venerdì 4 dicembre 2015

S-300 siriani da ora operativi, due squadriglie di Sukhoi iraniani in arrivo alla base aerea T-4!

Dopo l'annuncio della nuova squadra aerea russa che si schiererà in Provincia di Homs nella base di Al-Shayarat ulteriori notizie intervengono a rendere ancora più evidente che per il teatro operativo siriano si preparano sviluppi sempre più importanti, tesi a portare una soluzione sul piano militare che nemmeno Usa, Turchia, NATO, Israele e Tirannie del Petrolio potranno contrastare se non con un intervento diretto nelle vicende belliche, cosa che tutti questi attori locali e internazionali hanno dimostrato a più riprese di non essere capaci o determinati a fare.

Innanzi tutto è stato annunciato che i tecnici e gli operatori radar siriani hanno terminato il loro corso di addestramento per poter operare con successo i sistemi S-300 trasferiti dalla Russia alla Repubblica Araba. L'attivazione di questo potente scudo antiaereo chiaramente non é mirata contro gli aerei usa, francesi (e forse ora eventualmente inglesi) che sconfineranno in Siria per fingere di lanciare qualche attacco contro l'ISIS, ma potrebbe diventarlo se essi si avvicineranno troppo a infrastrutture strategiche, forze militari governative o altri bersagli non strettamente takfiri.

Soprattutto saranno invecei jet di Erdogan a doversi preoccupare di questi missili visto che ai radar che li controllano basterà percepire un atteggiamento 'offensivo' di un Phantom o un F-16 di Ankara, anche oltre confine (la batteria verrà chiaramente schierata nel Nord della Siria e il suo raggio di rilevamento varcherà certo la frontiera settentrionale) per prendere immediate e risolutive contromisure.

Inoltre é stato annunciato anche  lo schieramento di due squadriglie di Sukhoi iraniani (probabilmente Su-24 ed Su-22) nella base aerea siriana di T-4, dopo che i Russi si sono detti disponibili a rifornire di carburante e munizioni gli aviatori di Teheran. Una decisione che a un costo moderato per Mosca consente di moltiplicare il potere aereo da utilizzare contro i terroristi, forse anche al di là del confine irakeno (visto che l'Iran ha già colpito l'ISIS in Mesopotamia con la benedizione del Governo di Bagdad).

4 commenti:

  1. Non so a quanto serviranno questi sistemi: l'urgenza è fare a pezzi tutto ciò che si muove di "non siriano" sul terreno. Le potenze dell'impero del caos non hanno affatto cambiato la loro agenda in Siria: regime change, spartizione secondo linee confessionali e colonizzazione. Adesso è più evidente ancora, perché, con l'ingresso della perfida Albione, intorno alla Siria c'è l'assedio al gran completo della NATO. Credo che ora Putin abbia capito che l'aggressione alla Siria si è trasformata anche in aggressione diretta alla Russia; perché prima, secondo me non ci aveva pensato, si illudeva che l'Occidente avrebbe collaborato.
    Speriamo che le sue illusioni in questo senso siano finite (e il tono del suo ultimo discorso sembra proprio da "fine delle illusioni"), perché ogni tanto - da uomo giusto qual è - ci ricasca.

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    1. I due principali obbiettivi dell'asse del male Usa-NATO-Turchia, con la partecipazione non troppo straordinaria di sauditi e israeliani, sono quelli di assumere a qualsiasi costo il totale controllo del vecchio continente, dopo aver sabotato il riavvicinamento fra molti paesi europei e la Russia, e di destabilizzare o addirittura frantumare la Federazione, ormai vera potenza mondiale e non regionale, erede a pieno titolo della compianta Urss.
      Anche se il tristo impiegato delle élite finanziarie occidentali, Barack Obama, ripete come un disco rotto (o un pappagallo?) "Assad deve andarsene", questo obbiettivo segue i primi due e, al limite, il suo raggiungimento - che non ci auguriamo! - potrà servire a indebolire Putin e la Federazione.

      Orso

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    2. Ragazzi non distogliete lo Yemen dalla questione in corso. Gli Yemeni si stanno mangiando i sauditi - (Impero) . Non sapete chi darebbe le bombe ed altri mezzi ai beduini? la questione va vista in maniera totale. Anche i mercenari sudanesi e colombiani; ci stanno rimettendo le penne in quel territorio infido per gli infami.

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  2. Gli Yemeniti sono dei veri duri, hanno debordato a Nord e stanno facendo vedere i sorci verdi ai beduinastri sauditi, e pensare che gli Yemeniti sono un popolo gentile, ospitale, simpatico e per nulla integralista, è un vero delitto rompere le scatole a gente così per bene.
    Ivan

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