venerdì 11 aprile 2014

Qassem conferma alle autorità libanesi: "I fondi donati da numerosi paesi arabi ci permettevano di preparare le autobombe!"

Avevamo subito dato la notizia del suo arresto nella giornata di ieri, adesso possiamo confermare che il terrorista libanese Mohammed Qassem, "mente" della campagna di autobombe che ha perseguitato il Paese dei Cedri negli ultimi mesi sta attivamente cooperando con gli inquirenti, svelando meccanismi, snodi e procedure della propria attività criminale.

In particolare Qassem avrebbe confermato il ruolo di numerosi paesi arabi (immaginiamo specialmente le monarchie sunnite del Golfo) nel fornire alla sua cellula i fondi necessari all'acquisto di molte dozzine di autovetture rubate, che venivano poi trasformate in autobombe.

Dal che discende la conferma diretta e inoppugnabile del doppio legame tra l'insorgenza terrorista wahabita che ha funestato la Siria in questi ultimi tre anni e le attività dei gruppi estremisti sunniti in Libano che avrebbero voluto scatenare conflitti settari in maniera da "ritagliarsi" delle zone franche vicino al confine ove ospitare terroristi in transito verso la Siria e istituire centri di addestramento e rifornimento per le bande mercenarie anti-Assad.

4 commenti:

  1. Ho trovato questo articolo, che sembra interessante!(http://sadefenza.blogspot.it/2014/04/linea-rossa-e-linea-di-fuga-rat-line.html?m=1). Secondo Lei e' verosimile, o stanno usando il Baffone turco come capro espiatorio, addossandogli tutte le responsabilità?

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    1. La consideriamo una ricostruzione credibile e in linea con quanto a nostra conoscenza

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  2. Non ha neanche un occhio nero perdinci! Che mano leggera i servizi libanesi! Visto che diranno che comunque è stato torturato almeno un paio di sganassoni sul brutto muso potevano darglieli.
    Non dico il trattamento che quei selvaggi dei siberiani infliggevano alle povere pecorelle delle SS eh eh eh eh eh eh .
    Hurrà per Mamma Siberia!
    Ivan

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  3. Perche non mettono dell utri in cella con costui? Starebbero bene insieme...

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