sabato 16 giugno 2012

Scontri vicino Nablus tra seguaci di Abbas e di Mohammed Dahlan, i servi di Israele e degli Usa si sparano tra loro!

Violenti scontri si sono registrati negli scorsi giorni presso il campo profughi di Balata, a Est della cittadina di Nablus, quando forze di Fatah affiliate con la cosiddetta 'Autorità Nazionale Palestinese' (lo pseudo-governo 'bantustan' egemonizzato da Mahmud Abbas dopo il suo tentato Colpo di Stato contro il legittimo Governo eletto dai Palestinesei) hanno tentato di arrestare dodici seguaci di Mohammed Dahlan (il collaborazionista caduto in disgrazia dopo il suo goffo tentativo di preparare una 'scalata al vertice' contro Abbas con il sostegno di Mubarak, naufragato a causa della Rivoluzione che travolse quest'ultimo).
Membri di Fatah venduti a Israele e obbedienti al cacicco Mahmud Abbas si sono quindi scontrati con i seguaci dell'ex-'squalo' di Gaza, l'uomo che imponeva una sua personalissima "tangente" del quaranta per cento su tutti i traffici che attraversavano i varchi di confine controllati dai suoi uomini e che, a sua eterna vergogna, collaborò con gli assassini del Mossad mandando due suoi collaboratori a Dubai a "preparare il terreno" alla 'squadra omicidi' che uccise Mahmoud al-Mabouh, coraggioso leader di Hamas.
Testimoni oculari hanno riportato che 'poeticamente' gli scontri hanno coinvolto la zona 'Hashasheen' del campo profughi e le strade di Souk e di Madares, che all'apice della sparatoria erano attraversate da oltre cinquanta uomini armati che si sono barricati impedendo ai loro avversari dell'Anp di avanzare. In seguito allo scontro é partito, dopo lo scambio di proiettili, anche uno scambio di denunce e comunicati, dove i seguaci di Dahlan hanno accusato Abbas e l'Anp di volerli "perseguitare" e "vendere" a Usa e Israele (senti da che pulpito!) per continuare ad avere 'mano libera' nella loro 'allegra' gestione della cosa pubblica, mentre la parte opposta pretendeva di avere agito solo in nome 'dell'ordine pubblico' e della persecuzione verso Dahlan e i suoi associati, riconosciuti colpevoli di malversazione e corruzione.
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In Egitto si aprono le urne tra rabbia popolare e timori di brogli: adesso tutti sostengono Mursi contro la restaurazione di Shafiq!

L'Egitto é al culmine della tensione nel week-end in cui si aprono i seggi per la due-giorni elettorale che vedrà il leader del Partito di Libertà e Giustizia Mohammed Mursi contendere all'Ex-premier di Mubarak Ahmed Shafiq la poltrona di Presidente nella prima elezione democratica per la massima carica egiziana. Gli animi della popolazione sono infiammati dalla sentenza della Corte Suprema che ha sciolto il Parlamento e respinto la legge di esclusione elettorale che avrebbe messo fuori gioco Shafiq dal ballottaggio ma, forse, l'iniziativa dei giudici pilotati dal Maresciallo Tantawi e dai suoi colleghi é stata prematura e mal calcolata visto che adesso, in sua conseguenza, anche fasce di elettorato che prima non sostenevano Mursi o l'Ikhwan si sarebbero decisi a votarlo per sbarrare la strada alla restaurazione del vecchio regime di cui Shafiq é l'incarnazione e il principale volto pubblico. Certi rappresentanti della Fratellanza Musulmana sono arrivati persino a "congratularsi" ironicamente con Tantawi e lo SCAF per aver 'consegnato' loro nuovi sostenitori. Mursi ad ogni modo era già dato ampiamente favorito nella disfida contro Shafiq, come avevano annunciato anche i voti degli egiziani all'estero, tra cui il candidato dell'FJP ha fatto registrare preferenze all'80 per cento contro il rivale. Intanto nella giornata di ieri dopo la fine delle preghiere nelle moschee si sono registrate imponenti manifestazioni al Cairo ma anche ad Alessandria, durante le quali migliaia di persone hanno gridato la loro opposzione a ogni tentativo di 'ritorno al passato' agitando scarpe e bruciando effigi del candidato presidenziale e dei leader dello SCAF. Intervistato dall'emittente iraniana PressTV, Waleed Haddad, portavoce dell'FJP ha espresso la sua convinzione che il popolo egiziano, di fronte ai maldestri tentativi dei militari di deviare a loro favore il corso degli eventi e di contenere e snaturare la libera espressione della volontà popolare reagirà dando ancora più forza e sostegno a quei rappresentanti, a quei partiti, a quei candidati che promettono un completo cambio di rotta rispetto al passato, finendo per premiare ulteriormente l'Ikwhan e la sua espressione politica, appunto, il Partito di Libertà e Giustizia.
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Abu Marzouk smentisce su Facebook: "Nessuna presenza di Hamas in Egitto, come preteso dalla propaganda sionista!"


Moussa Abu Marzouk, Vicesegretario del Politburo di Hamas ha "categoricamente negato" ogni genere di coinvolgimento del Movimento palestinese di Resistenza nelle recenti vicende egiziane, così come la presenza di personale di Hamas in territorio egiziano, salvo per i membri di delegazioni in visita ufficiale il cui arrivo viene regolarmente segnalato alle autorità competenti.

La dichiarazione é stata riportata sulla pagina 'Facebook' di Marzouk e collegata alle fantasiose e allarmistiche ipotesi riportate da media filosionisti riguardo a presunte intezioni di Hamas di 'occupare' il Sinai e sulla presenza di suoi uomini nella parte egiziana di Rafah e a Sheik Zuwaid.

Marzouk ha scritto: "Hamas non ha intenzione alcuna di trascinare l'Egitto nella sua lotta contro il regime sionista, né di dare a quest'ultimo pretesti per colpire e attaccare il territorio egiziano, la propaganda sionista é sempre ansiosa di attribuire ad Hamas azioni che non ha mai commesso, come l'anno scorso quando tentò di attribuirci l'attacco alla chiesa copta di Alessandria, poi risultato opera di uomini di Mubarak".

Marzouk ha anche smentito la vecchia accusa che "operativi di Hamas avessero 'attaccato' le prigioni egiziane durante la rivoluzione del 2011" notando che i membri di Hamas incarcerati da Mubarak (e tenuti in cella senza accuse e senza processo, per il solo fatto di essere affiliati alla Resistenza) uscirono di prigione come tutti gli altri detenuti, quando il popolo in rivolta liberò i carcerati.
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Grande successo delle forze di Assad che arrestano terrorista poco prima che si facesse esplodere a Damasco!

Poteva essere una strage quella progettata dal fanatico wahabita Houssam al-Sadaki, membro dell'organizzazione Jabhat al-Nasra parte della 'legione straniera' infiltrata in Siria con l'aiuto e i finanziamenti di Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Usa e Israele per istigare violenza e instabilità nella Repubblica Araba del Presidente Assad. Al-Sadaki é stato fermato dalle forze di sicurezza di Damasco in possesso di un corpetto esplosivo che aveva intenzione di utilizzare nel corso delle preghiere del venerdì per compiere una strage nella Moschea di Al-Rifae, nel quartiere di Kfar Souseh.
L'agenzia di informazione SANA ha rivelato che l'aspirante attentatore é stato bloccato proprio poco prima di mettere in atto il suo proposito assassino e che, interrogato dagli inquirenti, avrebbe confessato i nomi di coloro che lo avrebbero munito del dispositivo esplosivo, individui a loro volta legati al complotto wahabita che avrebbe incontrato in un appartamento del quartiere Al-Tadamun, sempre a Damasco.
Nel villaggio di Het, vicino alla città di Daraa, invece, forze militari e investigative siriane hanno catturato, sempre nella giornata di ieri, un gruppo di terroristi armati, prendendoli prigionieri e sequestrando un notevole quantitativo di armamenti, munizioni ed esplosivi.
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venerdì 15 giugno 2012

La Jihad Islamica difende il diritto dei Palestinesi a educare i loro figli alla lotta e alla Resistenza!


Come previsto, i lerci, laidi, ipocriti corifei del Potere, i servi dell'arroganza imperialista e sionista, sono emersi dai loro covili per belare e latrare a ritmo con la ferula dei loro Padroni ripetendo le solite, trite, vecchie menzogne che ormai non ingannano più nessuno tranne gli ingenui e gli sciocchi; alle loro giaculatorie insincere e prezzolate ha risposto in un recente comunicato stampa il dirigente del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina, Khader Habib, che ha reiterato come sia "Diritto inalienabile del Popolo di Palestina educare i propri figli alla nozione di Lotta e di Resistenza, indicando chiaramente il ruolo del nemico sionista nell'usurpazione della sua Terra e nel tentativo di sterminio, deportazione e pulizia etnica; minacce che soltanto con le armi possono venire combattute e constrastate".

Habib ha denunciato l'ipocrisia occidentale che non alza un fiato o leva un dito di fronte alle numerosissime ed evidenti prove di come il regime ebraico in Palestina allevi all'odio e alla violenza i propri bambini e adolescenti, ma é invece prontissimo a scagliarsi contro i Palestinesi quando, come rimedio a tale odio e a tale violenza essi si vedono obbligati a trasmettere ai propri figli i valori della Jihad e della Resistenza. I media sionisti sono maestri nel rovesciamento della realtà eppure, piano piano, poco a poco sempre maggiori fette di opinione pubblica mondiale cominciano a vedere oltre la loro impostura.

Dopo le immagini della cerimonia con cui i bambini di Gaza hanno celebrato il loro avvicinamento alla missione della Resistenza e la loro futura dedizione alla Causa di una Palestina libera e indipendente, il Movimento per la Jihad Islamica ha rilasciato sul suo sito ufficiale due poster celebrativi, attraverso cui si riafferma il sodalizio tra esso, le Brigate Al-Quds e il Popolo palestinese.
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Cinquanta ONG internazionali lanciano un appello per la cessazione dello strangolamento sionista del ghetto di Gaza!


DA OLTRE CINQUE ANNI A GAZA OLTRE UN MILIONE E SEICENTOMILA PERSONE VIVONO ASSEDIATE IN VIOLAZIONE DI TUTTI GLI STATUTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE. OLTRE OTTOCENTOMILA DI ESSE SONO BAMBINI, LE ASSOCIAZIONI FIRMATARIE DI QUESTO APPELLO, CON UNA SOLA VOCE CHIEDONO:

"FERMATE L'ASSEDIO, ORA!" 

IL GOVERNO SIONISTA DEVE ESSERE CONFRONTATO CON SEMPRE MAGGIORI PRESSIONI PER LE SUE AZIONI CONTRO GAZA E QUESTA DICHIARAZIONE CONGIUNTA DA ALCUNE TRA LE PIU' NOTE E RISPETTATE ONG UMANITARIE INTERNAZIONALI SPERIAMO POSSA AUMENTARE SIGNIFICATIVAMENTE IL BIASIMO E LE CRITICHE A ISRAELE PER QUANTO MESSO IN ATTO CONTRO LA STRISCIA ASSEDIATA.

Firmatari dell'appello:

1.Action Contre la Faim (ACH)
2.Agency for Technical Cooperation and Development (Acted)
3.American Friends Service Committee (AFSC)
4.Amnesty International
5.Broederlijk Delen
6.CARE International
7.CCFD-Terre Solidaire
8.Christian Aid
9.Christian Peacemaker Team
10.Cordaid
11.Danchurchaid
12.Diakonia
13.A Different Jewish Voice (Een Ander Joods Geluid)
14.Emergency Water, Sanitation, and Hygiene (EWASH)
15.Gruppo di Volontariato Civile (GVC)
16.Handicap International
17.Help Age International
18.International Orthodox Christian Charities (IOCC)
19.IKV Pax Christi
20.International Learning Center
21.Life for Relief and Development
22.Medicos del Mundo - España (MDM Spain)
23.Médecins du Monde France (MdM France)
24.Medical Aid for Palestinians (MAP)
25.Medico International
26.Movement for Peace (MPDL)
27.Norwegian People’s Aid (NPA)
28.Norwegian Church Aid (NCA)
29.Norwegian Refugee Council (NRC)
30.Oxfam
31.Palestine Solidarity Association of Sweden
32.Polish Humanitarian Action (PAH)
33.Première Urgence - Aide Médicale Internationale
34.Save the Children
35.Secours Islamique France
36.Swedish Organization for Individual Relief
37.Terre des Hommes Italy (TdH Italy)
38.Terre des Hommes Lausanne (TdH Suisse) 39.Terre des Homme
40.Trócaire
41.The Carter Center
42.United Nations Association International Service (UNAIS)
43.War Child

The United Nations signatories:
44.Humanitarian Coordination/Resident Coordinator, occupied Palestinian territory
45.Office of the High Commissioner for Human Rights (OHCHR)
46.United Nations Children’s Fund (UNICEF)
 47.United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO)
48.United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East (UNRWA)
49.United Nations Women
50.World Health Organization (WHO)
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Arrestati in Iran gli autori materiali degli assassinii di Shahriari e Roshan, agenti del Mossad coinvolti nel complotto!

"I principali responsabili degli assassini di Majid Shahriari e Mostafa Ahmadi Roshan sono stati identificati e, in una serie di operazioni rapide e accurate, arrestati e trasferiti in custodia detentiva di massima sicurezza"; con questo annuncio apparentemente anodino il Ministero dell'Intelligence della Repubblica Islamica ha annunciato, nella giornata di ieri di aver compiuto un passo decisivo nella lotta contro gli agenti del complotto imperialista internazionale che ha colpito a morte, tra il 2010 e il principio del 2012, due rappresentanti di spicco del pacifico programma nucleare iraniano. Il Ministro dell'Intelligence Heydar Moslehi aveva annunciato nel corso di maggio che "indizi vitali" erano stati ottenuti grazie a una serie di operazioni nel sottobosco delle organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, che avevano fornito sostegno e appoggio agli agenti stranieri coinvolti nella preparazione degli attentati. In seguito a queste rivelazioni, ha puntualizzato la fonte ministeriale, é stato possibile identificare con certezza gli ufficiali dell'agenzia di spionaggio e assassinio sionista che hanno diretto le operazioni e i loro intermediari. L'Iran ha messo in guardia più volte Usa e Israele dal tentare di usare la strada della violenza e degli attentati nel tentativo di rallentare i progressi del programma nucleare civile iraniano. I ripetuti episodi terroristici in questione non hanno fatto che rafforzare la determinazione della Repubblica Islamica nel perseguire il proprio 'inalienabile diritto' a sviluppare l'energia atomica per scopi pacifici: scientifici, medici, energetici.
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La Corte Suprema egiziana scioglie il Parlamento con pretesti capziosi, il popolo insorge: "Vogliono rubarci la Rivoluzione!"

La Suprema Corte Costituzionale egiziana ha ordinato lo scioglimento del Parlamento eletto a novembre 2011 con le prime elezioni democratiche della storia del paese, adducendo motivazioni deboli e ipocrite, chiaramente 'suggerite' dai generali dello SCAF, la giunta militare guidata dal Maresciallo Tantawi che da oltre un anno cerca di impedire e limitare le necessarie trasformazioni di una società che vuole chiudere i conti con l'era Mubarak ed effettuare un profondo e accurato repulisti. In pratica la Corte ha stabilito che le elezioni sarebbero da considerarsi irregolari per via del fatto che rappresentanti dei partiti politici avrebbero vinto seggi in teoria riservati a candidati 'indipendenti'. Ancora una volta assistiamo al tentativo di forze legate all'imperialismo Usa di 'cancellare' una elezione democratica il cui risultato 'scomodo' ha premiato l'Islam politico (il partito della Fratellanza Musulmana aveva ottenuto quasi il 50 per cento dei voti e i musulmani ortodossi di Al-Nour quasi il 30 per cento). In seguito al decreto della Corte lo SCAF ha dichiarato che annuncerà la costituzione di un'assemblea di 100 membri incaricata di scrivere una nuova Costituzione in luogo di quella a cui stava lavorando la commissione nominata dal Parlamento. Aggiungendo al danno la beffa, la Corte ha anche respinto la legge di isolamento politico varata dal Parlamento per escludere dal ballottaggio presidenziale Ahmed Shafiq, l'ex-Premier nominato da Mubarak poco prima delle sue dimissioni. Immediatamente dopo il pronunciamento manifestanti si sono riuniti nel quartiere meridionale di Maadi, cantando slogan contro Shafiq e Tantawi e denunciando il pericolo di una contro-rivoluzione che annulli i passi verso la Democrazia fatti nell'ultimo anno. Intanto, dai primi risultati del voto degli egiziani all'estero, sembra che il candidato del Partito di Libertà e Giustizia, Mohammed Mursi, abbia ottenuto quasi l'80 per cento dei suffragi depositati presso consolati e ambasciate.
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giovedì 14 giugno 2012

Nel pieno della lotta contro wahabiti pagati da Doha e Riyad Assad riceve Ahmed Jibril e dichiara: "Damasco sempre a fianco dei Palestinesi!"

Con una dimostrazione potente di umanità e generosità il Presidente siriano Bashir Assad ha ricevuto l'anziano fondatore e leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina - Comando Generale, attualmente impegnato a ravvivare i legami della sua organizzazione con gli Stati e i Governi mediorientali che sostengono l'Asse della Resistenza all'imperialismo e al sionismo. Assad ha ricevuto Ahmed Jibril a Palazzo nella capitale Damasco nonostante sia attualmente impegnato in quella che é probabilmente la fase più delicata e decisiva della lotta contro i terroristi takfiri pagati da Arabia Saudita, Qatar e Turchia che vorrebbero far precipitare la Siria nel caos per permettere a Usa, Israele e alla NATO di intervenire militarmente e forzare un cambio di regime. Ma Bashir Assad come già suo padre Hafez prima di lui non ha mai smesso di sostenere la Causa Palestinese, accettando di estendere senza limiti o confini l'ospitalità e la solidarietà siriana a ogni Movimento di Resistenza che la chiedesse, come ad esempio Hamas, che cacciato da Amman é rimasto ospite gradito in Siria per oltre dieci anni.

 Jibril, che recentemente é stato anche ospite di Nasrallah e del Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, ha ringraziato pubblicamente Assad, il suo Governo e l'intera nazione siriana per la loro devozione alla Causa dei Palestinesi.









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Tra senescenza e ribellioni traballa il trono di Riyadh, Casa Saoud dimostra di essere un castello di carte retto da Obama e Israele!

Si moltiplicano e si fanno sempre più espliciti e minacciosi i segnali esteriori del disfacimento interno di Casa Saoud, dove la cricca regnante, composta ormai dai pochi superstiti del circolo dei "Sette di Sudair" i figli di 'Re' Abdulaziz al-Saoud (meglio definito dal titolo di capotribù di predoni) che creò il regno saudita usurpando e invadendo gli altri regni della penisola arabica tra gli anni '20 del Ventersimo Secolo e il 1932.

Accordatisi per "passarsi" il trono l'un l'altro in modo da poter essere Re 'a turno' gli ultimi rimasti della congrega di fratelli sono ormai vittime dell'estrema senescenza e degli acciacchi dell'età; diversi di loro sono premorti all'attuale Re Abdullah e sembra proprio che simile sorte debba toccare all'attuale 'delfino', Principe Nayef bin Abdul Aziz attualmente ricoverato in Svizzera e mantenuto in vita, pare, solo dagli sforzi sovrumani dei migliori clinici che i petrodollari sauditi possano comprare.
Il moribondo Principe Nayef (a sinistra) sembra destinato a perire prima di poter succedere al moribondo Re Abdallah, esattamente come successe al Principe Sultan (a destr), recentemente defunto.

Re Abdallah, rimasto in patria, sembra totalmente incapacitato e si dice che il paese sia guidato nell'ombra dalla diarchia del capo dei Servizi Segreti (Estekhbarat Al A'amah) Mukrin ben Abdulaziz e dal Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale Bandar ben Sultan. Mentre non accennano a placarsi le gravi proteste nell'Est del Paese (dove pare che gli Sciiti siano pronti a iniziative di lotta ancora più spettacolari) l'emersione di gruppi di oppositori anche nell'Ovest del paese, che dichiarano di voler togliere ai Saoud il controllo dei luoghi sacri islamici, fa temere per una possibile disintegrazione del paese.

Cardine della tramonante egemonia americana in Medio Oriente, l'Arabia Saudita é anche uno dei pochi paesi arabi con un atteggiamento "morbido" nei confronti di Israele, cosa che non aiuta certo le credenziali e la popolarità dei corrotti monarchi di Riyadh. Il suo tentativo di fomentare l'instabilità in Siria, reprimere gli Sciiti in Barhein e contenere l'ascesa dell'Iran al rango di potenza regionale sono tutte iniziative portate avanti per il bene del regime ebraico di occupazione.
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Adesso nelle galere dell'occupazione sionista anche ragazzi e adolescenti palestinesi entrano in sciopero della fame!

Venti ragazzi e giovani palestinesi, tutti di età inferiore ai 18 anni, arrestati e detenuti dall'occupazione sionista senza motivo, hanno iniziato, nella galera di Hasharon, uno sciopero della fame a oltranza per protestare contro le inumane condizioni di detenzione e la negligenza dell'amministrazione carceraria nel considerare i loro reclami e porvi un qualche rimedio.

Come confermato dal diciassettenne Ahmed Lafi, uno dei portavoce della protesta, in una rara comunicazione con gli ufficiali del Ministero per gli Affari dei Prigionieri del legittimo Governo palestinese, i venti giovani sarebbero pronti a portare avanti la loro protesta senza considerazione per le conseguenze sulla loro incolumità fisica, dimostrando lo stesso coraggio e la stessa determinazione dello Sceicco Adnan, di Hana'a Shalabi, di Bilal Dhiab e Thaer Halhleh.

Lafi ha anche rivelato che "L'amministrazione carceraria sionista continua a impiegare torture e maltrattamenti nei confronti dei detenuti adolescenti e minorenni, anche dopo l'accordo siglato per far cessare lo sciopero della fame di massa qualche settimana addietro". L'uso di pratiche di tortura verso minorenni é un abominevole esempio della malvagità e della corruzione morale del regime ebraico.

Attualmente i ragazzi palestinesi sotto i 18 anni nelle galere sioniste é di 190 e a essi non viene risparmiato nessuno dei maltrattamenti inflitti agli altri detenuti politici.
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Aruri: "Bisogna catturare altri soldati ebrei per costringere Tel Aviv a liberare i nostri parlamentari!"


Lo Sceicco Saleh Aruri del Politburo di Hamas, titolare della delega riguardo l'agenda dei prigionieri politici, ha lamentato in una sua recente dichiarazione la mancanza di iniziativa verso la causa dei 27 parlamentari palestinesi attualmente in mano al regime ebraico. "Siamo pronti a fare importanti sacrifici per garantire la liberazione dei parlamentari che sono detenuti dall'occupazione e, a tal proposito, siamo arrivati alla conclusione che l'unico mezzo per garantirne il pronto rilascio sia la cattura di soldati sionisti e la trattativa per la loro liberazione".

Aruri, che ha puntualizzato come in assenza di contropartite almeno di egual peso al recente rilascio dell'Ebreo francese Gilad Schalit sia totalmente inutile tentare di trattare con l'entità sionista ha poi aggiunto, nel corso di una intervista televisiva rilasciata ai microfoni di 'Al-Quds TV', che é illogico parlare di 'perdite' nel processo di liberazione dei prigionieri visto che il loro ritorno a casa costituisce una "priorità nazionale".

Il leader palestinese ha anche stigmatizzato l'atteggiamento rassegnato e attendista dell'Anp egemonizzata da Fatah, aggiungendo che il caso dei parlamentari prigionieri deve essere portato all'attenzione dei media internazionali in maniera da mettere il regime ebraico sotto pressione. "Palestinesi, Arabi e Musulmani dovrebbero prendere serie iniziative di sostegno alla causa della loro liberazione".
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mercoledì 13 giugno 2012

Massoud Jayazeri: "La Siria ha sventato ogni complotto e ogni attacco vibratole contro dai servi dell'arroganza imperialista americana e sionista!"

Il Vicesegretario degli Stati Maggiori unificati delle Forze Armate della Repubblica Iraniana, Brigadier Generale Massoud Jayazeri ha dichiarato in una conferenza tenuta questo pomeriggio che, nonostante tutti gli sforzi e i colossali investimenti prodotti da Stati Uniti, Francia, Israele, Turchia, Arabia Saudita e Qatar in questi ultimi quindici mesi il Governo e il popolo Siriano, con pochi aiuti e molta solidarietà da parte dei loro alleati più vicini e sinceri, sono riusciti a vanificare tutti i complotti, gli attacchi e le trappole impiegate con lo scopo di far spiralare il paese verso il caos e la guerra civile in maniera da potere imporre un 'regime change' filoamericano e filosionista a Damasco.

Jayazeri ha dichiarato che il tempo é dalla parte dell'Asse della Resistenza nella regione, aggiungendo che gli Usa e i loro lacché hanno cercato invano di 'fabbricare' crisi fasulle che potessero, accuratamente, "cucinate" con propaganda e disinformazione, restituire alla loro schricchiolante egemonia sulla regione qualche sostegno e qualche punto d'appoggio, ma, più le loro risorse si consumano senza costrutto tra Homs, Idlib, Daraa e Hama e meno ne rimangono per tramare contro il Libano, contro Hezbollah, contro l'Irak, contro Maliki e Al-Sadr e infine, naturalmente, contro l'Iran e la sua capitale Teheran.

Ovviamente, ha puntualizzato Jazayeri, questo non vuol dire che le attività terroristiche in Siria e gli attacchi armati di mercenar wahabiti siano destinati a cessare improvvisamente e purtroppo gravi atti di violenza sono ancora possibili, ma che da un punto di vista strategico il controllo della situazione rimane ancora in mano al Presidente Assad e ai suoi uomini che già in questi giorni sono al lavoro su azioni e iniziative da porre in opera per neutralizzare definitivamente le pedine della cospirazione imperialista.
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Gruppo musulmano di Resistenza promette di rovesciare Casa Saoud e liberare Medina e La Mecca!

Un gruppo di Resistenza chiamato "Fratelli Fedeli per la Liberazione dell'Hiyaz" ha annunciato la propria costituzione in Arabia Saudita, proclamando nel contempo i propri obiettivi programmatici che vertono attorno all'estromissione di Casa Saoud e dei suoi manutengoli dal controllo dei luoghi sacri islamici Makkah (La Mecca) e Medina. L'Hiyaz é la costiera occidentale della penisola araba e non é mai stata sotto il controllo dei Saoud fino al 1925 quando essi la usurparono al suo Re legittimo Hussein ben Ali.
La costituzione di un gruppo di Resistenza al corrotto potere di Casa Saoud nell'Ovest del paese dimostra quanto profondo sia il disincanto e il malcontento per le politiche di Re Abdallah e parenti non soltanto nelle province sciite del Golfo Persico (oramai da mesi e mesi in stato di agitazione e, secondo alcuni osservatori, mature ormai per l'aperta ribellione contro Riyadh) ma anche in altre zone del Paese.
Secondo il messaggio recapitato dai 'Fratelli Fedeli' all'agenzia 'Arabi Press' molla per la formazione del gruppo sarebbe stata la volontà di "porre il popolo nella posizione di decidere il proprio fato e rappresentare le proprie istanze in un regime sinceramente islamico". Il gruppo quindi denuncia la pretesa di legittimazione religiosa di Casa Saoud in quanto custode dei luoghi sacri dell'Umma, uno dei baluardi della politca egemonica di Abdallah e dei suoi precedenti.
  Il gruppo richiama l'attenzione sulla necessità di una autentica alternanza al potere anche in Arabia Saudita e sul dovere dell'Autorità di favorire la diffusione della ricchezza petrolifera attraverso la società. Casa Saoud nel messaggio viene definita come "Pinnacolo di ipocrisia nel mondo islamico e occupante illegale di Makkah e Medina". Bisogna risalire indietro nel tempo nel 1979 per trovare un tentativo di sottrarre i luoghi santi dell'Islam al controllo della casata saudita, allora portato avanti armi alla mano da un gruppo di millenaristi musulmani guidati da Juahiman ben Mohammad ben Saif al Otaibi.
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Rashid Ghannouchi in visita in Egitto discute con l'Ikhwan e coi partiti della questione palestinese!

Il fondatore e leader supremo del Movimento tunisino per il Rinascimento Musulmano -Ennahda-, Rashid Ghannouchi, ha confermato nel corso della sua recente visita in Egitto di avere tenuto incontri al vertice con i rappresentanti di alcuni partiti politici e con alcuni ex-candidati presidenziali, durante i quali sono state discusse "Questioni riguardanti il problema palestinese, i costanti pericoli che minacciano Gerusalemme e Gaza e le minacce del regime sionista".

Ghannouchi, parlando del suo incontro con i membri del Partito di Libertà e Giustizia, legato alla Fratellanza Musulmana, ha dichiarato ai microfoni del Palestine Information Center che: "La questione palestinese é stata al top dell'agenda di discussione con l'Ikhwan e i suoi rappresentanti, con i membri dell'FJP e con gli ex-candidati presidenziali". "

Vi é un largo consenso riguardo alla questione palestinese e il ruolo dei gruppi dirigenti sorti dalla Primavera Araba riguardo essa, la battaglia rivoluzionaria del risveglio musulmano non potrà dirsi veramente completa fino a quando Gerusalemme non sarà libera e la Moschea di Al-Aqsa salva da ogni tentativo giudeizzatore e distruttore, perché la Palestina é veramente il cuore della nazione araba e dell'Umma musulmana".

 Ghannouchi ha anche dichiarato che: "La Primavera Araba, in senso più ampio, é stata ispirata dalle Intifade palestinesi e dall'abilità dei Palestinesi di sopportare e affrontare l'ingiustizia sionista anche contro i rapporti di forza più iniqui e nonostante che il regime ebraico goda dell'appoggio acritico e ipocrita di tutte le potenze occidentali".
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Sceicco della Fratellanza Musulmana giordana dichiara: "Meglio il Governo di Hamas a Gaza che quello di Fatah in Cisgiordania!"

Il Segretario Generale della Fratellanza Musulmana in Giordania, lo Sceicco Hammam Saeed ha dichiarato in una intervista rilasciata martedì che il Movimento Hamas é riuscito "con grande successo" ad assolvere i compiti di Governo nella Striscia di Gaza senza per questo abdicare alle sue prerogative di lotta e Resistenza. "L'esperienza di Gaza nonostante tutti i tentativi dell'Occupazione ebraica di sabotarla e di creare problemi ad Hamas é un successo e lo si può notare specialmente paragonandola a quanto accade in Cisgiordania dove l'Autorità palestinese egemonizzata da Fatah é costantemente soggetta all'arbitrio sionista".

"A Gaza il livello di sicurezza e di libertà sono chiaramente più alti che nella West Bank e, seppure soggetti agli attacchi dell'esercito sionista i cittadini sono comunque al riparo dal continuo stillicidio di attentati che invece in Cisgiordania i coloni ebrei degli insediamenti illegali mettono in atto con la copertura e la complicità delle forze di occupazione". Saeed considera questa come l'ennesima conferma che la via della lotta garantisca a medio e a lungo termine risultati migliori che quella del compromesso e del negoziato.

"Una parte di Palestina mostra quale deve essere il futuro di tutta la Palestina, in particolare della città sacra di Al-Quds, e io sono fiducioso che tanto essa quanto tutto il resto della terra che si trova tra il fiume (Giordano) e il Mediterraneo sia sulla strada della liberazione e giuro davanti a Dio che molti di voi che oggi odono le mie parole le vedranno realizzarsi".
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martedì 12 giugno 2012

Direttore delle Industrie Aeronautiche per la Difesa iraniane: "Presto in servizio numerose nuove versioni del drone Ababil!"

Il Direttore Amministrativo delle Industrie Aeronautiche del Ministero della Difesa iraniano, Manoushehr Manteqi ha sottolineato che le potenzialità della Repubblica Islamica nella produzione di velivoli senza pilota é in costate crescita e perfezionamento e ben presto i cieli dello Stato saranno 24 ore su 24 sottoposti al loro vigile passaggio; ma non solo, secondo quanto riportato dal canale satellitare 'all-news' PressTV Manteqi avrebbe dichiarato, nel corso di un discorso tenuto nella capitale la scorsa domenica, che entro il prossimo marzo sarà in pieno svolgimento un processo di costante monitoraggio della superficie via drone. Il primario scopo delle nuove generazioni di UAV, sarà infatti quello di aiutare l'Organizzazione Governativa per la Protezione Ecologica a portare avanti i suoi studi e arricchire le sue banche dati, registrando ed evidenziando le aree a maggiore rischio ambientale e quelle dove più e prima di altre sia necessario l'intervento degli esperti dell'agenzia. Negli ultimi anni, sulla scorta delle esperienze della "Jihad per l'Autosufficienza Militare" l'Iran ha iniziato il perfezionamento e la produzione in massa di una vasta serie di velivoli a controllo remoto, inizialmente basandoli su radioplani e droni primitivi acquistati dagli Usa durante il periodo dello Shah; ma poi rapidamente passando a modelli più sofisticati e complessi mano a mano che ingegneri e tecnici autoctoni acquisivano le basi di tale branca dell'aeronautica, che richiede alte competenze nell'elettronica avanzata e nella miniaturizzazione dei componenti. Di particolare interesse la serie 'Ababil', che comprende l'Ababil-5 per la sorveglianza e la ricognizione a medio raggio, l'Ababil-T per le missioni di attacco a corto e medio raggio, e ancora l'Ababil-B e l'Ababil-S.
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Ahmed Jibril del PFLP-GC ricevuto a Teheran dal Presidente Ahmadinejad, "Resistenza armata unica via contro Israele!"

Il Presidente della Repubblica Islamica Mahmoud Ahmadinejad ha recentemente ospitato a Teheran Ahmad Jibril, fondatore e leader del PFLP-GC, formazione della Resistenza palestinese nata 44 anni fa da una 'costola' del PFLP ma votata esclusivamente alla lotta armata contro l'occupazione sionista senza soverchie preoccupazioni ideologiche e dottrinarie (pur restando sempre un gruppo dal background socialista/rivoluzionario). Protagonista di alcune spettacolari operazioni di guerriglia nel corso dei decenni della sua esistenza e impegnato in prima linea anche nel respingere le aggressioni sioniste al Libano (dove risiede il suo gruppo dirigente e si trovano la maggior parte delle sue sedi e strutture) il gruppo sembra intezionato a non farsi marginalizzare o esautorare dal suo ruolo nel panorama politico militare palestinese e al contrario di certi 'Movimenti di Resistenza' recentemente ammaliati dalle sirene dollarifere degli emirati del golfo e dei loro monarchi retrivi e corrotti ribadisce che solo e soltanto la lotta armata é in grado di garantire risultati concreti e permanenti nella lotta contro l'entità ebraica di occupazione. Tale atteggiamento ovviamente é totalmente approvato e condiviso da Presidente Ahmadinejad che ha dichiarato come la distruzione dell'ignobile regime dell'Apartheid sarà possibile solo insistendo e persistendo sul sentiero della Resistenza nei confronti della quale Israele non deve mai cessare di essere considerato come il Nemico Numero Uno "Costituendo, così come si vede, la testa di ponte dell'arroganza imperialista americana e occidentale contro il mondo arabo e musulmano". Ahmadinejad ha richiamato l'attenzione degli Arabi verso la maniera costante e massiccia con cui tutto l'Occidente sia sempre disposto a fornire scuse, giustificazioni, ausilio e supporto a Tel Aviv, necessitando quindi l'unione degli sforzi di tutti i paesi Rivoluzionari e Resistenti come 'conditio sine qua non' per la sua definitiva sconfitta. Ahmadinejad ha assicurato che l'Iran non farà mai mancare il suo sostegno al PFLP-GC, così come ha sempre continuato ad aiutare tutti i gruppi armati palestinesi e i movimenti anti-imperialisti in tutto il mondo. Jibril, ringraziando per queste dichiarazioni ha lodato l'Iran come esempio di un paese che é riuscito a svilupparsi e ad emanciparsi dall'influenza ricattatoria occidentale, diventando stato-guida nell'area per tecnologia, scienza, sviluppo militare e autosufficienza, questo nonostante i complotti e le sanzioni di Usa e Unione Europea.
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Ebrei ortodossi (e antisionisti) contestano con scritte e graffiti il 'Luna Park Olocaustico' dello Yad Vashem


Lo Yad Vashem di Tel Aviv, meta favorita di politici occidentalisti (preferibilmente con passato fascista) ansiosi di provare "quanto sono democratici", sta alla comprensione delle persecuzioni naziste come il 'Castello di Dracula' di un qualunque luna-park di periferia sta allo studio e all'analisi della vita e dell'opera di Vlad Tepes. Una simile istituzione non meriterebbe nemmeno l'appellativo di 'museo' perché in essa le testimonianze storiche che pure vi sono conservate non sono organizzate secondo criteri critici e accademici ma secondo una narrativa propagandistica, volta a suscitare emozioni piuttosto che a stimolare pensieri. Nello Yad Vashem, ricordiamo, non vi é accenno o menzione alcuna agli altri milioni di vittime delle politiche concentrazionarie e razziste del nazismo (slavi, zingari, comunisti, omosessuali, testimoni di geova e altri), e il nazismo stesso non viene analizzato criticamente, ma semplicemente presentato come un 'babau', simbolo del male assoluto in quanto tale. Ora, a dimostrazione che tale narrativa olocaustica non fa presa proprio su tutti gli Ebrei residenti nella Palestina occupata, ci hanno pensato gli autori di una contestazione plateale le cui azioni non possiamo evitare di plaudire e approvare. "SE HITLER NON FOSSE ESISTITO I SIONISTI LO AVREBBERO INVENTATO" "GRAZIE HITLER, GRAZIE ALL'OLOCAUSTO CHE HAI PREPARATO I SIONISTI SONO RIUSCITI A GRASSARE QUESTO STATO ALLE NAZIONI UNITE!" "EBREI, SVEGLIATEVI! IL MALVAGIO REGIME SIONISTA NON VI PROTEGGE, VI METTE SOLO IN PERICOLO!" Queste sono le scritte vergate a caratteri cubitali da almeno due mani differenti (lo testimonierebbero diversità nella scrittura) sulle mura esterne del 'baraccone' Yad Vashem dopo averlo raggiunto nottetempo attraverso il bosco che circonda la struttura. Ovviamente gli ipocriti 'soloni' del regime, capitanati dall'imbonitore circense Avner Shalev (Direttore del 'museo') hanno lanciato alte grida e si sono strappati capelli e vesti come sacerdoti del tempio che abbiano visto profanata l'arca santa. Ma sapete chi con ogni probabilità é responsabile dell'atto contestatorio?
"Lo and Behold!", ebbene sì, sarebbero stati EBREI ORTODOSSI, talmente ortodossi da credere che dichiarare uno 'Stato ebraico' in Palestina sia stato un atto empio e ingiusto, in quanto contrario ai decreti divini che volevano il Popolo di Israele nomade e disperso fino all'arrivo del Messia che, lui solo, potrà ricostruire Israele, dove e come non é dato sapere. Considerando che tutti i 'padri' del sionismo erano atei e materialisti, non sorprende che questi Ebrei che continuano a vivere strettamente secondo le leggi di Mosé non abbiano alcuna simpatia per la loro ideologia e il suo frutto avvelenato.
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lunedì 11 giugno 2012

"Combattenti del domani per la Libertà e la Giustizia", commoventi immagini dalla Striscia di Gaza!

In tutto il lercio, schifoso e corrotto "arsenale ideologico" dell'occidentalismo di matrice angloamericana e sionista che vorrebbe ridurre tutto il mondo a mercato, l'anima umana a merce e l'Umanità a gregge passivo di consumatori abituati a ruminare sbavanti e inconsapevoli e a belare all'unisono al cenno dei padroni occulti dei Media e dei Governi vi é un qualcosa di particolarmente aberrante e nauseabondo chiamato "Demonizzazione della lotta", un procedimento che prevede la condanna preventiva e inappellabile per chi non abbia ancora abdicato alle PALLE per prendere un'arma (fosse anche solo un sasso) e a usarla contro i tiranni e gli oppressori per difendere i propri o altrui diritti. I 'demonizzatori della lotta', sporchi e fetenti sicofanti e corifei del Potere, pretendono che lottare sia qualcosa di riprovevole perché "attenta alla convivenza", "spacca il paese", "diffonde instabilità" e mille altre manfrine e panzane; non osano confessare che in realtà gli unici a essere danneggiati dalla lotta sono i loro Padroni e foraggiatori che, di fronte a masse di individui instupiditi e rimbecilliti da ciance buoniste alla Veltroni sanno di non avere nulla da temere; non così, invece, di fronte a qualche migliaio di persone sinceramente incazzate e disposte a tirar qualche mattone e, perché no, anche qualche bomba, magari, in modo da far provare anche a loro qualche salutare momento di terrore piuttosto che morire terrorizzate. Ovviamente la 'demonizzazione della violenza' funziona anche in campo internazionale, non solo interno, ed é quel meccanismo che porta i solenni cretini Guido Rampoldi e Fabio Scuto a definire 'terroristi' gli Afghani e i Palestinesi che, armi in mano, sono decisi a ricacciare indietro gli invasori Europei ed Ebrei delle loro terre, mentre, quando cadono sotto i loro colpi, quegli stesi invasori e aggressori diventano "povere vittime". Bene, vogliamo informare "lor signori" che questa loro retorica con noi NON ATTACCA, che noi di PALAESTINA FELIX siamo SEMPRE PRONTI a lodare e a citare come esempio coloro che hanno il coraggio e la determinazione di PRENDERE LE ARMI contro i soprusi e di VERSARE SANGUE per ristabilire il Diritto e la Giustizia. A questo proposito proponiamo le immagini di questa secondo noi meravigliosa e ammirevole galleria di foto dalla Striscia di Gaza dove si vedono bambini palestinesi partecipare a una manifestazione organizzata dal Movimento per la Jihad Islamica in Palestina dove i piccoli sono stati avvicinati alla missione della Resistenza e istruiti sulle sue motivazioni, scopi e finalità. Dicano quello che vogliono i Rampoldi, gli Scuti, i Marco Pasqua, i Giulio Meotti, noi ci sentiamo dieci, cento, mille volte più vicini ai bambini della Jihad Islamica, coi loro occhi scuri e attenti, pieni di concentrazione e determinazione e dieci, cento, mille volte auguriamo morte ignominiosa e sconfitta a tutti i marines, i parà, i bersaglieri, gli alpini e miliziani illegali delle forze dell'arroganza occidentalista e sionista mondiale, possano i loro cadaveri nutrire gli sciacalli e gli avvoltoi dal Mediterraneo al Pamir e le loro ossa biancheggiare sotto il sole inclemente! Dedichiamo queste immagini a tutti coloro che hanno ancora un cuore abbastanza puro e una moralità abbastanza lineare per apprezzarle come meritano. Se fossimo genitori palestinesi, se fossimo costretti a veder le nostre famiglie vivere nella sofferenza e nel dolore a causa dell'avidità e della vigliaccheria di invasori e ladri senza onore e senza dignità anche noi inviteremmo i nostri figli a prendere le armi per far loro pagare, con gli interessi, il fio di ogni lacrima, di ogni goccia di sangue che hanno estorto al nostro popolo.
Questo scritto é dedicato con affetto e rispetto all'amico del blog "IO NON STO CON ORIANA".
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