sabato 19 ottobre 2013

Continuano gli approcci del Qatar nei confronti di Assad: portavoce questa volta Abbas Ibrahim!

Riprendiamo dal canale televisivo panarabo "Al-Mayadeen TV" la notizia che, perserverando nei tentativi di recuperare relazioni pacifiche con Damasco il neo-emiro del Qatar, Tamim al-Thani, si sia servito come ambasciatore del generale libanese Abbas Ibrahim, recentemente impegnato in un tour che lo ha portato a Doha, Ankara e infine a Damasco per garantire il rilascio dei pellegrini libanesi recentemente liberati.

Ibrahim avrebbe raccolto nella capitale dell'Emirato del Golfo una missiva confindenziale dell'Emiro diretta al Presidente Assad e l'avrebbe consegnata direttamente a lui all'arrivo in Siria.

Già a inizio mese si era vociferato di una mossa diplomatica della nuova dirigenza di Doha verso un Assad sempre più saldamente al potere in Siria, per superare l'impasse di ostilità e sostegno ai terroristi mercenari che era stata creata dall'ostinazione del vecchio emiro Al-Thani, fino all'ultimo coinvolto nel finanziamento ai gruppi armati mercenari attivi in Siria.

Anche in questo caso, come in quello del messaggio recato da Zaki Abbas, la risposta di Damasco sarebbe stata interlocutoria: "Sarà il popolo siriano a decidere dei futuri rapporti tra le nostre due nazioni".

Allo stato attuale delle cose, l'Emiro Tamim potrebbe già vederla come un segnale incoraggiante, perlomeno Assad sembra non giudicarlo direttamente coinvolto nelle disgraziate scelte di suo padre che hanno causato sofferenze, disagi e morte a centinaia di cittadini siriani.

Operatore ONU ostaggio dei terroristi takfiri fugge ai suoi sequestratori e raggiunge le linee siriane: é salvo!

Il Montrealino Carl Campeau, agente dell'ONU che svolgeva opera di consulenza presso la forza di osservatori UNDOF schierata nel Golan siriano illegalmente occupato da Israele era stato catturato da una milizia terrorista wahabita lo scorso 27 febbraio.

Dopo essere rimasto sette mesi e mezzo in mano ai suoi catturatori che ha definito "fanatici senza scrupoli provenienti da mezzo mondo" Campeau é riuscito rocambolescamente a sottrarsi alla loro custodia una notte in cui il suo secondino, forse più drogato del solito, "dimenticò" di serrare la porta del locale dove veniva chiuso durante la notte.

Solo e senza provviste di alcun genere, Campeau ha dovuto marciare per ore e ore quasi senza punti di riferimento fino a che non é riuscito a raggiungere una postazione dell'Esercito Arabo Siriano dove si é fatto riconoscere, é stato rifocillato e prontamente inviato a Damasco.

Nella capitale, ricevuto da una delegazione del Governo, é stato quindi 'consegnato' al rappresentante delle Nazioni Unite Farhan Haq che sta organizzando il suo rientro in patria.

Già intervistato dalla Canadian Broadcasting Company, Campeau é apparso in salute e, l'orribile esperienza ormai dietro di lui, decisamente di ottimo umore.

FINALMENTE LIBERI! Gli ultimi pellegrini sciiti libanesi rimasti mesi in mano ai terroristi takfiri sono stati rilasciati

Il Segretario Generale della Surete libanese Abbas Ibrahim ha comunicato che i nove libanesi restati per mesi in mano ai terroristi takfiri anti-Assad sono al sicuro e stanno venendo trasferiti dalla Siria alla Turchia, da cui poi torneranno in patria.

Il Ministro dell'Interno a interim Marwan Charbel ha confermato la notizia ed espresso il suo sollievo alla tardiva ma felice soluzione della lunga impasse.

I corrispondenti di Al-Manar, emittente di Hezbollah, riportano scene di giubilo pubblico nel sobborgo meridionale di Beirut da parte di parenti, familiari e amici dei pellegrini, che erano stati rapiti nel corso di un pellegrinaggio ai luoghi sacri sciiti.

Degli undici pellegrini rapiti in origine due vennero rilasciati nei mesi scorsi, con i nove liberati oggi non ne rimangono più in mano ai mercenari wahabiti e non si sono avute perdite tra i sequestrati.

Il rapimento dei cittadini libanesi aveva causato, per 'rappresaglia', il recente sequestro di due ufficiali piloti delle aerolinee di Ankara.

venerdì 18 ottobre 2013

Hamas recita il "mea culpa" e da Teheran ricominciano a fluire aiuti e finanziamenti! Ma la Jihad Islamica ormai ha più razzi!

Continua passo dopo passo il processo di riavvicinamento di Hamas verso l'Iran e l'Asse della Resistenza, nei confronti dei quali, appena un anno e mezzo fa (o poco meno) si era consumata un'apparentemente insanabile rottura che nei progetti di alcuni dirigenti come Mishaal e Moussa Abu Marzouk doveva portare stabilmente il movimento palestinese nell'orbita ikhwanita dell'Egitto di Mursi e del Qatar di Al-Thani Sr.

Ovviamente, dopo che la Siria ha respinto i tentativi dei terroristi venuti da ogni parte del mondo di trasformarla in uno sceiccato wahabita, dopo che i militari egiziani hanno rimosso l'impopolare presidente dell'FJP e dopo che Al-Thani Senior ha lasciato il trono al figlio (molto meno ansioso di fare il patrono della Fratellanza Musulmana "a ufo"), i sogni di Mishaal e Marzouk sono andati a farsi benedire ed é d'uopo recuperare se non la fiducia quantomeno gli aiuti materiali di Teheran, che senza i conti in banca di Casa Al-Thani aperti e disponibili come pochi mesi fa, fanno dannatamente comodo.

Ma ormai la realtà soprattutto sul terreno della Striscia di Gaza é cambiata radicalmente, rimasta molti mesi come unico percipiente della generosità della Repubblica Islamica adesso la Jihad Islamica Palestinese si trova ad avere la componente armata più forte del ghetto palestinese assediato, come hanno dimostrato ampiamente le sue ultime sfilate, rally e manifestazioni.

Soprattutto l'arsenale di razzi e vettori, che Hamas ha speso a fondo durante l'ultimo confronto militare col regime ebraico, è stato ricostituito e ampliato notevolmente dalle Brigate Al-Quds, molto meno dalle Brigate Qassam!

La bomba takfira scoperta a Maamoura nel Cherokee veniva da Qalamoun, preparata dai terroristi anti-Assad!

Il congegno esplosivo ritrovato a Maamoura (Dhaiyeh) lo scorso martedì, proprio alla vigilia della grande festa dell'Eid al-Adha, dentro al fuoristrada Gran Cherokee, é stato analizzato a lungo dagli esperti delle forze di sicurezza libanesi che ne hanno riconosciuto la fattura attribuendola oltre ogni possibile dubbio a gruppi takfiri attivi appena oltre il confine con la Siria, nella regione di Qalamoun.

La rivelazione é stata pubblicata in esclusiva dal quotidiano As-Safir e prontamente ripresa dalla rete tv di Hezbollah "Al-Manar" e da altri outlet mediatici libanesi ed arabi. Se la bomba fosse esplosa sarebbe stato il secondo grave attentato terrorista a colpire la comunità sciita di Beirut, dopo quello dello scorso agosto a Ruwais.

La scoperta dimostra come sia più che mai necessario intensificare la guardia sulla frontiera siro-libanese e non dare respiro a nessun gruppo interno che possa prestare appoggio o sostegno ai mercenari wahabiti che per assicurarsi un comodo 'retrofronte' nel Paese dei Cedri non esiterebbero un istante a farlo precipitare nuovamente nell'incubo di una guerra civile settaria.

Iniziano le multi-miliardarie consegne di armamenti russi al Governo di Bagdad! Ennesimo smacco agli Usa!!

Esattamente come annunciato diversi mesi addietro su queste pagine il contratto siglato tra la Rosoboronexport (la compagnia russia di esportazioni militari) e il Governo Maliki in carica a Bagdad é entrato in funzione e le prime consegne di materiale bellico da Mosca alla Mesopotamia (per un gran totale di ben 4 miliardi e 300 milioni di dollari Usa di equipaggiamenti e sistemi) sarebbero già in corso.

A niente sono servite le pressioni americane perché il contratto venisse rescisso, cadute nel niente le pretese accuse di 'corruzione' che erano state lanciate ipocritamente contro l'accordo; l'intesa russo-irakena dimostra la totale debacle delle pretese americane di continuare a influenzare politica e decisioni  di Bagdad anche dopo il ritiro del contingente militare di occupazione.

La Russia é stata il principale fornitore militare dell'Irak nel corso della lunga guerra contro l'Iran (tranne i primi anni, quando Mosca negò i rifornimenti a Saddam in quanto 'offesa' per non essere stata consultata sull'invasione), fu proprio l'impossibilità dell'URSS in agonia di rimpinguare l'arsenale del dittatore di Tikrit a cavallo tra 1989 e 1991 a decretare la sua ignominiosa sconfitta nella 'Guerra del Golfo'.

Tra le prime consegne all'Irak dovrebbero essere compresi 30 elicotteri d'attacco Mi-28 e 42 sistemi antiaerei Pantsir-S1.

giovedì 17 ottobre 2013

Il Ministro Fahmy definisce: "Tese e travagliate" le relazioni Usa-Egitto dopo il taglio degli aiuti americani al Cairo!

Con una intervista rilasciata sulle colonne del quotidiano 'Al-Ahram' il titolare del dicastero degli Esteri, Nabil Fahmy, ha toccato il tasto dolente dei rapporti Cairo-Washington che, dopo una fase interlocutoria subito successiva all'intervento dell'Esercito che a luglio scorso depose l'ormai impopolare Presidente Mursi, sono andati via via raffreddandosi fino alla clamorosa decisione Usa di sospendere aiuti economici e militari a quello che fino all'anno scorso era il maggior recipiente arabo dei programmi di 'aid' a stelle e strisce.

Fahmy ha dichiarato che le relazioni transatlantiche sono "tese e travagliate" e che cercare di negarlo o di travestire la realtà sarebbe "un esercizio inutile e disonesto". Tuttavia il Ministro egiziano ha anche dichiarato che il taglio degli aiuti non produrrà alcun cambiamento di rotta da parte delle autorità al potere che "stanno seguendo una loro strada per portare il Paese verso una democrazia funzionale ed effettiva".

Il Pentagono ha già fermato le consegne di parti di ricambio, accessori e munizioni per elicotteri Apache, carri armati Abrams e jet F-16, che costituiscono una parte importante dell'arsenale del Cairo. Il Governo, su impulso del Generale Al-Sisi, sta analizzando la possibilità di diversificare le sue fonti di approvvigionamento militare, guardando in primo luogo verso Mosca e Pechino.

Anziano palestinese massacrato da colono ebreo illegale trasformatosi in pirata dell'asfalto!

La guida assassina di un colono ebreo illegale ha quasi portato alla morte un anziano palestinese che, investito di proposito dal criminale al volante, si é ritrovato col bacino frantumato e diverse altre gravi fratture. L'investimento, capitato nei pressi di Qalqiliyah, vicino ad Al-Khalil, ha visto l'automobilista proveniente da una colonia ebraica illegale puntare di proposito sulla sua vittima designata, come d'uso in questi casi.

E' infatti da anni ormai che, fanatizzati dalla propaganda razzista, gli ebrei degli insediamenti trasformino le loro automobili in armi mortali per mutilare e uccidere i legittimi abitanti palestinesi della Cisgiordania come testimoniato ampiamente anche su queste pagine.

La 'Toyota Corolla' del criminale sionista ha travolto Abdel Hafiz Mohammed Teim, palestinese ultrassessantenne, sotto gli occhi di numerosi testimoni che hanno anche preso la targa del veicolo; portato il prima possibile al pronto soccorso, alla vittima sono state riscontrate la frattura del bacino e numerose ferite secondarie tra ecchimosi, ossa incrinate e scheggiate.

Caos tra i mercenari terroristi: oltre 70 organizzazioni takfire 'disconoscono' l'SNC!

L'SNC, che secondo i piani originari dei suoi creatori e finanziatori doveva rappresentare il lato 'buono' (nel senso di 'filoamericano') dell'insorgenza terrorista anti-Assad si sta sfarinando al sole peggio di un pupazzo di neve e, dopo essere stato disconosciuto dal Fronte Al-Nusra e da un'altra dozzina di sigle qaediste vicine all'Arabia Saudita é stato ora abbandonato da ben altre settanta organizzazioni.

Certo, molte di esse ormai non contano più di poche decine di uomini armati sul campo, in conseguenza della schiacciante serie di offensive dell'Esercito Arabo Siriano che sta martellando covi e posizioni dei terroristi in tutto il territorio siriano, pure, tale 'esplosione' dell'SNC/FSA proprio alla vigilia di quello che dovrebbe essere un passo importante per una possibile soluzione politica della situazione siriana (le trattative di 'Ginevra 2'), indica quanto profondamente l'azione armata delle forze siriane abbia sparigliato i giochi e possa portare probabilmente a una soluzione esclusivamente militare.

La defezione di questi settanta gruppi e gruppetti sembra aver riguardato soprattutto formazioni schierate nel Sud del paese, a ridosso del confine con il regno ascemita di Giordania.


mercoledì 16 ottobre 2013

Condoglianze all'eroe della Resistenza Mahmoud Sarsak che ha oggi perso il padre!

Quindici mesi fa l'ex-calciatore ed eroe della Resistenza Mahmoud Sarsak, militante della Jihad Islamica Palestinese, veniva liberato dal regime ebraico di occupazione dopo un lunghissimo sciopero della fame che ne ha messo in pericolo la vita e la salute, ad attenderlo a braccia aperte oltre ai camerati della Jihad e dei Battaglioni Al-Quds, c'era suo padre, che si era fatto portavoce della sua sofferenza alle orecchie sorde e ipocrite dei potenti palestinesi e dei rappresentanti delle imbelli pseudo-democrazie asservite al sionismo.

Riceviamo oggi la notizia che a 72 anni di età il padre di Sarsak é deceduto, inviamo le più sentite condoglianze all'eroe palestinese, certi che in futuro darà ancora ulteriori ragioni di orgoglio alla memoria di suo padre con la stessa determinazione con cui ha condotta la propria lotta durante la prigionia.

Resheq "apparentemente" contraddice le voci su una imminente partenza di Hamas dal Qatar...ma é poi vero?

Il portavoce dell'Ufficio Politico di Hamas Izzat al Reshek in una dichiarazione rilasciata poche ore fa avrebbe ufficialmente contraddetto le voci che si sono sparse ultimamente riguardo un possibile trasferimento della sede del Movimento di Resistenza musulmano dal Qatar.

Noi, in esclusiva anteprima per l'Italia, abbiamo pubblicato la voce quando era ancora un "rumor" (sostenuto però da fonti di cui ci fidiamo) ma subito dopo lo avevamo visto ripreso da testate prestigiose come "Al-Akhbar" e "As-Safir", a testimonianza di una certa credibilità attribuita alla cosa.

Leggendo però precisamente le parole di Reshek si scopre che egli non parla "per esteso" della dirigenza di Hamas ma si limita a negare che KHALED MISHAAL, attuale Segretario del movimento, sia in procinto di muoversi da Doha.

Questo, a ben vedere, non contrasta veramente con la voce di un ritorno a Damasco, visto che la precondizione posta dal Presidente Assad per un tale rientro sarebbe proprio che Mishaal, compromessosi a iosa con i terroristi mercenari, rimanga fuori dal territorio siriano.

Appaiono in televisione i due piloti turchi rapiti ad agosto in Libano: sono vivi e stanno bene!

Murat Akpinar e Murat Agca, ufficiali delle linee aeree turche, oltre che dal nome sono accomunati dal fato che li ha voluti sequestrati il nove agosto scorso durante una loro sosta in Libano, presi in ostaggio da cittadini libanesi esasperati per il fato dei loro connazionali rapiti in Siria da terroristi mercenari sostenuti dal Governo di Ankara.

Adesso, in occasione dell'importante festività musulmana dell'Eid al-Adha i loro catturatori hanno fatto filtrare tramite la rete tv LBCI un breve video dei due che recitano i loro nomi, pronunciano la data corrente e si augurano di poter rivedere presto le loro famiglie oltre a comunicare di essere in buona salute.

Come già in precedenza, si aspetta la soluzione del caso dei pellegrini sciiti catturati dai terroristi filoturchi per una svolta nel caso di Akpinar ed Agca. In mancanza di sviluppi positivi in Siria é difficile pronosticare se e quando i due impiegati delle Turkish Airlines potrebbero essere rilasciati.


martedì 15 ottobre 2013

Il giudice libanese Sakr Sakr accusa sette persone per le autobombe di Tripoli Siriaca; quattro sono ancora latitanti!

Youssef Diab, Hussein Jaafar, Anas Hamzi, Hayyan Ramadan, Ahmad Merhi, Khodr Jdoud e Salman Assaad, sono i nomi degli accusati indicati dal Procuratore antiterrorismo libanese Sakr Sakr come responsabili della duplice autobomba che a Tripoli Siriaca poche settimane fa fece una vera e propria strage con dozzine di morti e centinaia di feriti.

Diab, Jafaar e Hamzi sono già in custodia delle autorità libanesi (e il loro arresto pochi giorni fa é stato fondamentale per ricostruire il quadro generale in cui sono maturati gli attentati)  mentre gli altri quattro si troverebbero ancora in stato di latitanza.

Gli attentati estivi di Tripoli Siriaca, così come il precedente di Dahiyeh, sono stati i più sanguinosi eventi del genere in Libano da almeno vent'anni a questa parte, da quando, cioé, é terminata nel 1990 la Guerra Civile. Chi li ha organizzati vorrebbe far precipitare il paese nel vortice del settarismo in maniera da poter organizzare un suo "feudo" dal quale fornire assistenza e aiuto alle cellule terroriste mercenarie attive oltreconfine in Siria.


Habibollah Sayyari annuncia il prossimo lancio del 'Lavan' e la messa in cantiere del nuovissimo 'Loqiman'!

Il Comandante supremo della Marina Iraniana, Contrammiraglio Habibollah Sayyari, ha rivelato nella giornata di ieri che a fine novembre il servizio da lui diretto rivelerà i suoi ultimi successi nella costruzione e nell'ammodernamento di unità di superficie, tra cui spicca, per la sofisticazione delle scelte tecnologiche e la brillantezza dei risultati ottenuti, il cacciatorpediniere "Lavan".

Rinnovato in ogni suo aspetto nonostante le pleonastiche 'sanzioni' occidentali e imperialiste il cacciatorpedieniere é stato trasformato da una nave del XXesimo a una del XXIesimo secolo, vedendo potenziata la portata e la precisione dei suoi radar, delle sue contromisure elettroniche, dei suoi sistemi d'arma.

L'Iran ha recentemente varato una nuova fregata "Moudgeh" per le sue forze del Mar Caspio, mettendo in acqua una gemella del "Jamaran" e sta approntando la costruzione di un nuovo cacciatorpediniere da addestramento battezzato "Loqiman".

Neutralizzata una potenziale autobomba a Sud di Beirut! La comunità sciita sventa un nuovo sanguinoso attentato!

 
Un SUV 'Grand Cherokee' parcheggiato nella zona di Maamoura, nel sobborgo sciita di Beirut di Dahiyeh ha insospettito i residenti, che si sono affrettati, nella serata di ieri, a chiamare le forze di sicurezza libanesi.

 Immediatamente, dopo aver circondato il mezzo, cordonato l'area ed evacuato negozi e appartamenti per un raggio di molte decine di metri, gli artificieri dell'Armee Libanaise hanno aperto il veicolo trovandolo carico di dozzine di chili di potente esplosivo.

Notando che la carica non era ancora stata innescata la hanno rimossa e hanno poi provvisto a trascinare via il gippone dalla zona. L'incidente prova come in Libano siano ancora attive cellule wahabite che vorrebbero ripetere il sanguinoso attentato di Ruwais.

lunedì 14 ottobre 2013

Il PFLP-GC ribadisce la sua totale solidarietà con Assad e il suo Governo "paladini della causa palestinese"!!

Riprendiamo dall'outlet mediatico Syria Press e dal profilo FB di Francesco Guadagni (che ha tradotto il comunicato dall'arabo) la notizia che Abu Raja del Politburo del PFLP-GC ha dichiarato nella giornata di oggi come "La Siria sia sempre stata e sempre rimarrà il fronte principale nella lotta contro il nemico sionista".

Tale preminenza della Siria si é sempre espressa con l'incondizionato, generoso, profondo sostegno alla Causa palestinese e alle organizzazioni della Resistenza che non é mai stata condizionata all'assunzione di posizioni filosiriane, ma si é sempre estesa anche a gruppi la cui visione del mondo é anche distante da quella del Governo damasceno.

Nell’incontro con il Governatore di Quneitra, Maan Salahuddin che lo ha insignito di una targa per la liberazione della città di Quneitra, Raja ha detto che il PFLP-GC ha dato dall'inizio della crisi, il suo pieno sostegno alla Siria contro le cospirazioni che ha subito, e la sua volontà è stata quella di combattere a fianco dell'esercito arabo siriano che difende la dignità della nazione araba.

Da parte sua, il Governatore Salahuddin ha evidenziato il ruolo nazionale del PFLP-GC e il suo sostegno al popolo siriano contro il complotto che ha colpito le potenzialità della Siria. Infine, ha assicurato che Al-Quds è stata e rimane la bussola della Siria, nonostante le sfide che deve affrontare.

Aggiornamenti sui progressi delle forze armate siriane nelle loro operazioni antiterrorismo!

Fonti militari hanno comunicato che l'Esercito Siriano nelle ultime 24 ore ha distrutto due tunnel usati da mercenari terroristi nella zona di Bab al-Sebaa, abbattendo tutti i loro occupanti e spingendosi avanti nelle zone di Al-Hamdieh e Al-Jaje, veso Jouret al-Shiyah.

Un comunicato dell'Agenzia SANA ha poi aggiunto come centri di comando delle attività terroriste wahabite vicino alla Moschea di Al-Tayyah siano stati scovati e distrutti da unità militari, mentre un ingente arsenale terrorista che comprendeva molte armi di fabbricazione sionista é stato confiscato a Al-Dar al-Kabira.

Dopo avere distrutto un gruppo terrorista che si preparava ad attaccare i civili del villaggio di Qanieh al-Asi, vicino ad Al-Rastan, le truppe di Assad hanno sequestrato i loro mortai, i loro lanciarazzi, veicoli dotati di mitragliatrici pesanti e tutti i loro equipaggiamenti.

domenica 13 ottobre 2013

Notizia esclusiva: "Assad disposto ad accogliere nuovamamente Hamas, meno Khaled Mishaal!"

Apprendiamo in questi minuti dall'amico Ouday "Soso" Ramadan, che il Governo di Damasco, su input dello stesso Presidente Assad, avrebbe dato l'ok al ritorno nella capitale siriana del quartier generale internazionale del Movimento Hamas, previa ovviamente l'epurazione di Khaled Mishaal.

Questa decisione, che riportiamo in esclusiva contando sull'affidabilità del nostro amico siriano, rappresenterebbe il coronamento degli sforzi diplomatici della parte di Hamas che é sempre stata contraria all'abbandono dell'Asse della Resistenza e al riposizionamento filo-qatariota voluto da Mishaal, Marzouk e pochi altri dirigenti tra 2012 e 2013.

Attendiamo che emergano ulteriori dettagli e particolari e ci auguriamo che anche in questo frangente il grande e scaltro Presidente siriano si muova con tutta la consumata perizia che ne hanno fatto uno dei leader più abili di tutto il Medio Oriente.




Muore al confine tra Libano e Siria il wahabita sospettato per le autobombe di Tripoli e Dahiyeh!

Tra venerdì e sabato nella zona di Ersal, lungo il confine siro-libanese, il terrorista wahabita Omar Atrash ha trovato la morte insieme al suo secondo Ziyad Atrash e a un altro collaboratore Samer Houjahiri, quando l'autoveicolo su cui si stavano spostando é stato colpito da un'arma anticarro, esplodendo e incendiandosi senza lasciare alcuna possibilità di scampo agli occupanti.

Atrash e i suoi complici si stavano recando in Siria per sfuggire alla cattura da parte delle autorità libanesi visto che il loro coinvolgimento negli attentati esplosivi di Dahiyeh e di Tripoli siriaca che negli ultimi mesi avevano insanguinato il Paese dei Cedri era stato provato oltre ogni ragionevole dubbio.

Non é chiaro chi possa avere colpito la macchina che trasportava i tre terroristi ma la possibilità del coinvolgimento di un commando dell'Esercito siriano che operasse a ridosso o anche oltre il confine internazionale non é da escludere a priori.

Imbarazzante 'backtrack' di Khaled Mishaal: "Ho sventolato la bandiera dei terroristi per sbaglio!", ma i filmati lo smentiscono!

La tempra dei leader politici emerge appieno quando essi devono fare i conti con le conseguenze dei loro errori: i grandi le accettano e ne traggono le conseguenze, i mediocri e i meschini cercano giustificazioni o scorciatoie per evitare di dover fare i conti con la realtà.

Ulteriore esempio di questa regola ci arriva oggi da Doha, Qatar, dove, bloccato nell'hotel a cinque stelle dove la security dell'Emiro Tamim lo tiene quasi prigioniero, costretto a buffe sedute di cyclette per tenere a bada la pancetta, Khaled Mishaal, il traditore che ha rinnegato la Siria di Assad, patronessa generosa e disinteressata della causa palestinese, per arrivare a impugnare in pubblico il vessillo dei ratti takfiri assassini, cerca di arzigogolare una spiegazione a quel suo gesto.

Si noti, non la ha cercata subito dopo averlo commesso, ma ora, ora che dalla Siria arrivano i comunicati disperati dei battaglioni mercenari wahabiti che implorano rinforzi, interventi stranieri, di fronte al rullo compressore dell'Esercito Arabo Siriano che sta sgretolando una loro posizione dietro l'altra, tanto nel Nord quanto nel Sud del paese!

Dice Mishaal: "Ho sventolato la bandiera dell'FSA, ma non l'avevo vista bene mentre me la passavano e credevo, ingannato dai colori, che si trattasse di quella palestinese!". Però il video che abbiamo ritrovato dimostra che, mentre gli veniva passata, Mishaal ha avuto tutto il tempo di capire di quale bandiera si trattasse e, comunque, questa sua spiegazione adesso é del tutto inutile se non ridicola.