giovedì 14 aprile 2016

Tutta la parte Nord di Handarat cade in mano ai volontari Palestinesi, all'NDF e alle Brigate Baath!

Il comandante del Fronte Al Nusra é morto con dozzine dei suoi seguaci durante la battaglia con la quale i volontari palestinesi di Liwa Al-Quds, aiutati dalla milizia siriana NDF e dai volontari delle Brigate Baath sono riusciti a strappare ai takfiri il controllo di tutta la parte Nord di Handarat.

Le Fattorie di Al Mallah, nonché la Scuola Superiore Zuhair Muhsen sono cadute in mano alle forze governative che adesso si apprestano ad attaccare il resto dell'abitato per cacciare i terroristi anche da lì.


Ormai la presenza di Al Nusra, Ahrar Sham ed FSA nella parte Nord di Aleppo sta per diventare una cosa del passato, però molta parte dei villaggi di confine con la Turchia, a Nord della città sono caduti in mano all'ISIS.

11 commenti:

  1. Spero che non si tratti più del solito tira e molla e che sia una conquista definitiva. Handarat è una zona famosa per il fatto di essere contestata da anni
    Lex

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  2. Forse è meglio che sia Isis a occupare il nord di aleppo. In questo modo non ci sono pretesti per stati uniti e turchia per foraggiare 'ribelli moderati' o fantomatici miliziani turcomanni

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    1. Infatti quando i porci takfiri si scannano fra loro è meglio che la bandiera vincitrice sia possibilmente quella più nera (nusra e isis)
      Lex

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    2. Meglio se la Russia venda i sukoi 34 alla Siria. Troppo rischioso volare con i 22 e mig 21. Le scimmie hanno ricevuto i mandaps dalla cia,i quali dicono si tratti di armi prese all'inizio all'esercito siriano (stupidaggini) in quanto li stanno usando da un mese dopo tutte quelle sconfitte. Bisogna che adesso Iran e Russia alzino l'asticella. Armi ancora più letali alla Siria,dopo gli iskander. Magari i Russi faranno tornare i tupolev.

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  3. Attacco respinto. I ribell hanno ricatturato il terreno perso in precedenza. 70 morti tra i filo-governativi, un massacro, come due giorni fa a Tel Eis.

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    1. Che massacro due giorni fa? era solo qualche combattente morto,figurati se non vi fossero foto e video.

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  4. Kahani potrebbe chiarirmi queste fonti abbastanza veritiere: "i russi hannorivelato circa le 3 mila tonnellate di armi che gli Usa hanno cominciato a trasportare dalla Romania al porto di Aden, per riarmare i terroristi. Obama ha dispiegato i minacciosi bombardieri B-52 nell’area nella base del Katar, ed è la prima volta in 25 anni, il fronte al-Nusra ha dispiegato a sud ovest e a nord di Aleppo con la 16 brigata dell'ESL 10mila uomini, il tutto per far saltare gli accordi di Ginevra. Questa situazione non è confortante, anzi, è drammatica! Come la si risolverà? Secondo Analisi della Difesa (magazine internet) si dichiara che ci sono ad Aleppo e dintorni una quantità di uomini pari ai 50mila se non 60mila. Spero che siano cifre esagerate!

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    1. ho letto l'articolo e parla di 30.000 - 60.000, 60.000 sono sicuramente esagerati se si prende per attendibili le stime russe, infatti, pochi mesi fa i russi stimavano in 65.000 i combattenti ribelli+isis presenti in siria

      per palmira il governo ha messo insieme 6.000 - 10.000 uomini raccogliendoli da tre fronti diversi, contro 3.500 isis

      aleppo e sicuramente piu importante di aleppo ma non penso ci siano tanti uomini

      on

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    2. una cosa non capisco ma perche per portare le armi dalla Romania allo Yemen per poi doverle riportare in Turchia e da li in siria? tra l'altro tra Romania e Yemen ci sono decine di altri porti turchi e sauditi ... poi perche proprio Aden che è relativamente vicino al fronte di guerra yemenita?

      on

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  5. boh,dopo gli accordi con i russi adesso si parla di riarmare i ribelli? ma allora:
    1) gli USA fanno una mossa da imbecilli e non penso che Putin sia d'accordo
    2) la guerra si prolungherà ancora e si allontaneranno le possibilità di una pacificazione in Siria

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    1. la minaccia di riarmare i ribelli la vedo rivolta ad assad ... penso si vuole costringere le due parti a trattare per chiudere parte della guerra diplomaticamente (con i gruppi non islamisti radicali)

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