenze" contro la popolazione e voleva colpire il paese mediorientale con sanzioni nello scorso ottobre.


Sempre riguardo alla questione delle sanzioni Vitali Churkin, inviato russo all'ONU ha dichiarato: "Ogni genere di approccio sanzionatorio é fondamentalmente sbagliato, così come ogni tentativo di utilizzare il Consiglio di Sicurezza come arma per favorire la parte cui Usa, occidente e monarchie arabe hanno finora concesso ogni genere di aiuto e appoggio, nella speranza di far degenerare la situazione abbastanza da scatenare un intervento armato internazionale". Le dichiarazioni cinesi in merito sono state di tenore simile.

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Aguzzini sionazisti aizzano cani addestrati contro giovane palestinese e picchiano a sangue due adolescenti!


Nell'ennesimo episodio di sevizie contro Palestinesi con cani da attacco addestrati appositamente, esattamente come quelli usati dalla Divisione Totenkopf delle SS per i raid nei ghetti di tutta Europa, un giovane palestinese di 18 anni, Akram abu Ras, ha ricevuto lacerazioni e morsi vicino Al-Khalil dopo essere stato aggredito da una pattuglia di soldati sionisti che gli ha aizzato contro un animale inferocito. L'attacco é avvenuto in pieno giorno di fronte a testimoni, compresi alcuni portalettiga della Mezzaluna Rossa che hanno cercato di soccorrere il ragazzo, che invece é stato ammanettato e portato via dagli aguzzini in divisa che festeggiavano e accarezzavano il cane col muso ancora sporco di sangue.

Viideo di repertorio su incidenti simili

Nel frattempo presso il villaggio di Kafr Kalil a Sud di Nablus altri "eroici" militi del famoso "esercito più morale del mondo", trovandosi sprovvisti di cane da attacco incrudelivano contro due ragazzini di 13 e 14 anni con calci e con i calci dei loro fucili provocando a entrambi fratture di varia gravità. Questa volta però le vittime sono state soccorse e portate all'ospedale Rafidia. Mohamed Youssef Mansour e Samer Fawzi Mansour, i due ragazzini vittime della vigliacca aggressione, sono stati giudicati guaribili in un periodo variabile dai 40 ai 60 giorni.
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Lavrov e Ghatilov avvertono Usa e sionisti: "Scandalosa la vostra condotta, se volete un veto all'ONU é quello che vi daremo!"


Nella giornata di oggi il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha lanciato un chiaro e fermo monito ad Americani, sionisti e ai loro servi sciocchi, i nani della NATO, avvertendoli che anche nella sua forma 'rivista' la bozza di risoluzione sulla questione siriana rimane "profondamente e gravemente deficitaria" e Mosca ha ogni intenzione di 'silurarla' col veto se verrà anche solo menzionata in sede di Consiglio di Sicurezza, la notizia, diffusa attraverso i canali televisivi russi é stata poi ripresa dall'Agence France Presse.

"Vogliono un altro scandalo? Benissimo, sapremo come accontentarli" ha dichiarato Lavrov, riferendosi alla precedente bocciatura di una risoluzione iniqua, parziale e insensatamente persecutoria nei confronti del Governo di Damasco, avvenuta a ottobre 2011. "La bozza di risoluzione é totalmente distante dalla realtà e non c'è motivo di portarla in discussione al Consiglio, visto che la nostra posizione e quella cinese in merito é chiarissima e inequivocabile".

Lavrov ha annunciato, al momento della sua partenza da Mosca, che ha intenzione di incontrare il Segretario di Stato Hilary Clinton (portavoce dell'ala più filosionista dell'amministrazione Obama) a Monaco di Baviera, e che nutre speranze di indurla a considerare i cambiamenti necessari per poter portare una risoluzione condivisa all'attenzione del massimo organo delle Nazioni Unite. "Spero al riguardo che pregiudizi e interessi di parte non prevalgano sul buon senso!".
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Esclusivo aggiornamento sul furto di granate all'Uranio impoverito! L'esercito sionista se ne é fatte rubare ben 3000!


Riprendiamo dall'outlet mediatico sionista 'Walla! News' un articolo a firma Amir Bohbot che riporta interessanti aggiornamenti sull' "affare" delle munizioni anticarro all'uranio impoverito rubate da una santabarbara delle forze militari di occupazione della Palestina, di cui avevamo già dato notizia nelle giornate precedenti. Sembra infatti accertato, arrivate al termine ispezioni e inventari di rito, che a venire rubate non siano stati 1500 proiettili APFSDS da 120mm ottimizzati per l'uso nei cannoni dei carri armati "Merkava" e "Sabra", ma un numero ben doppio.

Il danno economico per l'esercito sionista, inizialmente stimato tra i 15 e i 60 milioni di dollari, andrebbe a raddoppiare, toccano la cifra ancora più ragguardevole di 30-120 milioni. Il raggio variabile nella stima é dovuto al fatto che non tutte le granate rubate fossero dello stesso tipo, il loro costo dunque, oscillava tra i 1500 dollari l'una delle più "economiche" ai 6000 cadauna delle più "preziose". Quel che si é rivelato ancor più deprimente per gli investigatori di Tsahal, però, é stato il realizzare che il furto sia avvenuto "almeno" un mese prima della sua scoperta; ciò che fa dubitare che sia ancora possibile recuperare intatta la refurtiva.

La polizia militare sionista ha persino dovuto invitare un laboratorio mobile della polizia civile nella base del Negev dove é avvenuto il furto nel tentativo di identificare tracce o prove sfuggite alle prime ricognizioni. Portavoce militari hanno parlato della possibilità che a compiere il furto siano stati palestinesi o beduini ma tale affermazione va presa ovviamente con molto scetticismo giacché é nota la tendenza sionista ad accusare i Palestinesi di ogni crimine che avvenga nel loro regime di occupazione, cosa che spesso e volentieri impedisce la pronta scoperta dei veri colpevoli, come nel caso del bracciante asiatico responsabile dell'uccisione di alcuni fondamentalisti delle colonie illegali o come si é visto anche recentemente nel caso dell'assassinio di un anziano chimico in pensione da parte di una gang di prostitute.
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In Somalia si passa dalla "Carestia" alla "Grave Emergenza Umanitaria"; non sembra, ma é un progresso!


Le Nazioni Unite hanno annunciato che le condizioni in Somalia sono migliorate abbastanza da "abbassare" il livello di allarme nel disastrato e devastato paese del Corno d'Africa da 'carestia' a 'grave emergenza umanitaria', dal quinto (e massimo) livello di gravità al quarto. A questo risultato hanno contribuito certamente i numerosi e copiosi invii di aiuti medici e alimentari della Repubblica Islamica iraniana tramite la sua Organizzazione della Mezzaluna Rosssa (22 convogli di aiuto, un ospedale da campo e cinque cliniche mobili, circa 18 campi profughi eretti nel paese) mentre le azioni militari sponsorizzate o compiute dagli Stati Uniti e da Israele nel paese, direttamente o tramite i loro 'askari coloniali' etiopici e kenioti hanno probabilmente impedito che l'emergenza potesse venire degradata al terzo rango o sotto ancora.

Ad ogni modo, non é certo il momento di stappare lo champagne, visto che, sempre stando alle cifre ONU, almeno 2 milioni e 300mila persone rimangono in condizioni di "seria emergenza alimentare" e necessitano di aiuto e sostegno immediato. Questa percentuale equivale a poco meno di un terzo della popolazione somala totale. In tutto il Corno d'Africa altri sei milioni e 200mila persone abbisognano, a qualche livello, di aiuto umanitario.

Il direttore della FAO Jose Graziano de Silva ha avvertito che senza misure urgenti entro tre mesi "la sopravvivenza di quelle popolazioni potrebbe non essere garantita" aggiungendo che "In questo momento il Corno d'Africa costituisce la priorità principale per l'intera FAO; nonostante la gravità della situazione siamo pienamente convinti che l'emergenza sia recuperabile e riparabile e che possa benissimo esistere, nel futuro, un Corno d'Africa senza problemi umanitari, sanitari e alimentari".
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Ahmadinejad incontra Shallah, leader della Jihad Islamica; Khamenei dichiara: "Interventi in Libano e Gaza gli anni scorsi!"




Il Presidente della Repubblica Iraniana Mahmoud Ahmadinejad si é incontrato, a latere dei lavori della conferenza apertasi a Teheran sul Risveglio Islamico nel Medio Oriente e nel Nordafrica, con il Segretario Generale del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina Ramadan Shallah, sottolineando come l'esempio e l'abnegazione della Resistenza palestinese siano stati di esempio tanto agli iraniani trentatre anni al momento della loro Rivoluzione fa quanto al resto delle popolazioni musulmane che recentemente si sono levate contro governi e tiranni asserviti all'arroganza imperialista.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa semi-ufficiale 'Fars' Ahmadinejad avrebbe dichiarato: "La vigilanza della nazione a difesa degli ideali rivoluzionari farà da volano e da moltiplicatore per i cambiamenti regionali e globali che porteranno, in ultimo, alla caduta e alla disgregazione del regime ebraico di occupazione della Palestina". Ahmadinejad ha anche significato tutto il sostegno materiale e morale dell'Iran nei confronti del Governo e del popolo siriano, sotto attacco da parte delle potenze imperialiste che vorrebbero cercare di recuperare in Siria quelle posizioni che hanno perso in Egitto, in Yemen, in Libia e in Tunisia.

In una notizia correlata la Guida Suprema della Repubblica Islamica, Ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato che l'Iran si schiererà sempre e comunque a fianco di qualunque gruppo, organizzazione o Stato che deciderà di sfidare l'arroganza americana e sionista: "Lo faremo sempre e comunque e non siamo spaventati dal dichiararlo pubblicamente", ha articolato Khamenei nel corso del suo sermone del venerdì. Khamenei ha anche dichiarato che attualmente l'Iran non sta avendo alcuna parte attiva negli avvenimenti che scuotono il Medio Oriente, ma ha invece rivendicato un ruolo attivo dei suoi apparati nella guerra dei 33 giorni della Resistenza libanese contro Israele e anche nella Resistenza palestinese tre anni fa contro il brutale 'pogrom' militare sionista di Piombo Fuso.

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venerdì 3 febbraio 2012

Immagini e video esclusivi del lancio del nuovo satellite orbitante della Repubblica Islamica iraniana!



Relazionando sul completo successo del lancio di "Navid", terzo satellite geostazionario portato in orbita dall'Agenzia Spaziale Iraniana grazie alla sua perizia ingegneristica e missilistica Hamid Fazeli ha confermato che il vettore ha già collocato il suo 'passeggero' in orbita e che questo é già in grado di trasmettere al suolo le foto ad alta risoluzione della superficie terrestre sotto di lui.


L'Iran é uno dei 24 membri fondatori originali del "Comitato ONU per gli Usi pacifici dello Spazio cosmico".

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Gli sciiti di Qatif di nuovo in piazza contro la brutalità del regime saudita: "Le vostre pallottole non fermeranno la nostra rabbia!"


Dopo avere santificato il venerdì con le loro preghiere gli sciiti di Qatif, come quelli di tutta la costa orientale dell'Arabia Saudita sono nuovamente scesi in piazza a fronteggiare le milizie del sovrano Al-Saoud, intenzionate a schiacciare nel sangue le loro rivendicazioni per il rilascio dei prigionieri politici, il riconoscimento dei diritti della minoranza sciita (due milioni e mezzo su venti milioni di 'regnicoli' dell'ultima monarchia assoluta della Terra) e pretendere un più giusto reinvestimento degli enormi utili petroliferi che, pompati letteralmente fuori dalla terra dell'Est vanno poi a ingrassare i forzieri di Riyadh e a finanziare lo stravagante stile di vita dei principi e cortigiani sunniti.

Il ritmo e la vastità delle dimostrazioni di piazza, notevoli soprattutto per un paese in cui ogni forma di attività politica in luogo pubblico sarebbe considerata fuorilegge,  sono costantemente cresciute dal novembre 2011 in poi, nonostante il fatto che sempre più spesso la reazione degli sbirri reali contro di esse si manifesti nella violenza armata, come appunto tre mesi fa quando cinque manifestanti vennero falciati dai mitra dei militari o lo scorso 24 gennario, quando solo per un miracolo il bilancio non fu ancora più grave.

Amnesty International e Human Rights Watch hanno a più riprese denunciato le atrocità compiute contro i civili sciiti indifesi dal regime di Riyadh ma l'ipocrita e distratta opinione pubblica occidentale preferisce seguire le fanfaluche di 'Al Jazeera' e 'Al Arabiya' su inesistenti 'repressioni' in Siria anziché vedere le vere stragi perpetrate da Casa Saoud.

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Anche in Kuwait alle elezioni trionfano la Fratellanza Musulmana e gli islamisti ortodossi!

Dopo settimane di proteste, manifestazioni pubbliche e scontri di piazza (eventi mai verificatisi in un paese che fino a venti anni fa non aveva nemmeno un Parlamento) le recenti elezioni Kuwaitiane hanno severamente punito i partiti filomonarchici e filo-americani consegnando una solida maggioranza alle formazioni accoppiate della Fratellanza Musulmana locale e del partito islamico ortodosso (che qualche giornalistucolo 'occidentalista' chiamerebbe 'estremista' o 'salafita' nel tentativo di impaurire i lettori).


I partiti dell'opposizione hanno conquistato 34 seggi su 50,  di cui 23 ripartiti tra Fratellanza musulmana e islamisti ortodossi: non esiste quindi alcuna possibilità di escluderli dall'amministrazione del potere e, se volessero, e non é detto che non vogliano, potrebbero anche accordarsi con qualche candidato indipendente per assicurarsi una maggioranza imbattibile dalle altre forze politiche. I partiti 'laicisti' e 'liberali' sono praticamente scomparsi dall'agone politico kuwaitiano, così come le quattro parlamentari donna che avevano portato in aula la scorsa legislatura.

Non é ancora chiaro come la nuova maggioranza parlamentare si atteggerà nei confronti della presenza militare americana nel paese, temporaneamente aumentata viste le necessità di spostare le truppe che fino a poche settimane fa occupavano l'Irak. Non é un mistero comunque che tanto l'Ikhwan locale quanto i musulmani ortodossi non vedano affatto di buon occhio la presenza di truppe Usa sul suolo nazionale.
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Il Generale Al-Dabi: "Campagna denigratoria di Sauditi e altri sceicchi contro la missione di osservatori, in Siria nessuna repressione!"


Il Capo della missione di osservatori della Lega Araba in Siria, i cui positivi e incoraggianti rilevamenti sul terreno hanno causato la disordinata e ipocrita ritirata dei membri prima Sauditi, poi degli altri osservatori delle monarchie petrolifere del Golfo Persico (Barheini, Qatariani, Kuwaitiani...) che hanno costretto la Lega a sospendere la spedizione nonostante il Presidente siriano Assad la avesse definita "molto utile e bene accetta" e ne avesse appena acconsentito il prolungamento per un secondo mese, ha recentemente rilasciato dichiarazioni sul suo periodo passato in Siria e sull'esperienza di guida della missione.

"Giuro di fronte all'Altissimo di essere pienamente soddisfatto del mio operato e di quello di tutti coloro che mi sono stati a fianco nel corso della missione siriana", ha esclamato il Generale sudanese Al-Dabi di fronte a uno stuolo di reporter una volta rientrato a Khartoum, capitale del suo paese. "Purtroppo vi é stata una campagna orchestrata contro la missione in sé e contro la mia persona in particolare, che posso tranquillamente definire mendace, infondata e totalmente risibile. Chi ha criticato me o i miei collaboratori non solo lo ha fatto per evidenti secondi fini ma, nei suoi rilievi, ha evidenziato di non aver compreso fino in fondo il ruolo e la funzione di una missione di osservatori".

Al-Dabi aveva riportato dalla Siria che non vi era alcun segno di repressione governativa o violenza dell'esercito e delle forze di sicurezza contro la popolazione, che invece mostrava di subire per gli attacchi e gli attentati di terroristi e agenti provocatori al soldo di potenze straniere interessate a far cadere la Siria nel caos e nell'insicurezza per poter così forzare un cambio di Governo, prospettiva a cui sono molto interessati Stati Uniti, Arabia Saudita, Qatar e, ovviamente, Israele.
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La strage dello stadio provoca proteste determinate in tutto l'Egitto contro la giunta militare, il popolo grida: "Tantawi vattene!"


A un anno dalle manifestazioni che diedero il via alla formidabile ed esaltante Rivoluzione che causò, 357 giorni fa, le dimissioni dell'ex 'Faraone' Hosni Mubarak attualmente detenuto in attesa di giudizio é nuovamente tempo di "Venerdì della Rabbia" al Cairo, a Suez e a Port Said, a causa della strage perpetrata al termine di una partita di calcio da elementi filo-Mubarak e filo-americani proprio nella cittadina rivierasca.

Come prontamente e giustamente ha denunciato il Partito di Libertà e Giustizia della Fratellanza Musulmana la strage doveva essere la "punizione" per la scoperta e la neutralizzazione di una vasta rete di agenti Usa legati all'amministrazione americana e al complesso-militare industriale attraverso 'fondazioni' e 'ONG' rifornite direttamente dal Pentagono, dalla CIA e dal Partito Repubblicano. Sono dozzine i provocatori colpiti da interdetto a lasciare l'Egitto che si sono dovuti rifugiare negli ultimi giorni nel 'covo di spionaggio e sobillazione' che é l'ambasciata americana.

La strage doveva servire da ammonimento a Tantawi e soci ma, a causa della indignata e vibrante reazione del popolo egiziano, tornato a radunarsi nelle sue decine e centinaia di migliaia nei luoghi iconici della sollevazione del 2011, potrebbe essere la pietra tombale per la Giunta militare che ha controllato finora la transizione dall'autocrazia a una forma di governo più democratica e rappresentativa.

Finora si ha notizia di un morto al Cairo e due a Suez, ma, come già un anno fa, non sembra che l'uccisione di manifestanti possa far recedere o desistere il popolo dalle sue proteste e dalle sue richieste, in primis quella di pronte dimissioni del Maresciallo Tantawi e dello scioglimento del Consiglio Supremo delle Forze Armate.
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La Repubblica Islamica lancia in orbita il satellite 'Navid' a bordo del vettore 'Safir'!


Come annunciato in passato da portavoce dell'Agenzia Spaziale Iraniana e confermato dal Ministro della Difesa Brigadier Generale Ahmad Vahidi pochi giorni fa la Repubblica Islamica ha mantenuta la promessa di lanciare in orbita il suo satellite "Navid" (Annunciatore) tramite il vettore "Safir" entro il mese di febbraio, proprio all'inizio dei dieci giorni di festeggiamenti che culmineranno con la celebrazione del 33esimo anniversario della Rivoluzione Islamica.

Orbitando attorno al pianeta a una altitudine variabile tra i 250 e i 375 chilometri Navid potrà inviare a terra immagini altamente dettagliate del suolo, risultando di grande aiuto a scienziati e ricercatori di Teheran. Secondo gli annunci resi dall'Agenzia Spaziale entro la fine di marzo 2012 un altro lancio satellitare dovrebbe venire portato a termine, quello del satellite 'Toulou' (Sollevazione) e, più avanti nel corso dell'anno, quello del satellite 'Zatar' (Trionfo).


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Raid aereo sionazista su Gaza ferisce gravemente bambina di tre anni a Beit Lahiya!


Apparecchi da guerra dell'occupazione sionista hanno condotto almeno sette bombardamenti contro il ghetto palestinese di Gaza, la più grande prigione a cielo aperto del mondo, nelle prime ore di oggi venerdì tre febbraio 2012 ferendo almeno due civili tra cui una bambina di tre anni in modo particolarmente grave.

La bambina viveva con la famiglia a Beit Lahiya, nella parte settentrionale dell'enclave litoranea, altre cinque località nelle zone centrali e meridionali della Striscia sono state colpite dall'aviazione sionazista, oltre a una casa sempre nella zona Nord.

Gli atti di aggressione del regime ebraico si sono materializzati appena poche ore dopo l'inutile e superflua visita di Ban Ki-Moon, Segretario Generale dell'ONU, stigmatizzato e contestato per la sua posizione pilatesca e ipocrita sulle continue violazioni e aggressioni perpetrate da Tel Aviv contro la popolazione civile della Striscia assediata.

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giovedì 2 febbraio 2012

Assad a Wiam Wahab del Partito Arabo di Unificazione: "Il costo di un duro intervento militare contro i terroristi assassini é migliore del tributo di sangue che essi ci imporrebbero!"


Nel corso di un incontro con il Segretario del Partito Arabo di Unificazione, il libanese Wiam Wahab il Presidente siriano Bashir Assad ha ragionato a lungo con l'ospite dei momenti difficili attraversati recentemente dalla Siria a causa della violenza scatentata nel paese dai mercenari terroristi al soldo di America, Monarchie del Golfo e Israele, ma, traendo un bilancio della situazione, si é detto sicuro della sua prossima positiva soluzione e della possibilità che il processo di riforme che dovrà condurre alle prossime libere elezioni politiche di primavera non verrà ostacolato o anche solo rallentato.

Secondo quanto riportato dalle colonne del quotidiano di Beirut "Al-Akhbar" il Presidente siriano ha sottolineato nel suo colloquio col leader del partito Tawhid come "Il costo di un intervento militare, per quanto massiccio e risoluto, contro questi terroristi assassini, é comunque meno oneroso e doloroso da sopportare rispetto al tributo di sangue che essi imporrebbero alla gente e al popolo siriano".

"La dedizione siriana agli ideali e agli scopi della Resistenza anti-imperialista mira a creare un cambiamento qualitativo nel conflitto che attraversa questa regione e che vede contrapposti coloro che vorrebbero continuare a esercitarvi la loro nefasta influenza nonostante e anzi, contrariamente ai grandi cambiamenti portati dalla Primavera Araba e quanti invece puntano al riscatto delle masse oppresse, alla loro ascesa al ruolo di giudici ultime del destino loro e delle loro nazioni e paesi".

Wahab ha poi dichiarato: "Il Presidente Assad mi é parso calmo e sicuro, certo conscio del momento difficile ma allo stesso tempo determinato e deciso a superarlo quanto prima, anche grazie al solido e affidabile sostegno cinese e soprattutto russo!". Riguardo alla Russia Assad si é detto grato del fatto che il Cremlino non guardi alla situazione siriana esclusivamente da un punto di vista situazionale e transiente, ma con una prospettiva di medio-lungo periodo che é essa stessa ispiratrice della sua determinazione a non permettere 'soluzioni libiche' di nessuna fatta o sorta.

Assad ha anche confermato a Wahab, druso di nascita e molto popolare anche tra i drusi siriani oltre che fra quelli libanesi, che "La Siria ama tutti i suoi figli a prescindere da distinzioni di etnia, religione o setta, senza alcuna discriminazione o eccezione, tra i molti soldati che hanno dato la vita o subito dolorose ferite contro i terroristi recentemente vi erano sunniti, sciiti, cristiani, alawiti, drusi e yazidi, uguali nella devozione alla patria comune e al popolo siriano tutto".
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Bestiale! Teppisti ebrei riducono in fin di vita anziana donna palestinese colpendola a pietrate


Fonti mediche della Cisgiordania sottoposta all'occupazione sionista hanno confermato nella serata di ieri che un'anziana donna palestinese si trova attualmente in "condizioni di salute critiche" a causa della raffica di sassi lanciati da teppisti ebrei degli insediamenti illegali contro l'auto nella quale stava viaggiando sulla strada per Nablus, nel nord della West Bank.

Maysar Abdulmajeed, di sessant'anni si trovava al volante della sua vettura quando il parabrezza è stato sfondato da un vero e proprio masso tiratole contro dagli occupanti delle colonie illegali, che l'ha colpita in piena fronte causandole una frattura cranica e fuoriuscita di materia cerebrale. Soccorsa immediatamente la vittima é stata portata all'Ospedale del Governatorato di Rafidia.

La donna, originaria del villaggio di Sorra, a Ovest di Nablus, non ha mai ripreso conoscenza dal momento dell'attentato. Ormai l'impudenza e la crudeltà dei violenti coloni ebrei armati non conosce più freni o limiti, ben sapendo di non rischiare nulla né dai loro correligionari delle forze di occupazione militare né tantomeno dai vigliacchi collaborazionisti delle milizie di Fatah non passa giorno senza che questi individui che spiace chiamare esseri umani non si lascino andare a eccessi sanguinosi e attacchi vili e odiosi contro le case, le proprietà, i luoghi di culto dei legittimi abitanti della Palestina.
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Ban Ki-Moon va a Gaza e...viene accolto a scarpate! Il Don Abbondio cogli occhi a mandorla forte con i deboli e verme coi prepotenti!


Parenti di prigionieri palestinesi ancora rinchiusi nelle carceri dell'occupazione sionista e congiunti di vittime del bestiale e violento 'pogrom' militare di Piombo Fuso hanno ricevuto il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon al varco di confine di Beit Hanoun nel nord della Striscia di Gaza assediata questa mattina, giovedì 2 febbraio, con cartelli di protesta e striscioni.

"Segretario Ban Ki-Moon, basta favori a Israele!", era il messaggio che essi portavano impresso e, per fare in modo che la rabbia e la frustrazione con cui veniva lanciato risultassero più evidente al dignitario delle Nazioni Unite, esso é stato 'rafforzato' da un nutrito lancio di scarpe in direzione del convoglio motorizzato che ha portato il capo dell'ONU nel ghetto di Gaza "la più grande prigione a cielo aperto del mondo".

Si calcola che il quaranta per cento degli uomini palestinesi a un certo punto della sua vita sia stato arrestato o imprigionato dalle forze sioniste di occupazione e questo in barba a ogni "accordo" e ogni "processo di pace" di cui si vada fanfalucando dal 1993 a questa parte. Ban Ki-Moon, il filosionista, visitando recentemente il Libano ha trovato la faccia tosta di definire "un problema" l'arsenale della Resistenza di Hezbollah ma durante la sua visita alla Palestina occupata é rimasto 'allineato e coperto' senza riuscire a darsi il coraggio morale per denunciare in alcun modo gli abusi e le violenze che Tel Aviv infligge costantemente agli abitanti legittimi della Palestina.

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Tour francese di dieci giorni per Amjad Shawa, coordinatore del Network delle ONG palestinesi!


Le organizzazioni francesi pro-Palestina hanno promesso, accogliendo il coordinatore internazionale del Netword delle ONG palestinesi (PNGO), di intensificare le loro attività e alzare il livello della denuncia e dello scontro contro il diluvio di hasbara filosionista che, facilitata e amplificata dal Governo attualmente in carica, tenta (fortunatamente senza successo) di soffocare le voci filopalestinesi che si levano dalla società civile del paese transalpino, tentando di sommergerle sotto torrenti di propaganda finanziata dalla ricchissima lobby filoisraeliana che tanti esponenti (Sarkozy, Kouchner, Levy...) conta nei palazzi del potere.

La visita francese di Amjad Shawa, che durerà dieci giorni, lo porterà a Parigi e in altre importanti città, facendogli incontrare figure politiche e culturale di rilevanza nazionale che da tempo hanno offerto il loro sostegno alla campagna di boicottaggio dell'Apartheid sionista, alla denuncia dei crimini dell'occupazione e al sostegno alle attività di Resistenza del popolo di Palestina.

Shawa ha incontrato lo stato maggiore della campagna di solidarietà per la "Nave francese verso Gaza" che dopo il successo del 2011 (lo scopo della spedizione era infatti suscitare l'attenzione dei media mondiali, non raggiungere Gaza, come scioccamente il regime ebraico non ha capito) stanno programmando e progettando nuove clamorose iniziative per tenere gli occhi del mondo puntati verso la Palestina e sui costanti e gravi crimini sionisti.
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Aggiornamento e foto esclusiva sulla debacle del drone sionista: "La distruzione dell'Heron TP é costata dieci milioni di dollari!"


Abbiamo già dato la notizia nei giorni scorsi dello schianto al suolo che ha decretato la fine della carriera dell'Heron TP, velivolo senza pilota prodotto dall'azienda sionista 'Elbit', precipitato al suolo poco dopo il suo decollo dalla base aerea di Tel Nof, nella Palestina occupata. Adesso da outlet mediatici sionisti veniamo a sapere che l'aviazione delle forze militari di occupazione ha lanciato un'inchiesta per accertare se lo schianto sia da ascriversi a errore umano, tecnico o a una combinazione delle due cause.
(Foto: JIM HOLLANDER)
In precedenza l'ufficio stampa dell'aviazione aveva dichiarato che: "Lo schianto é avvenuto dopo che il drone ha effettuato una manovra al di là delle sue potenzialità aerodinamiche che ha causato il distacco di una delle ali". L'Heron TP sarebbe caduto in un frutteto, esplodendo e incendiandosi subito dopo l'impatto col suolo e spargendo rottami in un raggio molto ampio.

Voci di corridoio suggeriscono che causa della caduta possa essere stata l'incompatibilità dei nuovi componenti elettronici installati sul drone col vecchio pacchetto di navigazione, che ha causato un conflitto irrisolvibile degenerato nella perdita di assetto dell'aeromobile. Il danno ricevuto da Elbit con l'incidente é stato conservativamente stimato attorno ai dieci milioni di dollari. Non male per una giornata di lavoro!
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Il Partito della Fratellanza Musulmana accusa: "Sostenitori di Mubarak dietro la strage dello stadio di Port Said!"

"Non sono stati i tifosi dell'Al-Masri a causare le dozzine di morti lamentati ieri sera allo stadio di Port Said dopo il match tra quella squadra e l'Al-Ahly conclusosi per 3-1 a sfavore di quest'ultima, bensì uomini fedeli al deposto dittatore Mubarak che si erano mescolati tra gli spettatori bene equipaggiati e preparati a scatenare la loro furia omicida con razzi, mattoni, catene e altre armi improvvisate". La circostanziata e ficcante denuncia viene dagli uffici del Partito di Libertà e Giustizia, formazione politica della Fratellanza Musulmana e partito di maggioranza relativa alla Camera recentemente eletta con ben il 47 per cento dei voti.

E in effetti, per quanto sia nota la profonda rivalità tra le due squadre a chiunque segua e conosca le vicende della Premier League egiziana, il bilancio di morti di ieri sera risulta comunque grottesco e mostruoso oltre ogni tentativo di razionalizzazione anche attraverso l'estremo antagonismo (a volte sfociato in violenza) tra i supporter delle opposte fazioni.

Il deputato Essam al-Erian sul sito-web del Partito FJP é anche più circostanziato: "Gli eventi di Port Said sono un messaggio lanciato dai pochi, rabbiosi e disperati fedelissimi del vecchio regime, che hanno avuto buon gioco grazie alla negligenza, non voglio dire la connivenza, dell'Esercito e della polizia che non sono riusciti a garantire le minime condizioni di sicurezza all'interno dello stadio.


Mentre la Procura generale dello Stato ha lanciato un'inchiesta sull'accaduto il Parlamento recentemente eletto ha indetto una seduta straordinaria per discutere dell'accaduto.
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