sabato 22 dicembre 2012

La canaglia in armi di Salva Kiir riesce ad abbattere un elicottero dell'ONU in ricognizione sul Sud Sudan!

A più riprese abbiamo denunciato il ridicolo "dittatore-cowboy" messo da Sion e da Washington a capo del Sud-Sudan come l'Idi Amin e il Bedel Bokassa del Ventunesimo Secolo: l'ennesimo rozzo e ignorante fantoccio dell'arroganza imperialista occidentale e atlantica. Fedele ai suoi epigoni Kiir ha elevato al rango di 'esercito regolare' i briganti, stupratori, ladroni e tagliagole con i quali spargeva il terrore nel Sudan Meridionale per poi lasciare che prefiche ipocrite e corifei imbecilli come le star di Hollywood gridassero alla 'repressione' quando il Governo centrale, giustamente, cercava di dare la caccia a questi masnadieri.
Ma i briganti e i ladroni, anche se rivestiti di nuove uniformi, rimangono sempre una soldataglia brutale e inaffidabile; lo ha imparato anche l'ONU quando, nella giornata di ieri, un suo elicottero é stato distrutto dalle truppe di Kiir mentre effettuava un normale volo di ricognizione sulla disastrata regione di Jonglei. La spiegazione, assurda e inaccettabile, arrivata da Juba é stata che i militari sud-sudanesi "Avevano scambiato l'elicottero ONU per un velivolo sudanese".

I veicoli dell'ONU sono SEMPRE in completa livrea bianca con le lettere UN in nero ben visibili sulla fiancata.

Nell'incidente hanno perso la vita quattro operatori umanitari ONU, tutti di nazionalità russa. La regione dello Jonglei, dopo essere stata teatro di sanguinosissimi scontri etnici tra pastori Murle e Lou Nuer ha visto poi anche combattimenti tra i sguaci di David Yau Yau (altro 'warlord' poi ribellatosi alla supremazia di Kiir) e l'esercito cosiddetto 'regolare'.
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Dopo le deludenti manifestazioni di ieri si concludono in Egitto le procedure referendarie!

Doveva essere un fiammeggiante "venerdì di rabbia" quello promesso ieri dalle raccogliticce ed eterogenee forze del cosiddetto "Fronte di Salvezza Nazionale", con manifestazioni di piazza assimilabili a quelle dei giorni della Rivoluzione anti-Mubarak; si é trattato, invece, di una serie di adunanze sottotono ed estremamente deludenti anche per i più infiammati sostenitori dell'opposizione al Presidente Mursi e al partito politico dell'Ikhwan musulmana (FJP).
Di fronte a questo grave smacco rimediato dall'opposizione naturalmente il campo filogovernativo ha tratto baldanza e sicurezza e oggi si sta registrando una ampia affluenza a tutti i seggi dei distretti elettorali in cui lo scorso 15 dicembre non si era votato per l'approvazione della nuova Carta Costituzionale. La maggioranza dei convenuti ai microfoni dei media rivela con orgoglio di volere approvare il documento redatto in questi mesi dalla Commissione di Esperti appositamente nominata.

Avendo ricevuto alcuni rimarchi in merito vogliamo chiarire che la redazione di Palaestina Felix non ascrive alcun proprio sostegno o entusiasmo verso la parte politica di Mohammed Mursi o verso l'FJP e l'Ikhwan in quanto tali, ma fedele alla sua missione di cronaca giornalistica rileva come il Movimento 6 Aprile, i liberali di stampo laico e i socialisti più o meno nasseriti, a cui pure va riconosciuto il merito di avere iniziato la Rivoluzione non la avrebbero MAI portata a termine vittoriosamente senza l'intervento decisivo dei partiti religiosi (Ikhwan in testa) e che, alleandosi nella loro polemica anti-Mursi coi rimasugli dei fedeli di Mubarak, hanno perso molta credibilità e molta popolarità nel paese.
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Boicotta! Disinvesti! Sanziona! Veolia perde un appalto a Londra per i suoi rapporti con l'Apartheid sionista!

Veolia, la compagnia già oggetto di stigma per la sua partecipazione (poi ritirata) al progetto di metropolitana leggera tra gli insediamenti ebraici illegali in Cisgiordania é finita ancora una volta nel mirino degli attivisti filo-palestinesi che l'hanno costretta a ritirarsi dalla gara per l'assegnazione di un appalto londinese per la costruzione di un termovalorizzatore che producesse energia elettrica dai rifiuti distrutti.

Infatti Veolia continua a profittare di lucrosi contratti con il regime di apartheid sionista, come quello che la vede responsabile della gestione della discarica di Tovlan (si vede che si sentono ad agio tra i rifiuti!) e, per questo motivo, la campagna BDS contro il sostegno e il collaborazionismo economico con Tel Aviv si é scatenata contro la partecipazione all'appalto londinese.
Nella campagna é stato coinvolto anche il Responsabile ONU per il Rispetto dei Diritti Umani a Gaza e nei territori occupati, Richard Falk, che aveva inviato una lettera aperta a fine novembre all'autorità londinese competente raccomandando di non accettare le offerte di Veolia. Ora, in conseguenza di questa vasta e profonda mobilitazione, la multinazionale ha deciso di ritirarsi dalla competizione: segno che la campagna BDS può e deve intensificare i propri sforzi per l'isolamento economico del regime razzista israeiano.
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venerdì 21 dicembre 2012

Il regime razzista ebraico vorrebbe impedire ad Haneen Zoabi di presentarsi alle elezioni: ecco la loro 'Democrazia'!!

La rappresentante palestinese allo pseudo-"parlamento" del regime ebraico dell'Apartheid Haneen Zoabi sarebbe stata interdetta dal presentarsi alle prossime elezioni politiche da una sentenza di una corte-canguro sionista per aver preso parte nel 2010 alla spedizione della FREEDOM FLOTILLA verso il ghetto assediato di Gaza, interrotta dal sanguinoso raid pirata delle forze navali di Tel Aviv.
Israhell che i corifei Marco Pesach, Roberto Saviano, Fiamma Frankenstein, Giulio Meotti, Fabio Scuto e altri imbrattacarte prezzolati dalla lobby sionista internazionale descrivono rapsodicamente come "l'unica democrazia del Medio Oriente" ha già provato in passato a eliminare ogni rappresentanza degli abitanti legittimi della terra che occupa illegalmente tramite sentenze-capestro emesse "ad minchiam" senza alcuna base o giustificazione giuridica.
Siamo certi che la Zoabi, che come si vede in queste foto é bene abituata a respingere i più sconci, violenti e vergognosi attacchi con una dignitosa scrollata di spalle saprà averla vinta ancora una volta contro il razzista, antidemocratico, segregazionista 'Moloch' che vorrebbe escluderla e zittirla per non dover sentire nella sua voce risuonare l'eco dei suoi soprusi, dei suoi crimini, delle sue ingiustizie.
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Bambino palestinese di dodici anni gravemente ferito da un congegno esplosivo sionista presso Gerico: bomba inesplosa o mina?

Nella parte settentrionale della Valle del Giordano il bambino dodicenne Najiya Zamel é stato investito dall'esplosione di un non identificato congegno esplosivo di origine sionista vicino a Hamamat Al-Malih; la piccola vittima ha avuto le gambe massacrate dalla violenza della detonazione.

Secondo quanto riportato dal sindaco di Malih Aref Daraghme le forze di occupazione del regime ebraico che illegalmente controlla il territorio della Cisgiordania dal 1967 spesso usano la zona di Hamamat per esercitazioni; tuttavia l'esplosione potrebbe essere stata provocata da una mina collocata apposta dai militari. Già nel passato altri residenti della zona avevano avuto esperienze simili, risultate anche nella morte di alcuni sfortunati.

E' politica voluta e deliberata del regime razzista dell'Apartheid quella di perseguitare e angariare i legittimi abitanti palestinesi di zone fertili o ricche d'acqua (ci si trova nel bacino del Giordano) per scacciarli verso lande aride e prive di risorse.
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Ancora un morto in Bahrein grazie all'uso sconsiderato dei gas tossici di Obama, graziosamente venduti alle tirannie petrolifere del Golfo!

Si chiama Bassil al-Qattan l'ultima vittima della repressione della pacifica protesta popolare portata avanti nell'ipocrita silenzio dei media internazionali, dell'opinione pubblica e persino degli autonominatisi "paladini dei Diritti Umani" dal tiranno sunnita del Bahrein, Re Al-Khalifa, con l'aiuto di Arabia Saudita, Qatar, altri despotati petroliferi filo-occidentali e degli Usa che ne adoperano l'isola come base per la Quinta Flotta.
Ma il regime di Obama vende anche al tiranno di Manama il gas 'Combined System' che é stato usato per soffocare a morte Al-Qattan e tante altre delle centinaia, forse migliaia di vittime della repressione filoimperialista finora sacrificate dal coraggioso popolo Bahreini che non ha intenzione di piegarsi fino a che non avrà visto l'autocrazia abbattuta e la democrazia instaurata.
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giovedì 20 dicembre 2012

La Siria di Assad trionfa sul campo di battaglia ma anche su quello di calcio! CAMPIONI!!!

La nostra generosità ci porta a includere questa foto sì da consentire a vermi stercorarii come Marco Pesach di Repubblicail plagiatore e ladro Giulio Meotti del Foglio di poter mettere insieme qualche shekel hasbarita scrivendo che "I Siriani pro-Assad fanno il 'saluto naZZZista'!"; una palla molto gradita ai dispensatori di avena sionista per la stampa venduta.
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Il Presidente irakeno Talabani trasferito in Germania per i postumi dell'infarto!

Il Presidente irakeno Jalal Talabani colpito a inizio settimana da un grave evento cardiocircolatorio é stato trasferito in Germania non appena le sue condizioni hanno raggiunto un livello di stabilità tale da non venire compromesso con il viaggio aereo.

Per un certo periodo dopo l'infarto si era diffusa persino la voce che il Presidente Talabani fosse morto.

Talabani, politico di lungo corso, settantanovenne, messo a capo dello stato irakeno dagli invasori americani che hanno ucciso Saddam Hussein, aveva subito un complesso intervento cardiaco nel 2008 e nel 2011 era stato ricoverato d'urgenza in Giordania per una crisi ufficialmente spiegata come "stress e disidratazione".
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Il regime fascista ebraico accusa un diciottenne dell'attacco a Tel Aviv: "Colpevole o innocente Mohammad Mafarja è comunque un EROE!"

Il diciottenne Mohammad Mafarja, Palestinese abitante nei territori occupati del 1948, é stato accusato dalla pseudo-magristrature dell'entità sionista di avere compiuto l'attacco al bus urbano di Tel Aviv che, insieme al torrente di razzi a lungo raggio della Resistenza di Gaza, convinse Benji Netanyahu e Ehud Barak a chiedere la tregua con cui ebbe termine la 'Guerra degli Otto Giorni'. Se fosse responsabile degli addebiti ascrittigli dai Freisler del regime ebraico Mafarja é un eroe in quanto, al contrario dei vigliacchi piloti di F-16 e degli ancor più codardi operatori di droni "a sei punte" egli ha rischiato di persona confezionando da vero "bombarolo" il suo ordigno e trasportandolo (sempre rischiando del suo) per restituire a Tel Aviv un po' del terrore che ogni giorno, per mesi e mesi, Gaza ha provato grazie alle incursioni militari, al cecchinaggio, ai cannoneggiamenti del regime ebraico e delle sue SS moderne.
Se d'altra parte fosse innocente sarebbe comunque un Eroe in quanto ingiustamente perseguitato solo per la propria appartenenza etnica e forse per quella politica: in ciascuno dei due casi egli sarà sempre salutato e riconosciuto per i suoi meriti da "Palaestina Felix" e, lo speriamo, da tutti i suoi lettori e sostenitori!
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Flotte russe mostrano la bandiera non solamente in Siria ma anche in Iran! La marina di Obanana volta la poppa e batte in ritirata!!

La fregata russa "Yaroslav Mudry", accompagnata dalle navi pesanti da sbarco "Kaliningrad" e "Aleksandr Shabalin" (ciascuna capace di trasportare quindici carri armati T-72/80/90 o quaranta mezzi blindati BMP o BTR) e da altri due natanti di supporto si sono presentate nelle acque del Mediterraneo Orientale per 'esercitazioni' completate le quali faranno scalo nella base navale russa di Tartous, in territorio siriano.
L'arrivo della 'Task Force' di Mosca nelle acque mediorientali ha coinciso curiosamente con il frettoloso ritiro delle navi Usa che da settimane stazionavano in zona (tra esse due portaerei nucleari e una nave sbarco con un folto contingente di marines) in attesa del 'casus belli' per un intervento contro il Governo di Assad. Il rinnovo del sostegno strategico e politico da Mosca verso Damasco ha sgretolato le 'frenesie militari' obamiane e di dama Clinton.
Ma il "disengagement" a stelle e strisce ha colpito anche il Golfo Persico dove solo una portaerei Usa (la "Stennis") é rimasta, mentre una flottiglia russa guidata dall'incrociatore antisommerbigile "Maresal Shaposnikov" ha gettato l'ancora nel porto iraniano di Bandar Abbas. La visita di navi russe in Iran é una novità assoluta e sembra indicare che il Cremlino intenda portare l'alleanza e la collaborazione con la Repubblica Islamica allo stesso livello di quelle con la Siria.
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Venticinque anni fa il PFLP-GC dava inizio all'Intifada palestinese con la coraggiosa e spettacolare "Notte dei Deltaplani!"

Khalid Akar, un siriano di vent'anni e Mayloud Bin Luma, tunisino di 34, una notte di 25 anni fa, salivano a bordo di due deltaplani a motore per compiere uno spettacolare, coraggiosissimo attacco contro il regime ebraico di occupazione della Palestina e le sue strutture militari di oppressione.

I due eroi della Causa della Resistenza trovarono il martirio, non prima di aver fatto pagare un pesante tributo di sangue agli invasori sionisti. Infiammati ed eccitati da quella dimostrazione di coraggio, due settimane dopo i Palestinesi dei territori occupati nel 1967 insorgevano contro il nemico sionista, dando inizio alla "Prima Intifada".

Rendiamo onore alla memoria dei due combattenti martiri e all'organizzazione del FRONTE POPOLARE-COMANDO GENERALE!
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mercoledì 19 dicembre 2012

Le forze armate siriane liberano Aqrab, circondano i terroristi a Yarmouk, mentre la nazionale di calcio raggiunge la finale di Coppa d'Asia!


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Il Presidente iraniano Ahmadinejad offre aiuto medico e clinico al collega irakeno Talabani!

Il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha dichiarato la totale e immediata disponibilità della Repubblica Islamica a mobilitare i suoi più grandi esperti medici e le apparecchiature più sofisticate per prestare aiuto allo stato vicino dell'Irak nell'affrontare l'emergenza medica che ha colpito ieri mattina il Presidente Jalal Talabani.
Ahmadinejad ha augurato al collega irakeno un pronto recupero; Talabani, che ha compiuto 79 anni e soffre da molto di complicazioni cardiache e circolatorie era stato persino dato per morto dai primi dispacci e si troverebbe tuttora in terapia intensiva. L'unico commento ufficiale di Bagdad descriveva le sue condizioni come: "Critiche ma stabili".
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martedì 18 dicembre 2012

Dietro le quinte lo spionaggio occidentale ammette: "Nessun segno di cedimento da parte siriana, il popolo continua a sostenere Assad!"

Mentre con totale "sprezzo del ridicolo" i media occidentali venduti alla vulgata sionista e imperialista si sottopongono a ogni possibile contorcimento verbale nel tentativo di accreditare 'sconfitte' delle truppe di Assad o improbabili 'scollamenti' dell'Asse della Resistenza ben distanti da microfoni e telecamere gli 'Smiley' e i 'Burattinai' delle agenzie spionistiche della NATO si scambiano note pessimistiche e venate di frustrazione e fastidio in cui si nota come, a quasi due anni dall'inizio dell'offensiva anti-Assad non vi sia alcun segno di progressi per il fronte terrorista.

I documenti intercettati e pubblicati dal canale libanese Al-Manar denotano come ogni maggiore operazione che abbia visto coinvolti i mercenari wahabiti (uniti di volta in volta a fondamentalisti indigeni o a elementi della criminalità organizzata locale) si sia risolta con un grave rovescio e che anche la leggendaria generosità dei nababbi sunniti di Qatar e Arabia Saudita si sia piuttosto "raffreddata" di fronte alla sequela di costose sconfitte.

Inoltre voci sempre più insistenti danno ormai per firmati tutta una serie di contratti per la ricostruzione e il potenziamento della rete infrastrutturale siriana dopo il termine delle ostilità: segno chiaro che Assad non ha alcuna intenzione di fare 'passi indietro'; la parte del leone nella contrattazione degli appalti in questione l'avrebbero fatta le aziende russe e iraniane.
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AGGIORNAMENTO: Non sarebbe morto ma "in coma" o "in condizioni critiche" il Presidente irakeno Talabani!

Fonti ufficiali irakene avrebbero smentito la morte del settantanovenne Presidente Jalal Talabani, precedentemente riportata, asserendo invece che il Capo dello Stato sarebbe "In condizioni critiche, ma stabili, a causa dell'infarto che lo ha colpito stamane". Secondo altre voci, però non confermate, Talabani si troverebbe in coma.

Anche se non fosse morto, comunque, i poteri presidenziali dovrebbero passare per incapacità di esercitarli al Vicepresidente Khodair al-Khozaei, esponente del Partito Islamico Dawa.
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Quaranta terroristi wahabiti riescono a farsi saltare in aria vicino ad Aleppo mentre confezionavano un'autobomba!

Nella famosa storia delle "Mille e Una Notte" i Quaranta Ladroni, ciascuno nascosto dentro un'orcio di terracotta, finirono uccisi nell'olio bollente grazie all'astuzia della schiava Marjanah, che così salva il suo padrone Ali Baba; una fine ancora più grama l'hanno fatta i circa quaranta 'ladroni' moderni, in realtà terroristi wahabiti, che per l'imperizia nel confenzionare un'autobomba da lanciare contro la popolazione di Aleppo si sono uccisi e hanno distrutto il loro stesso covo.

Purtroppo danni materiali si sono avuti anche a edifici civili che si trovavano a una certa distanza dal nascondiglio dei criminali che é stato letteralmente polverizzato. Da quando sono stati scacciati da Aleppo e dai dintorni di Damasco l'unica arma rimasta in mano ai mercenari wahabiti sono le autobombe, con cui colpiscono vigliaccamente alla cieca nel velleitario tentativo di "punire" la popolazione civile che non ha mai abbandonato la fedeltà al Presidente Assad e al suo Governo. Ancora nel week-end artificieri dell'Esercito siriano, allertati dalla popolazione dell'hinterland della capitale hanno disinnescato un'autobomba carica di centinaia e centinaia di chili di esplosivo che poteva fare una grave strage se fosse stata lanciata contro un obiettivo a Damasco.
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E' morto per un infarto il Presidente irakeno Jalal Talabani: Bagdad si prepara a un terremoto politico!

Jalal Talabani, il leader filo-Usa messo dagli invasori sulla poltrona di Presidente dell'Irak é finalmente morto per le conseguenze di un infarto a causa del quale era stato ricoverato in prima mattina in terapia intensiva.
Dopo le ultime frizioni tra il Governo di Bagdad e le province curde e il caso della latitanza e della condanna a morte in contumacia dell'Ex-vicepresidente Tareq al-Hashemi (privato della carica per manifesta indegnità), altro esponente filo-Usa attualmente alla corte del 'sultano in sedicesimo' Recep Erdogan é necessario per le autorità irakene che hanno a cuore la libertà e l'autonomia del paese agire rapidamente per evitare "scivoloni all'indietro" in senso filoamericano.
Il Primo Ministro Nouri al-Maliki e il suo maggiore sponsor e sostenitore politico, il leader sciita Moqtada al-Sadr devono mettere in campo tutte le loro risorse e tutto il sostegno di cui godono dalla parte largamente maggioritaria del paese per mantenere il saldo controllo della situazione e continuare ad assicurare la ferma presenza dell'Irak all'interno dell'Asse della Resistenza.
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lunedì 17 dicembre 2012

Nuove vittorie dell'Esercito siriano a Zamalka, Maarabo e Muhradah!

In una nuova serie di positivi annunci dalla Siria é stata confermata la vittoria delle forze governative riportata a Zamalka nella giornata di ieri, quando truppe dell'Esercito hanno ingaggiato e distrutto un convoglio di terroristi che si stavano spostando su furgoni carichi di armi, munizioni ed esplosivi; l'intero gruppo é stato sterminato e l'equipaggiamento non andato distrutto é stato sequestrato dai militari.

Tra i villaggi di Maarabo e al-Mathoumeh nella zona di Takhalakh, al confine col Libano un ennesimo tentativo di infiltrazione é stato sventato con un agguato che ha provocato la morte di dozzine di terroristi e la fuga dei pochi superstiti verso i loro covi a Tripoli Siriaca e nel Nord del paese.

Ad Al-Jebeila e Al-Moreiyeh, vicino a Damasco e nella zona di Al-Joura a Deir Ezzour, nell'Est del paese, ulteriori gruppi di criminali sono stati isolati e distrutti, così come i loro complici a Muhradah, vicino ad Hama.
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Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah fa il punto: "I giorni della prepotenza sionista sono finiti!"

"I giorni della prepotenza dell'entità sionista di occupazione sono finiti per sempre grazie al perseverare della Resistenza contro di essa che ha colto una vittoria fondamentale nell'ultima serie di combattimenti su Gaza", con queste nette parole il Segretario Generale del movimento sciita libanese ha sottolineato come l'esito della recente Guerra degli Otto Giorni segni un punto di svolta forse anche più importante della vittoria del 2006 contro l'Invasione estiva del Libano o del recente passaggio di un drone Hezbollah sulla Palestina occupata.

Nasrallah ha inoltre attaccato i membri della coalizione politica "14 Marzo" per il loro rifiuto a cooperare nella riscrittura equanime e proporzionale della legge elettorale libanese accusandoli: "Pensate di farci tornare a votare con la legge uninominale oppure di farci rinviare sine die le elezioni ma nessuna di queste opzioni serve gli interessi del paese, a voi non importa perché ancora una volta mostrate di agire secondo interessi stranieri che non coincidono affatto con quelli dei Libanesi".

Sua Eccellenza Nasrallah ha inoltre indicato come i rapporti con la Resistenza palestinese di Hamas siano 'buoni e soddisfacenti' e indicando come anche i rapporti tra Hamas e la Repubblica Islamica iraniana siano all'insegna della cordialità e della cooperazione, al contrario di quanto sosteneva ancora poco tempo fa qualche fonte allineata con gli interessi imperialisti occidentali e sionisti.
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domenica 16 dicembre 2012

Il capo della milizia terrorista Liwa al-Tawhid ucciso dagli uomini di Assad fuori dalla città di Aleppo! Nuova sconfitta per i mercenari wahabiti!

In una nuova ottima notizia dal fronte di Resistenza del popolo e dell'Esercito siriano contro l'aggressione terrorista mercenaria, riceviamo conferma che in uno scontro con le truppe del Presidente Assad ha trovato la morte il capo della milizia wahabita Liwa al-Tawhid; Yusef al-Jader, questo il nome del criminale, conosciuto anche come Abu Furat, é stato abbattuto mentre coi suoi sodali preparava un attacco contro l'Accademia Militare di Muslimiyeh, poco fuori dalla metropoli settentrionale di Aleppo, nella giornata di sabato 15 dicembre.

Al-Jader insieme ai suoi uomini era stato cacciato dalle basi che aveva stabilito ad Aleppo, nei quartieri di Salaheddin di Saif al-Dawlah, nel corso della lunga e accurata operazione di bonifica che ha restituito alle forze governative il completo controllo della città; durante gli scontri la maggior parte dei seguaci della Liwa al-Tawhid avevano trovato la morte.

Man mano che arrivano aggiornamenti e dettagli sulla situazione in Siria appare sempre più evidente come l'insorgenza terroristica dei mercenari "importati" dalle potenze sunnite e dai lacché dell'imperialismo occidentale e sionista per seminare caos e panico nel paese abbia ricevuto colpi durissimi da parte delle autorità governative damascene, aiutate anche dalla solidarietà iraniana, russa e libanese.
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L'Università di Oslo rescinde qualunque rapporto con la ditta G4S, collaboratrice dell'Apartheid sionazista! Boicotta anche tu il regime ebraico!

Nonostante lo strapotere della lobby filoisraeliana, nonostante gli atti intimidatori come la strage perpetrata dal massone filosionista Anders Brevik, non si arresta e non si abbatte la solidarietà norvegese per il Popolo di Palestina e la sua lotta contro il razzismo e l'apartheid del regime ebraico. Dopo una massiccia manifestazione di attivisti tenutasi martedì scorso l'Università di Oslo ha deciso di rompere tutti i propri legami e i contratti con la ditta G4S.
La G4S é una ditta inglese che é in fitti rapporti col regime ebraico di occupazione ed é pesantemente coinvolta nelle misure di Apartheid vigenti contro i Palestinesi nei territori occupati del 1948 e in quelli occupati del 1967. La G4S partecipa anche alla gestione delle infami carceri sionaziste dove sono prigionieri senza accuse e senza processo detenuti politici, anziani, donne incinte, bambini, malati sofferenti di gravi patologie.
Sia il Parlamento Studentesco che il Sindacato dei Lavoratori Universitari avevano a più riprese chiesto l'interruzione di ogni relazione fra l'istituzione accademica e una ditta così moralmente ripugnante e impresentabile. Colpire il regime sionazista é possibile e questo risultato ci invita a moltiplicare i nostri sforzi per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro ogni ditta, corporazione, entità che collabori con Tel Aviv.
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Le proiezioni sul referendum egiziano danno le opposizioni ancora sconfitte: i "sì" sarebbero al 56%!

Dai dati preliminari arrivati dai 6300 seggi in dieci governatorati in cui si sono tenute le operazioni di voto per l'approvazione della Carta Costituzionale elaborata in questi mesi dall'apposita commissione apparirebbe che la multicefala e variopinta congrega di 'oppositori' all'Ikhwan e al Presidente Mursi abbia rimediato una nuova sconfitta.
Divisa tra un iniziale appello alla diserzione delle urne e poi un tardivo 'dietro front' con la raccomandazione di votare "No" sembra che solo meno del 44 per cento dei votanti abbia seguito tale appello, lasciando la maggioranza assoluta ai sostenitori della nuova Carta.

Il resto dei seggi non coinvolti dalla tornata referendaria di ieri verrà chiamato al voto il prossimo sabato, 22 dicembre. Dopo il ritiro del Decreto che gli avrebbe garantito ampi poteri sembra finalmente che il Presidente Mursi sia riuscito a segnare un punto a suo favore.
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L'Unione Africana cerca di convincere Salva Kiir a onorare gli impegni presi riguardo un vertice col Presidente Bashir!

C'é stato tempo dal 27 settembre scorso fino al 5 dicembre per rettificare e conciliare le dispute territoriali tra Karthoum e il regime di Juba guidato dal 'dittatore-cowboy' Salva Kiir, ex-signore della guerra spalleggiato da Usa e Israele che gli hanno concesso di erigere una corrotta, traballante e sanguinaria cleptocrazia nel cuore del Corno d'Africa per i loro interessi neocolonialistici e imperialisti.

Quel tempo é passato invano e, come sottolineato anche recentemente dal Ministro degli Esteri Sudanese Ali Karti, esiste il concreto rischio che il Sudan torni a confrontarsi militarmente con le sue ex-province meridionali (strappategli con un fasullo referendum imposto a suon di campagne di fango cui contribuirono decisivamente le star imbecilli di Hollywood, provincia dell'Hasbara sionista) per il controllo della regione petrolifera di Aybei (la secessione del Sud é stata 'ingegnerata' da Casa Bianca e Tel Aviv sì da privare il Sudan di tutto il suo petrolio e del controllo sulle cateratte del Nilo).
Nonostante il dittatore-mandriano di Juba abbia acconsentito a incontrarsi col Presidente sudanese, quel vertice ha ancora da tenersi, tanto che Il Segretario del Consiglio per la Pace e la Sicurezza dell'Unione Africana Ramtane Lamamra ha dilazionato ogni decisione in merito a dopo l'incontro tra i capi di stato, ricordando tuttavia a entrambi (anche se é da parte sud-sudanese che finora si sono avuti i pretesti più capziosi per continuare a rimandarlo) che esso costituisce un impegno vincolante di fronte ai propri paesi e all'Unione Africana, che deve essere onorato.
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