sabato 16 febbraio 2013

Il Libano rivendica le sue pertinenze sottomarine: "Ci spettano oltre 800 Km quadrati di fondale pieni zeppi di petrolio e gas!"

Il Ministro libanese per l'Energia Jebran Bassil ha annunciato ieri l'apertura del periodo di pre-qualifica per le compagnie petrolifere e metanifere interessate a collaborare a progetti di esplorazione e sfruttamento dei giacimenti sottomarini libanesi di greggio e metano, secondo quanto riportato dal sito-web Nahar.net.

"La data-limite per l'adesione al programma é stata fissata al prossimo 28 marzo e l'Autorità Petrolifera Libanese annuncerà dopo tre settimane quante tra le compagnie-candidate avranno superato la selezione, che seguirà criteri strettamente tecnici e pratici, a quel punto inizieranno i contatti diretti con le compagnie prescelte che andranno avanti fino a fine anno con lo sviluppo di progetti operativi sempre più dettagliati".

Bassil si é detto certo che per il 2016 il Libano vedrà già "fluire" petrolio e gas sottomarino, diventando un esportatore di primo piano nell'ambito Mediterraneo; la costruzione di infrastrutture adeguate, quindi, dovrebbe essere completata entro il 2015. A partire dal 2011, quando il Governo di Najib Mikati ha delineato i confini marittimi del Paese e stabilito la Zona Economica Esclusiva il Paese dei Cedri ha fatto grandi passi avanti per lo sfruttamento delle ricchezze sottomarine, trascurate dai precedenti Governi di segno filosionista e filoamericano per "timore" di scontrarsi con gli irragionevoli e rapaci 'claim' di Tel Aviv a riguardo.
Israele infatti pretenderebbe di arrogarsi ben 800 km2 di fondale che, secondo le autorità libanesi, rientrano appieno nelle competenze di Beirut e come tali sono stati segnalati alle autorità marittime ed energetiche internazionali. Le pertinenze rivendicate dal Libano combaciano perfettamente con le linee di confine specificate nell'armistizio del 1949, cui formalmente il regime sionista di occupazione dice di voler aderire.
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Grave gaffe della lobby ebraica argentina: preconizza 'attentati' se si avvierà l'inchiesta comune con l'Iran sui fatti del '94!

Si stanno risolvendo in una imbarazzante serie di "bolle di sapone" gli sforzi con cui la lobby filosionista argentina ha tentato in queste settimane di sabotare in ogni modo l'avvio di una 'commissione congiunta per l'accertamento della verità' tra le autorità di Buenos Aires e di Teheran per venire a capo dei veri mandanti e responsabili dell'attentato esplosivo del 1994 alla sede di una 'associazione culturale' ebraica, che provocò oltre ottanta morti.

Il Partito di Governo della Presidente Kirchner, che controlla entrambe i rami del Parlamento argentino, é sul punto di ratificare il documento di avvio della Commissione anche alla seconda Camera, mentre l'attuale Presidente dell'AMIA si é guadagnato critiche a 360 gradi affermando che "Una cooperazione con l'Iran porterebbe inevitabilmente a un nuovo attacco terroristico" (forse intendeva dire che il Mossad 'punirebbe' l'Argentina con un nuovo attentato 'sotto falsa bandiera'??).
 Luis d'Elia, Segretario del partito "MILES" e già partner di Governo della Presidente Kirchner ha accusato l'AMIA e la DAIA di essere organizzazioni 'al soldo' dei desideri politici del Governo israeliano e di perseguire politiche attivamente dannose per l'Argentina e gli Argentini.  Le relazioni diplomatiche e commerciali tra Baires e Teheran negli ultimi dieci anni si sono fatte sempre più serrate e cordiali.
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"Prigioniero X": un cono di luce sui 'giochi sporchi' del Mossad! Ben Zygier era uno dei killer di Mabouh!


Un cittadino 'australiano' (col doppio passaporto sionista) rinchiuso per due anni in una prigione di Tel Aviv; un 'suicidio' più che sospetto e una 'connection' con la più sfacciata cospirazione assassina messa in piedi dal Mossad negli ultimi vent'anni; ce ne sarebbe abbastanza per scrivere uno spy-thriller di prim'ordine e, incidentalmente, per esporre Israhell come il regime brutale e autoritario che solo le "anime belle" alla Fabio Fazio (avido invitatore di sionisti canterini a Sanremo) e Roberto Saviano (stralunato 'guru anticamorra', che poi sostiene la mafia internazionale sionazista) si ostinano a non ammettere che sia.

L'australiano 'suicidato' nelle galere segrete di Netanyahu, infatti, aveva fatto parte, oltre ogni ragionevole dubbio, del 'Todesschwadron' dispacciato dal Mossad ad assassinare Mahmoud al-Mabouh, dirigente di Hamas, negli EAU, sfruttando il lavoro "preparatorio" compiuto dai collaboratori di  Mohamed Dahlan, ex-cacicco di Fatah che aveva il dente avvelenato con Hamas per essere stato cacciato dal suo 'feudo' di Gaza.

Ben Zygier, questo il nome del 'Prigioniero X' era stato fermato e interrogato dai servizi segreti degli Emirati Arabi e, con le spalle al muro, aveva iniziato apparentemente a collaborare; subito alcuni suoi 'colleghi' del Mossad lo hanno rapito e trasportato in Israele, dove con molte poche cerimonie (e senza alcuna segnalazione alle autorità australiane) é stato buttato in cella, tenutoci due anni fino al suo 'suicidio'.

Questo si ottiene a farsi "spion" per conto del Moloch sionista; da un istante all'altro si può passare dalla schiera dei persecutori a quella dei perseguitati, dal novero degli assassini a quello degli assassinati! Meditate gente, meditate!
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venerdì 15 febbraio 2013

Reportage fotografico esclusivo! Ecco dove nascono i nuovi "Saeqeh" dell'Aeronautica Militare Iraniana!!


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Continuano le operazioni militari libanesi contro i terroristi mercenari ospitati dai politicanti del '14 Marzo'!

Continuano con grande intensità e successo le operazioni dell'Esercito libanese contro le gang di terroristi wahabiti che si sono annidate nelle aree di confine del Paese dei Cedri sfruttando aderenze e connivenze con esponenti di una precisa parte politica: l'Alleanza 14 Marzo fedele a Israele, all'Arabia Saudita, alla Francia e agli Usa.

Dopo i 25 arresti di alcuni giorni orsono altri 11 ricercati tra ieri sera e stamane sono finiti nelle mani dell'Autorità Gudiziaria Militare, tra di loro si contano molti stranieri di organizzazioni qaediste come il Fronte Al-Nusra.
I raid antiterrorismo nascono dalla necessità di reagire all'assassinio del Capitano Pierre Bashalani e del sottufficiale Ibrahim Zahrman.
Insieme agli arrestati sono caduti nelle mani dell'Esercito veri e propri arsenali di armamenti, munizioni ed esplosivi con i quali i sostenitori del terrorismo in Siria avevano intenzione di spargere la violenza e il sangue a Damasco, ad Aleppo, a Hama e a Daraa, perseguendo la strategia sionista e imperialista di tentare di indebolire l'Asse della Resistenza tra Iran, Irak, Siria e Libano.
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"Coloni ebrei come i naziskin!" Fanatici violenti degli insediamenti illegali vandalizzano cimitero palestinese!


Un cimitero musulmano di Gerusalemme Ovest la scorsa notte ha subito un 'raid' vandalico di assurda e gratuita violenza, contrassegnato da una volontà blasfema di offendere, di profanare che non ha nessun uguale se non negli atti di uguale vigliaccheria e meschinità che a volte vengono riportati in Europa e negli Usa a carico di esponenti di gruppi xenofobi neonazisti o nativisti come il KKK.

Ma questa volta a rendersi responsabili dell'effrazione nel camposanto, delle scritte razziste e insultanti lasciate sulle lapidi, del ribaltamento e della rottura delle stesse pietre tombali sono stati fanatici giudei residenti negli insediamenti illegali, quegli stessi con cui i politici di Tel Aviv intendono cancellare l'identità araba, musulmana e cristiana delle porzioni di Palestina occupate nel 1948 e nel 1967, quei 'coloni' che tutta l'ONU condanna come miliziani sostenitori di un'operazione di annessione militare di territorio, proibita dal Diritto Internazionale.
Tra le tombe sono stati ritrovati cocci di bottiglie di vino, segno certo che i colpevoli hanno agito in preda all'ubriachezza e hanno voluto scientemente lasciare quelle tracce per offendere ulteriormente la sensibilità dei Palestinesi musulmani, contrari alle bevande inebrianti. Tutto questo dimostra per l'ennesima volta la cifra morale dei "coloni ebrei" che mistificatori come i nostrani Giulio Meotti, Fiamma Nirenstein, Marco Pasqua e Fabio Scuto vorrebbero dipingere come 'civili indifesi' minacciati dai 'cattivi palestinesi islamici'.

Prendere a colpi di Qassam e di Katyusha persone simili, nel nostro personale compasso morale, é a pochi passi dal diventare un'opera meritoria.
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"Allagati i 'Tunnel della Vita'!" Ecco come la Fratellanza Musulmana ricompensa i Palestinesi di Gaza e il Governo di Hamas!


Sarebbero tre, fino a ieri, i tunnel sotterranei tra la Striscia di Gaza e il Sinai inondati volontariamente dalle autorità egiziane che avrebbero deviato l'acqua di diversi pozzi sotterranei per renderli inoperabili; fino ad ora il più importante di essi era un condotto equipaggiato con un nastro trasportatore che consentiva il trasferimento di sacchi di cemento e ghiaia all'intenro del ghetto palestinese assediato, ancora bisognoso di vaste opere di ricostruzione dopo i bombardamenti sionisti del 2009, del 2012 e lo stillicidio di 'raid' che hanno scandito l'intervallo tra i due 'blitz' sionazisti.

La mossa ha fatto infuriare i rappresentanti di Hamas che ormai da due anni attendono un'apertura definitiva del varco di Rafah al transito merci, ma sono stati finora delusi; da quando il presidente Mursi dell'FJP é salito al potere le forze egiziane, senza alcun avviso o alcuna concertazione con il Governo palestinese hanno fatto chiudere qualcosa come duecento "Tunnel della Vita".

Sembra proprio che il Governo dei Fratelli Musulmani sia più interessato a mostrarsi solerte persecutore del contrabbando anti-strangolamento che consente a Gaza di sopravvivere piuttosto che di mantenere coi fatti le profferte di solidarietà tante volte sbandierate nei confronti di Gaza. Anche questo dovrebbe far capire ad Hamas se sia meglio rimanere alleati dell'Asse della Resistenza Sciita-Siriano-Iraniano piuttosto che degli Emiri Wahabiti del Petrolio e dei loro "amici" della Fratellanza Musulmana filo-Usa e ormai, diciamolo chiaramente, filo-israeliana!
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E' morto il bambino palestinese colpito da un residuato bellico sionista a Sheik Radwan! Aveva solo cinque anni!

Nel primo articolo riguardante il suo triste fato eravamo riusciti a identificare il bambino palestinese della Striscia di Gaza coinvolto nell'esplosione di un residuato dei bombardamenti sionisti solo col nome di battesimo: Imad. Adesso possiamo completare quell'informazione parziale annunciando, purtroppo, che Imad Abu Qadrous, di anni cinque, é morto nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Al-Shifa dove era in terapia intensiva dopo l'estrazione di una scheggia metallica dal suo cranio.

Suo fratello Younis Abu Qadrous ha avuto una mano totalmente amputata, mentre gli sforzi dei chirurghi per salvargli almeno parzialmente l'altra sono stati ricompensati; rispetto alla precedente edizione abbiamo accertato che altri tre bambini di età compresa tra i quattro e i sei anni (evidentemente amici del piccolo Imad) sono stati coinvolti nell'esplosione. I fratelli Abdel Kareem Abu Ode, Amer Abu Odeh e Duha Abu Odeh, fortunatamente in condizioni meno gravi dei due Abu Qadrous, sono stati ricoverati all'ospedale di Beit Hanoun.
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giovedì 14 febbraio 2013

Operatore umanitario iraniano assassinato da banditi terroristi lungo la strada tra Damasco e Beirut!

Hassan Shateri era un cittadino iraniano che, dopo una lunga e distinta carriera nel Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, al momento di andare in pensione, aveva deciso di dedicare il resto della sua vita ad alleviare le sofferenze di coloro che erano stati colpiti direttamente dagli attacchi dell'imperialismo.

A questo proposito Shateri si era impegnato anima e corpo nel sostenere e supervisionare progetti di beneficienza e ricostruzione di infrastrutture nel Sud del Libano, devastato gravemente dall'invasione sionista del 2006 e, ultimamente, aveva rinnovato i propri sforzi a favore del popolo siriano messo nel mirino dai violenti terroristi wahabiti pagati da Israele, dalla NATO e dai suoi lacché del Golfo e di Ankara.
Shateri ha pagato la sua dedizione alle vittime della tirannia e dell'aggressione imperialista con la sua vita quando, martedì scorso, stava viaggiando in direzione Beirut da Damasco, per motivi legati alle sue attività umanitarie in Libano. Sconosciuti banditi, con ogni probabilità appartenenti alle bande terroristiche presenti in questi mesi nel paese, lo hanno ucciso.
Le sue esequie si sono tenute oggi nella capitale della Repubblica Islamica, entro domani la sua salma verrà trasportata a Serman, suo luogo di nascita, e posta finalmente a riposo dopo un'esistenza dedicata a combattere la giusta battaglia, sia nei ranghi della Guardia Rivoluzionaria, sia con le non meno importanti armi della solidarietà e della misericordia nei confronti degli ultimi.
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La bandiera qatariota é tra le più bruciate nelle piazze della rivolta dall'Egitto alla Tunisia, dall'Irak al Barhein!


Il tentativo qatariota di creare una 'rete' di paesi musulmani estremisti influenzati dalle predicazioni wahabite di imam fedeli a Doha, influenzati dalla scorretta propaganda di Al-Jazeera e sostenuti dalle donazioni e dalle mazzette provenienti dalle profonde tasche dell'Emiro Al-Thani sta rapidamente naufragando mano a mano che settori dell'opinione pubblica araba via via più estesi si rendono conto del tentativo del piccolo sceiccato petrolifero di influenzare con la propria ricchezza la politica interna di vari paesi, dall'Egitto alla Tunisia, dalla Siria all'Irak. Tanto che, ormai, le bandiere qatariote vengono bruciate in strada durante le manifestazioni di protesta quasi più spesso di quanto non capiti a quelle israeliane o americane, come confermano le foto di cui sopra e il recente reportage di "Middle East Online". In particolare tra i paesi che più temono l'influenza del Qatar e della sua politica estera filo-wahabita vi sarebbero gli Emirati Arabi Uniti, gelosi della loro indipendenza e l'Algeria che ha già sofferto a lungo per gli attacchi di estremisti salafiti.
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L'ambasciatore Roknabadi invita nella delegazione iraniana a Beirut gli ambiasciatori cinese, russo e siriano!


L'ambasciatore della Repubblica Islamica a Beirut Ghazanfar Roknabadi é sicuramente uno dei più astuti, esperti e preparati agenti della diplomazia di Teheran, che oltre a godere della completa fiducia del Ministro degli Esteri e del Presidente Ahmadinejad é anche intimo della Guida Suprema Ayatollah Ali Khamenei e particolarmente al corrente delle idee e delle intenzioni del successore di Khomeini in politica estera.

Non deve quindi sorprendere la notizia secondo la quale il delegato iraniano in Libano abbia riunito attorno a sé, graditi ospiti speciali dell'Ambasciata, anche i rappresentanti della Repubblica Araba di Siria, della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese, per discutere insieme a loro di sviluppi e prospettive della situazione in Siria.

Insieme agli ambasciatori di Mosca e Pechino Roknabadi ha reso il giusto omaggio alla maniera sicura, dedicata e professionale con cui i militari di Damasco si sono saputi adattare alle sfide di una lunga e dura campagna anti-terrorismo, sapendo supplire alle limitazioni di uno strumento militare pensato più per grandi operazioni di guerra mobile che per il contrasto alla guerriglia.

Tuttavia Roknabadi e colleghi si sono anche augurati che alle vittorie sul campo di battaglia seguano atteggiamenti costruttivi anche sul piano della trattativa e del dialogo con tutte quelle forze suscettibili di abbandonare la lotta armata, specialmente ora che fratture sempre più profonde si stanno segnalando tra le varie 'anime' del terrorismo antisiriano e filoimperialista.
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Gli sgherri del tiranno sunnita Al-Khalifa fanno l'ennesima vittima tra la popolazione civile barheini: il morto aveva appena 14 anni!


Hussain Ali Ahmad al-Jazeeri é il ragazzo che vedete ritratto, esanime, nella foto qui sopra. E' stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli sbirri del despota Al-Khalifa, che qualche disinformato coglione vorrebbe considerare "un esempio di democrazia" perché permette che nel suo regno si diffondano il vizio e l'immoralità secondo il ben noto standard sionista-occidentalista.

Hussain Ali potrebbe essere stato ucciso dagli sgherri sunniti del regime, dalle truppe saudite che occupano l'isola ormai da due anni per "aiutare" il tiranno locale nel reprimere le proteste della popolazione, o dai fanatici e violenti mercenari pachistani reclutati nelle madrasse wahabite più retrive con i soldi del "Consiglio di Cooperazione del Golfo".

La morte del giovane (appena quattordicenne) ha fatto riesplodere le proteste in ogni angolo della cosiddetta Isola delle Perle che pochi giorni fa ha celebrato sobriamente con un pensiero rivolto alle centinaia di vittime di Casa Al-Khalifa e alle migliaia di prigionieri politici detenuti e torturati il secondo anniversario dell'inizio delle proteste popolari per la riforma dello Stato e la sua democratizzazione.
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mercoledì 13 febbraio 2013

Dopo il martirio dei due militari libanesi l'Esercito di Beirut lancia il contrattacco verso i terroristi wahabiti amici di Hariri!


Venticinque arresti già effettuati nelle ultime ore e circa cento in attesa di venire portati a termine; questa la puntuale, profonda, vasta contromisura presa dall'Armee Libanaise dopo l'agguato di Ersla in cui hanno trovato la morte il Capitano Pierre Bashalani e il Segrente Ibrahim Zahrman mentre stavano arrestanto un terrorista wahabita. 10 degli arrestati finora sono stati portati direttamente al Direttorato dell'Intelligence Militare per venire immediatamente interrogati.
Essi avrebbero già fatto i nomi delle persone coinvolte nel 'gruppo di fuoco' che ha sparato contro i militari, in parte aprendo nuove piste e vie investigative agli inquirenti che stanno facendo luce sui contatti e le connivenze tra il blocco politico di opposizione e gli estremisti e integralisti anti-Assad sia libanesi che stranieri e il loro ruolo nel tentativo di trasformare il Paese dei Cedri in un retrofronte franco per la campagna anti-siriana.

Sembra che nell'attacco vi siano innegabili responsabilità del sindaco di Ersla Ali Hujairi e di suo figlio, noti aderenti della fazione politica del "14 Marzo".
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Un bacino di carenaggio mobile da 20.000 tonnellate per la Marina Militare della Repubblica Islamica!

Un bacino di carenaggio mobile da ben ventimila tonnellate é stato ufficialmente varato in questi giorni dalle Industrie Navali della Marina Militare della Repubblica Islamica. Un nuovo traguardo tecnico che rende Teheran sempre più autonoma e indipendente nelle politiche di pianificazione e costruzione delle proprie unità per il prossimo futuro, secondo un ambizioso ma realistico programma che vede gli orizzonti operativi dell'IRIN espandersi sempre più verso le "Acque Blu".
 
L'espansione e il potenziamento delle capacità di ingegneria nautica iraniane rientrano appieno nella dottrina della "Jihad per l'Autosufficienza Militare", che ha guidato ricerche, investimenti e sviluppi dell'industria iraniana per la Difesa fin dal termine della 'Guerra Imposta' contro l'Irak di di Saddam Hussein (1980-88).
  
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Bambino di cinque anni e ragazzo di quindici coinvolti in una esplosione di residuato bellico sionista nella Striscia di Gaza: entrambi gravissimi!

Tragico doppio ferimento di un bambino e un adolescente palestinesi, fratelli germani, nella Striscia di Gaza dove un ordigno esplosivo sionista (non si sa se 'relitto' di una delle aggressioni armate di Tel Aviv contro il ghetto costiero) é esploso mentre i due ragazzi giocavano o passavano nelle vicinanze, nel sobborgo di Sheik Radwan.

Emad, il bambino di cinque anni, ha ricevuto una scheggia di metallo nel cranio ed é stato operato d'urgenza all'Ospedale Al-Shifa, dove attualmente si trova in terapia intensiva nel reparto di rianimazione. Non più lievi sono le condizioni di suo fratello Younes, che ha avuto le mani quasi totalmente distrutte nell'esplosione (stava forse scavando per terra?) con l'amputazione di numerose dita.

I chirurghi di Gaza combattono per salvargli la mobilità di qualche dito, che riesca a preservarne almeno una parte di autonomia e gli consenta di non passare il resto della vita come un invalido totale. Esponenti del Governo palestinese hanno chiesto alla comunità internazionale maggiori aiuti per bonificare le zone ancora cosparse di granate e proiettili sionazisti inesplosi.
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Isaikin: "Mosca non ha ALCUNA INTENZIONE di bloccare o sospendere la vendita di armi verso Damasco! Rispetteremo i contratti firmati!!"

Anatoly Isaikin, direttore dell'impresa di Stato russa per le esportazioni militari, Rosoboronexport, ha dichiarato che Mosca non ha "alcuna intenzione" di bloccare o sospendere le proprie consegne di materiale militare alla Siria, essendo vincolata da contratti legalmente validi sottoscritti dall'unico Governo legittimo presente nel paese.
Isaikin ha dichiarato che per tutte le ultime settimane le navi russe impegnate in regolari contatti coi porti siriani hanno depositato carichi convenuti a favore delle forze armate locali, che rappresentano in volume il 13esimo cliente dell'industria bellica russa in ordine di importanza.
Il Direttore della Rsosboronexport ha dichiarato che, oltre a stare rifornendo Damasco con i jet addestratori Yak-130 (come già segnalato all'epoca su queste stesse pagine), presto l'aviazione di Assad riceverà anche un nuovo carico di MiG-29M; la superiorità aerea é uno dei punti di forza dell'Esercito regolare siriano contro le bande mercenarie di terroristi wahabiti, nonché l'assicurazione definitiva del paese contro eventuali 'interventi' NATO, americani o israeliani.
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Nuovi scontri al Cairo tutto attorno al Palazzo presidenziale! Feriti e arresti anche ad Alessandria!

Dopo gli scontri dello scorso venerdì, che hanno ulteriormente aggravato la precaria situazione della sicurezza pubblica in Egitto, dove nonostante dichiarazioni d'intenti e annunci ufficiali le opposizioni stanno ancora duramente contestando il Presidente Mohammed Mursi del partito religioso FJP, uscito trionfatore dalle urne ma poi "inciampato" sopra una serie di passi troppo autoritari per mantenere una effettiva pluralità politica ma troppo modesti per imporre una egemonia con la forza.

Sembra che, attualmente, forze dell'ordine in tenuta antisommossa stiano usando gas lacrimogeni e urticanti e cannoni a getto d'acqua attorno al Palazzo Presidenziale, dove una folla di dimostranti si era riunita scandendo slogan contro il Governo, il Premier e il Capo dello Stato. Inoltre anche ad Alessandria, seconda città del paese, sono segnalati scontri e arresti. Sembra che ci siano almeno cinque feriti gravi, più diversi intossicati dal gas usato dalla polizia.
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Accordi bilaterali a Mosca per l'intensificarsi dei rapporti economico-energetici tra Russia e Iran: in vista una nuova centrale nucleare!


Alla conclusione del Decimo Meeting della Commissione Economica Congiunta Russo-Iraniana il Ministro degli Esteri della Repubblica Islamica Ali Akbar Salehi, ospite a Mosca, ha siglato insieme al suo collega Ministro dell'Energia Aleksandr Novak un memorandum per l'intensificazione dei rapporti tra i due paesi nel campo del petrolio, del metano, dell'industria petrolchimica, dell'elettricità, dell'acqua e del nucleare.
Ed é soprattutto sotto questo aspetto che si attendono i più grandi sviluppi, con l'inizio dei lavori di costruzione di una nuova centrale nucleare con know-how russo in Iran, dopo quella di Bushehr, che genera tranquillamente da molto tempo i suoi 1000 MW di corrente. L'accordo iniziale Russo-Iraniano prevedeva di costruire impianti per un totale di 5000 MW di energia termonucleare, il che significa che centrali per altri 4000 MW vanno ancora edificate.

Gli iraniani vogliono aggiungere al loro paniere energetico quanto prima "almeno" 20000 MW di energia atomica, affiancando agli impianti costruiti insieme ai russi altre centrali di progettazione e realizzazione nazionale. Inoltre gli accordi siglati a Mosca permetteranno a compagnie petrolifere russe di sviluppare progetti su campi petroliferi e metaniferi iraniani.
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martedì 12 febbraio 2013

Pirata della strada ebreo travolge bimbo palestinese di otto anni ad Al-Khalil!

Ancora una volta, certo dell'impunità concessa a quelli della sua specie dalle autorità del regime sionazista di occupazione, un colono ebreo fanatico e razzista ha pensato bene di trasformare l'auto di cui si trovava alla guida in un'arma potenzialmente letale e di utilizzarla per travolgere e investire un bambino palestinese di appena otto anni.

L'attentato si é consumato ad Al-Khalil, in Cisgiordania, proprio di fronte alla locale Moschea di Ibrahim. La piccola vittima, Baha’a Al-Fakhour, é stata subito soccorsa dai testimoni oculari dell'accaduto che hanno confermato alla stampa come l'ebreo motorizzato abbia volutamente accelerato puntando dritto verso il proprio 'bersaglio', cercando di farlo finire sotto le ruote.

Trasferito al più vicino ospedale il piccolo Bah'a é stato definito "in condizioni moderatamente serie, anche se non preoccupanti" ed é rimasto in osservazione per tutto il giorno fino allo scioglimento della prognosi, come annunciato alla stampa dal Direttore del servizio ambulanze ed emergenze della Mezzaluna Rossa in Cisgiordania, Nasser Qabaja.
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Regalo "esplosivo" dei servizi segreti siriani elimina 13 terroristi al confine turco!

Cilvegozu é uno dei pochi posti di frontiera tra Siria e Turchia rimasto sotto il controllo dei mercenari terroristi finanziati e sostenuti da Ankara e dal Governo di Erdogan. Alle sue barriere uomini armati provienienti da o per la Siria non vengono certo fermati o perquisiti, i militari turchi sanno benissimo che essi vanno fatti passare e se del caso anche riforniti di munizioni, esplosivi e armi. Ma di recente un minibus carico di terroristi che rientravano dalla Siria in direzione di uno dei molti campi di addestramento creati dall'Esercito di Erdogan oltreconfine é saltato per aria, grazie all'esplosione di un congegno esplosivo attaccato allo chassis del veicolo dai servizi segreti di Assad, uccidendo sul colpo almeno 13 terroristi wahabiti.
La mano del Governo di Damasco si avvicina sempre di più e ampia il raggio della sua azione castigatrice, presto non rimarranno più, entro i confini siriani o poco oltre aree 'sicure' dove i mercenari qaedisti possano impunemente fare i loro comodi! Ben fatto! Speriamo che presto altri 'castighi esplosivi' raggiungano i terroristi anti-Assad e i loro sostenitori e spalleggiatori turchi o di altre nazionalità!
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Scendono in piazza a centinaia di migliaia i cittadini di Bassora per omaggiare il Premieri Maliki!

Come già annunciato su queste pagime, di fronte al velleitario tentativo turco e imperialista di unire in una sola chimerica organizzazione gli estremisti wahabiti di Al-Qaeda e Al-Nusr insieme agli ultimi rimsugli di nostalgici del regime di Saddam Hussein sta rapidamente mostrando tutta la sua impraticabilità la stragrande maggioranza dei cittadini mesopotamici non cessa di scendere in piazza in solidarietà con il Premier, ricordando che ogni suo gesto di Governo, finora, ha avuto come 'stella polare' l'autonomia e l'indipendenza del paese.

I cittadini di Bassora hanno bruciato in effige il sicofante di Saddam,  Izzat Ibrahim al-Douri, che indicano come il principale responsabile delle piccole manifestazioni violente che hanno punteggiato la provincia occidentale di Anbar nelle ultime settimane a partire dal momento in cui le guardie del corpo del Ministro delle Finanze, il sunnita  Rafieh al-Issawi (foto a Sx), sono state arrestate con prove schiaccianti che le legano a numerosi episodi di terrorismo nel paese.





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Si schianta un Tornado dell'Aviazione saudita in 'addestramento' sopra le province sciite!

Un jet militare 'Panavia Tornado' decollato dalla base aerea King Abdulaziz di Daharan si è schiantato nelle province orientali abitate dalla minoranza sciita durante una cosiddetta 'esercitazione' nella giornata di ieri; il Ministero della Guerra di Re Saoud ha attribuito lo schianto a un "problema tecnico" specificando che l'equipaggio (pilota e navigatore) sarebbe riuscito a mettersi in salvo eiettandosi dall'abitacolo. Il Panavia Tornado é un jet da attacco al suolo.

A cosa si stava 'esercitando' sopra le province che da due anni sono in aperta rivolta contro la corrotta e satrapica corte di Riyadh? Forse a bombardare eventuali folle di cittadini esasperati? L'aviazione saudita, nota per il nepotismo con cui viene gestita e per la bassa professionalità dei suoi ufficiali (che appunto devono promozioni e avanzamenti a considerazioni dinastiche e di favori dati e ricevuti) aveva già subito frequenti incidenti nei mesi scorsi, secondo un pattern che faceva intuire un aumento dell'attività in previsione di torbidi interni.
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lunedì 11 febbraio 2013

Prime dichiarazioni del nuovo Patriarca Greco Ortodosso di Damasco: "Cristiani e Musulmani di Siria fratelli nelle sofferenze e nelle lotte!"

Dopo la commovente cerimonia di investitura tenutasi ieri nella Chiesa della Santa Croce a Qassaa, Damasco, il nuovo Patriarca della Chiesa Greco-Ortodossa, Giovanni Decimo Yazigi, succeduto a Ignazio Quarto Hazim, ha iniziato ad assolvere i propri compiti pastorali in un momento quanto mai difficile, quando la lotta del popolo siriano contro la violenza terrorista straniera sta arrivando, forse, al punto culminante, ma ancora non tutte le sfide sono vinte.
In un messaggio rilasciato ai media Yazigi ha ricordato come Siriani cristiani e musulmani debbano sempre ricordare di essere fratelli e di avere ciascuno contribuito alla lunga, gloriosa e splendida storia della nazione, soprattutto cooperando e aiutandosi nei momenti di crisi, difficoltà e bisogno; in questo spirito il Patriarca si é augurato che una soluzione che riporti pace e stabilità nel paese venga presto trovata, proprio grazie alla solidarietà e alla cooperazione inter-confessionale e nazionale.

Yazigi ha anche inviato un "saluto speciale" all'attuale Presidente del Libano Michel Sleiman, ricordando che "ogni cosa che minaccia e urta e ferisce la Siria automaticamente minaccia e promette di urtare e ferire anche il Libano". Libano e Siria sono Stati artificialmente ricavati da uno stesso territorio dai passati colonizzatori francesi che artificiosamente separarono le provincie (allora) a maggioranza cattolico-maronita (o comunque cristiana) da quelle a maggioranza musulmana ai tempi del loro Mandato Sykes-Picot.
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Il Presidente del Parlamento irakeno sfugge a un attentato esplosivo a Niniveh!

Osama al-Nujaifi, Presidente della Camera Irakena, é sfuggito grazie alla prontezza e alla preparazione delle sue guardie del corpo, a un attentato compiuto contro di lui tramite una bomba che é stata fatta detonare al passaggio della sua auto nella città di Niniveh, nell'Irak settentrionale.

Subito i sospetti sono scattati verso gli ambienti wahabiti/qaedisti sostenuti dalla Turchia e verso i 'saddamiti' sunniti nostalgici del passato regime (in cui, pur essendo l'infima minoranza della popolazione, gestivano tutto il potere militare e politico opprimendo la maggioranza degli irakeni), che ultimamente come hanno mostrato le sporadiche ma violente proteste nell'Anbar si sono uniti in una 'profana alleanza' contro il Governo sostenuto dalla maggioranza assoluta dei cittadini.

Del resto, vista l'impossibilità di spodestare con la violenza il Presidente Assad in Siria, l'asse imperialista filoamericano e filosionista sembra avere iniziato a rivolgersi verso l'Irak nel tentativo di destabilizzarlo secondo linee di frattura etniche e confessionali.
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Ancora orrore in Sud-Sudan: strage etnica tra Lou Nuer e Murle causa almeno cento vittime!

Secondo le dichiarazioni rilasciate ai media dal Governatore della martoriata provincia sud-sudanese dello Jonglei, Kuol Manyang, sarebbero 'almeno' 103 i morti risultati dal massacro inflitto dai miliziani Murle di David Yau Yau (ex-alleato del 'Presidente' Salva Kiir quando faceva il predone e il tagliagole per conto di Usa e Israele, adesso suo nemico per il voltafaccia subito al momento di prendere il potere) che si sono bestialmente scatenati contro una colonna di pastori semi-nomadi Lou Nuer.

L'azione deve considerarsi una "rappresaglia" per i massacri inflitti ai Murle dagli stessi Lou Nuer circa un anno fa, quando la cittadina di Pibor (sempre nello Jonglei) venne praticamente messa a ferro e fuoco causando migliaia e migliaia di vittime e centinaia di migliaia di profughi interni. Il fatto inoltre dimostra che lungi dall'essere 'colpa' di presunte "persecuzioni dei musulmani del Nord" le stragi etniche nel Sudan Meridionale sono un'appendice collaterale delle normali rivalità etniche della zona, inizialmente esasperate per i loro fini politici da agenti americani e sionisti, i quali, dopo avere ottenuto la secessione del Sud da Khartoum non si sono affatto curati di disinnescarli ma hanno semplicemente "spento" il riflettore della propaganda imperialista lasciando che gli "indigeni" continuino a scannarsi tra di loro, tanto gli interessi di Washington e Tel Aviv sono già garantiti dal ridicolo 'cowboy' sul trono a Juba.

Perché nessuno chiede un intervento armato internazionale in Sud-Sudan, simile a quello che sta avendo luogo attualmente in Mali? Avrà mai una fine o un confine l'impudenza ipocrita delle potenze neo-coloniali verso i loro ex-'dominion' africani?
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domenica 10 febbraio 2013

Teheran e tutto l'Iran celebrano con entusiasmo il 34esimo anniversario della Rivoluzione Islamica!

Sono giunte al culmine, nella capitale Teheran così come in tutto il paese, i dieci giorni di celebrazioni per il 34esimo anniversario della Rivoluzione Islamica, che diede completezza al movimento di protesta che contestava lo Shah Reza Palhevi, burattino asservito a Stati Uniti e Israele e che ha guidato l'Iran attraverso più di un trentennio di difficili sfide, tutte superate e vinte brillantemente.
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