venerdì 9 maggio 2014

Dopo le menzogne ikhwanite, regolarmente smentite, Al-Sisi incontra cordialmente l'ambasciatore algerino!

Parlando con rappresentanti dei media locali la scorsa settimana l'Ex-generale e ora candidato presidenziale Al-Sisi ha dichiarato che, in caso di necessità, la totalità delle Forze Armate egiziane sarebbe in grado di mobilitarsi per correre in aiuto di paesi come la Tunisia, l'Algeria o il Marocco, in meno di 72 ore.

Prontamente, un outlet di propaganda menzognera al servizio della disciolta Fratellanza Musulmana (e dei suoi sostenitori e finanziatori stranieri) come "Islam.Info", distorse le parole di Sisi pretendendo che egli avesse vantato la capacità egiziana di "INVADERE" Tunisia, Algeria o Marocco...e meschinamente aveva 'lanciato' la news con in primo piano l'Algeria, nel tentativo di rovinare i rapporti tra i due grandi Stati nordafricani attualmente che più fortemente sono impegnati a garantire la laicità delle Istituzioni.

Puntuale arrivò la smentita, come si può leggere su questa stessa pagina-web "Algerie Patriotique", che dimostra come gli stessi media algerini siano stati ansiosi di smentire le fandonie islamiste. Comunque, a riaffermare la mancanza di ogni istinto 'bellicoso' verso la Repubblica Algerina ieri Sisi ha incontrato e discusso a lungo con il suo ambasciatore al Cairo, ribadendo di essere pronto, se verrà eletto Presidente dell'Egitto, a condurra una politica di dialogo e cooperazione verso Algeri: "Combattendo per l'Unità dei Popoli e delle Nazioni arabe!".

1 commento:

  1. L'Egitto dovrebbe "mettere a posto" il confine Ovest ed eliminare dalla zona di Bengasi tutti gli estremisti islamici magari "spostando" il confine di 300..400 km
    pacificherebbe la zona e ci farebbe un certo guadagno in termini di risorse petrolifere.
    La Tunisia è tutto un altro discorso, si tratta di un paese con una popolazione molto istruita, con élites laiche all'avanguardia ora messe in ombra dai porci ikwaniti, con l'appoggio di Algeria ed Egitto riemergerebbe in modo prepotente e potrebbe conquistarsi un meritatissimo posto nel panorama nord africano.
    La Libia privata delle rissosissima e arretrata zona di Bengasi seguirebbe a ruota.
    Ivan

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