giovedì 5 febbraio 2015

Le truppe corazzate di Assad si stringono attorno a Raqqa da Nord e da Sud...l'ISIS in Siria ha i giorni contati!!

L'Esercito Arabo Siriano ha iniziato vaste operazioni nella Provincia di Raqqa che dovranno portare alla liberazione dell'area e del suo capoluogo; ultima zona del paese dove gli sgozzatori dell'ISIS (che hanno recentemente dimostrato di avere anche un penchant per i 'barbecue umani') hanno ancora il controllo di una vasta zona di territorio.
Convogli di camion carichi di carri armati e di blindati siriani sono già stati avvistati a Sud e a Nord di Al-Raqqa, scatenando il panico tra i terroristi wahabiti che iniziano a capire che faranno la fine del topo. 

Il terrorista Abu ‘Abdullah Al-Sa’oodi, capo della 'polizia' dell'ISIS e responsabile delle numerose e frequenti esecuzioni di aspiranti disertori di fronte all'apparizione delle truppe siriane attorno a Raqqa é diventato egli stesso disertore ed é fuggito in Turchia dopo aver saccheggiato la cassaforte del Daash, portandosi via qualcosa come cinque-sei milioni di dollari.

Abbiamo la conferma che i servizi segreti turchi guidati da Hakan Fidan stanno inviando una enorme quantità di veicoli a motore ai loro alleati dell'ISIS per cercare di sostituire quelli distrutti nelle ultime disastrose sconfitte subite in tutta la Siria. Ma l'Aviazione di Assad ha già intercettato il primo di questi convogli, incenerendolo, si calcola che almeno 200 tra furgoni pickup e fuoristrada siano andati distrutti.

4 commenti:

  1. Al-Raqqa è determinante: se cade, si può spazzare via la feccia anglosionista dell'ISIS da tutta la valle del Tigri!
    Federico

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  2. Ci vorrà tempo,la vittoria è meglio gustarla con calma,credo che l'esercito siriano voglia stringere in assedio Raqqa e gli assedi ci insegnano che ci vuole tempo,la città è piena di civili,per avere il pieno sostegno popolare devono evitare di colpirli durante i combattimenti poi,magari tagliare le fonti d'acqua ecc.ecc e costringerli come ad Homs alla resa definitiva. Il bello di tutto sarebbe quello poi una volta finita la guerra,fare dei convogli radunando tutti quelli dell'Isis e farli arrivare tutti in Turchia,cioè trovare il modo di consegnarli a chi li ha organizzati e armati.....

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    Risposte
    1. Bisogna assolutamente evitare che i terroristi si approvvigionino di valuta, vendendo illegalmente il petrolio rubato dai pozzi (le quantità maggiori vengono rubate in Iraq, con l'aiuto decisivo della Turchia). Ancora più importante, e' impedire alla Turchia di consegnare mezzi militari di rinforzo ai terroristi, Perché (come giustamente disse Assad nella sua ultima intervista) la Turchia e' il crocevia del traffico di armi destinate ai terroristi in Siria, e le armi spedite dai paesi della NATO, vengono convogliate con il coordinamento di Merdogan, ed e' da li che affluiscono la maggior parte del materiale bellico. A proposito, la Germania ha bloccato la vendita di materiale bellico all'Arabia Saudita, in virtù del coinvolgimento del regime saudita nel sostenere i terroristi in Siria e Iraq.

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    2. Purtroppo é appena successo il contrario.

      Alla culona Merkel il sangue dei Siriani e degli Irakeni non fa comodo come i dollari dei wahabiti.

      http://www.dw.de/germany-approves-weapons-exports-to-saudi-arabia/a-18234944

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