sabato 2 aprile 2016

Oltre trenta takfiri dell'ISIS eliminati a Sud di Deir Ezzour dai parà di Zahr Eddine e dai miliziani dell'NDF!

Buone notizie da Deir Ezzour, dove il comando della 104esima Brigata Paracadutisti della Guardia Repubblicana (l'unità di Issam Zahr Eddine), ha comunicato che i suoi uomini, validamente sostenuti dalla milizia NDF locale e dai volontari sunniti del Clan Shaytat sono riusciti ad avanzare a Sud dei pozzi petroliferi di Thayyem riducendo ulteriormente la distanza che separa le avanguardie siriane dalla cittadina di Mohassan.

L'Esercito Siriano conquista Abu Hanaya e la strada per Hardana, tranciando un altro corridoio logistico dell'ISIS!

I takfiri del 'califfato' continuano ad accumulare sconfitte su sconfitte nella "guerra della logistica" tanto da parte delle forze irakene che da parte di quelle siriane; molto presto quel poco che rimane del loro miserabile 'stato' sarà frazionato e spezzettato in tante piccole enclavi separate e isolate che verranno schiacciate l'una dopo l'altra dalle forze liberatrici.

Tutte le bassezze di Casa Saoud: whiskey e cocaina, prostituti transessuali e scorregge in faccia per il Principe Majed Abdulaziz!

Il Principe saudita Majed Abdulaziz al-Saoud (nella foto con il turco Erdogan), figlio del precedente Re Abdullah, é sottoposto a un procedimento giudiziario dalla procura distrettuale di Los Angeles, California, in seguito alle accuse sporte contro di lui da un gruppo di personale di servizio che, assunto per occuparsi della magione di Wallingford Drive (una villa del valore di 37 milioni di dollari) durante un suo soggiorno sulla Costa Ovest degli Stati Uniti, si sono ritrovati letteralmente sequestrati dal 'principe' e coinvolti nelle sue intemperanze a base di alcol, droga e molestie sessuali tanto bizzarre e disgustose da sembrare uscite da un pessimo soggetto di 'exploitation' o 'mondo movie'.

Mosca difende i test missilistici della Repubblica Islamica: si rafforza sempre di più l'asse russo-iraniano!

Nel corso delle trattative per la risoluzione del Dossier Nucleare, Ue e Usa hanno a più riprese tentato di inserire il programma missilistico iraniano nelle contrattazioni, sperando di bloccarlo o quantomeno di rallentarlo, trovando sempre però la radicale opposizione delle controparti. In ultimo, forse con eccessiva leggerezza dovuta alla fretta di ottenere un successo da sbandierare sulla scena politica interna, il riformista Rohani e la sua squadra di negoziatori hanno accettato l’inclusione nella Risoluzione ONU finale della menzione di una proibizione “Di test di missili progettati per portare testate nucleari”, definizione nebulosa e che qualunque negoziatore avrebbe dovuto intuire che sarebbe stata impugnata e invocata dalle potenze imperialiste in maniera capziosa e disonesta.

Ciò è puntualmente avvenuto appena la Repubblica Islamica ha proseguito, con alcuni lanci tenuti lo scorso 8 marzo, nelle proprie batterie di test programmati per i vettori balistici Emad e Qiam (rispettivamente missili a raggio intermedio e medio derivati dai precedenti modelli Shahab) causando le proteste americane, francesi, inglesi e tedesche che hanno definito tali esercizi “provocatorii e destabilizzanti”. In soccorso di Teheran però si è prontamente levata la voce di Mosca, che, attraverso uno degli esponenti di punta della propria diplomazia, Mikhail Ulyanov, ha dichiarato che la Risoluzione ONU non bandisce né proibisce tutti i test missilistici, ma solo quelli di vettori esplicitamente progettati per gli attacchi nucleari, e che nessuno è in grado di produrre prove che dimostrino che i modelli di missili iraniani in questione rientrino in tale categoria.

venerdì 1 aprile 2016

Quarta Divisione Meccanizzata e Brigata Falchi del Deserto rinforzano le file siriane per l'attaco su Qurayteen!

La 43esima, la 46esima e la 63esima Brigata della 4a Divisione Meccanizzata dell'Esercito Siriano, insieme a diverse sub-unità della Brigata 'Falchi del Deserto' si sono spostate nei dintorni della cittadina di Qurayteen per prendere parte alle operazioni di liberazione della stessa e della vicina area di Mahsaa, ancora occupate dai takfiri dell'ISIS.

E' sbarcato a Latakia il primo contingente di sminatori e artificieri specializzati inviati da Putin verso Palmyra!

Nelle operazioni di bonifica della città liberata di Palmyra l'Esercito Arabo Siriano ha rivelato un capannone letteralmente pieno fino all'orlo di granate per mortaio, munizioni per artiglieria e lanciarazzi, missili guidati, mitragliatrici leggere e pesanti complessi binati e quadrinati di mitragliere e cannoncini e altri tipi di armi, munizioni esplosivi confezionati e ingredienti per gli stessi.

Dopo 35 giorni di cessate-il-fuoco mille siriani (profughi interni) al giorno riescono a tornare alle loro case!

Gli Specialisti del Centro Russo per la Riconciliazione in Siria si sono consultati con le autorità del paese arabo nelle Province di Hama ed Aleppo, discutendo i punti salienti dell'applicazione del cessate-il-fuoco che dura ormai dal 26 febbraio scorso e della fornitura di aiuti umanitari. Accordi preliminari con rappresentanti di due località dei Governatorati di Hama e Homs sono inoltre stati finalizzati con successo.

Il numero totale di accordi raggiunti, conclusi con la firma dei capi ufficiali di movimenti armati anti-governativi é finora stabile a 52; il numero di richieste di applicazione del cessate-il-fuoco ancora aperte é di 43. Nelle ultime ventiquattro ore il Centro Russo per la Riconciliazione ha ricevuto molte centinaia di appelli da parte di militanti che hanno deciso di consegnare le armi, circa 897, ovviamente molti di essi sono estesi da membri di stesse organizzazioni rimasti separati sul terreno.

giovedì 31 marzo 2016

‘Caso Regeni’: la fanfara mediatica atlantica (e sionista) è mirata contro Eni ed Hacking Team!

“L’Eni si rilancia in pompa magna in Egitto”; così intitolavo un mio articolo pubblicato su L'Opinione Pubblica a fine agosto 2015, in cui commentavo, con grande soddisfazione, gli accordi siglati tra il colosso energetico italiano e l’Egitto del Presidente Al-Sisi per lo sfruttamento del mega-giacimento di metano del Blocco Shorouk, a 100 Km a Nord di Port Said.

Nell’articolo citavo le parole dell’AD Eni DeScalzi che aveva dichiarato: “La strategia che ci ha portato a insistere nella ricerca nelle aree mature di paesi che conosciamo da decenni si è dimostrata vincente a riprova che l’Egitto presenta ancora un grande potenziale. Questa scoperta storica sarà in grado di trasformare lo scenario energetico di un intero paese, che ci accoglie da oltre 60 anni”.

Ventiquattro bombardamenti notturni tra Qurayteen e Mahsaa da parte dell'Aviazione Russa!

Purtroppo per la giornata di ieri le difese dei takfiri del 'califfato' intorno alla cittadina di Qurayteen hanno retto di fronte all'assalto portato fin dalle ore immediatamente precedenti l'alba da ben tre brigate dell'Esercito Arabo Siriano; speriamo che con l'entrata in linea di rinforzi della Brigata Dara Qalamoun e dei commando della Brigata Shoughour al-Sahra il limite di resistenza dei terroristi sia rapidamente raggiunto e superato.

Aggiornamento: sono quasi QUATTROCENTO gli invasori morti a Mede; gli Yemeniti lanciano un altro missile contro Nakhla!

Rispetto alle prime agenzie arrivateci ieri sembra che il bilancio della tentata invasione saudita della Provincia di Hijja si sia rivelato alla fine ancor più severo di quanto inizialmente annunciato. Fonti ufficiali infatti oggi parlano di almeno trecentosettantotto tra militari di Riyadh e mercenari assoldati rimasti uccisi nella distruzione della task force corazzata a opera degli Houthi di Ansarullah e di unità dell'Esercito Yemenita, tra cui si sono distinti per coraggio ed efficienza i reparti della Guardia Repubblicana.

Continua il "tradimento della Siria" con lo schieramento di Iskander-M, della corvetta 'Serpukhov' e di 4 elicotteri Mi-28!

Dopo i recenti "tradimenti" della Siria da Parte dei Russi che sacrificano personale militare, contribuiscono decisivamente alle vittorie di Assad e gli dedicano anche telefonate di congratulazioni un nuovo, terrificante 'voltafaccia' del Cremlino ha gettato nello sconforto i cittadini Siriani e il loro Presidente, che hanno visto arrivare nella base russa vicina a Latakia diversi esemplari del più avanzato lanciatore di missili balistici a corto raggio 'Made in Mosca', l'Iskander-M, anche più evoluto delle 26 piattaforme di 'Iskander-E' in dotazione alle forze di Damasco.

mercoledì 30 marzo 2016

Trecento invasori sauditi eliminati da Ansarullah ed Esercito Yemenita in una grande battaglia nel Deserto di Mede!

Per la terza volta in tre giorni una task-force della coalizione a guida saudita che da più di un anno ha dichiarato guerra allo Yemen ha cercato di attraversare il Deserto di Mede per attaccare la Provincia di Hijja.
Questa volta anziché limitarsi ad attaccare ai fianchi la colonna blindo-corazzata che cercava di farsi largo nell'arida distesa pietrosa i militanti Houthi dei Comitati Popolari e i loro camerati dell'Esercito Yemenita hanno compiuto una vera complessa manovra di armi combinate arrivando a circondare e distruggere quasi completamente il distaccamento nemico.

Dopo la telefonata Putin-Rohani il Ministro Dehqan chiama il collega siriano Al-Freij!

Dopo la telefonata pasquale di Vladimir Putin al Presidente siriano Assad e la chiamata Mosca-Teheran che ha visto protagonisti i capi di stato russo e iraniano un’altra importante telefonata internazionale ha impegnato nelle scorse ore il Ministro della Difesa di Damasco (e Vicecomandante delle Forze Armate siriane) Generale Fahd al-Freij e il suo collega della Repubblica Islamica, il Brigadier Generale Hossein Dehqan.

Anche questo contatto ad alto livello si é aperto con reciproche congratulazioni per la riconquista dell’importante cittadina di Palmyra (Tadmur) e del suo storico sito archeologico, riconquista che é stata possibile grazie allo sforzo e al sacrificio anche delle milizie volontarie sciite (Harakat al-Nujaba, Liwa Imam Ali, Firqa Fataymoun) inquadrate, addestrate e, sembra, anche guidate sul campo da istruttori della Guardia Rivoluzionaria iraniana.

Tre brigate dell'Esercito Arabo Siriano si scagliano prima dell'alba contro le difese di Qurayteen!

Come ipotizzavamo nel nostro articolo di ieri l'intensificarsi dell'attività aerea siriana e russa intorno a Qurayteen nelle ultime trentasei ore era da considerarsi esplicito prologo di un deciso movimento offensivo contro la cittadina, uno degli ultimi avamposti dell'ISIS nella Siria centrale.

Proprio poco prima dell'alba, alle 4.15 ora siriana, le forze congiunte della 67esima, dell'81esima e della 120esima Brigata dell'Esercito si lanciavano contro il perimetro esterno di Qurayteen per prendere di sorpresa i difensori dell'ISIS ed evitare i peggiori effetti del pesante schieramento di nidi di mitragliatrici e cannoncini, che i terroristi non sanno utilizzare con visori notturni o intensificatori di immagine.

Le milizie popolari irakene stroncano le comunicazioni dell'ISIS tra Siria e Irak!

Una importantissima notizia che é passata quasi 'inosservata' sotto la soglia d'attenzione del grande pubblico, "distratto" per così dire, dagli annunci della attesa e benedetta liberazione di Palmyra, si é tuttavia verificata negli ultimi giorni in Irak grazie alla massicci mobilitazione delle forze armate nazionali ma, soprattutto e più di tutto, grazie alle milizie di mobilitazione popolare, formazioni in massima parte sciite finanziate, armate ed addestrate dalla Guardia Rivoluzionaria della Repubblica Islamica dell'Iran, ferocemente decisa a non lasciare che la Mesopotamia, finalmente libera e democratica, possa venire partita e balcanizzata secondo le conveniente di Stati Uniti e regime ebraico.

martedì 29 marzo 2016

Takfiri scatenati tra Arsal e Qara, Al Nusra ed ISIS si sparano addosso! Speriamo in un alto bilancio di vittime!

Forti scontri armati e sparatorie sono scoppiati ieri tra takfiri dell'ISIS e wahabiti di Al Nusra tra Arsal, Ras Baalbek e Qara, nella parte di Libano ancora infestata da terroristi per la lentezza con cui l'Armee Libanaise si muove contro di loro.

Putin telefona anche ad Hassan Rohani, suo alleato numero 1 in Siria e in Irak!

I gesti politici, la scelta del momento giusto in cui intraprenderli e metterli in sequenza, dimostrano la caratura degli statisti e, nella maniera con cui il Presidente Vladimir Putin ha scandito le sue mosse immediatamente successive alla liberazione di Palmyra si nota ancora il 'tocco' di un grande protagonista della scena internazionale.

Subito dopo la chiacchierata telefonica col collega siriano Assad, infatti, l'inquilino del Cremlino ha tirato su la cornetta per una lunga telefonata col pari grado iraniano Hassan Rohani, a ribadire come il successo nell'Est della Provincia di Homs sia anche frutto del generoso impegno delle Guardie Rivoluzionarie iraniane e delle milizie irakene e afghane da esse inquadrate ed addestrate (Harakat al-Nujaba, Liwa Imam Ali, Firqa Fataymoun...).

Trenta bombardamenti russi attorno a Qurayteen preludono all'attacco finale?

Trenta bombardamenti attorno alla cittadina di Qurayteen compiuti nelle ultime 12 ore, compreso un colossale "strike" su uno degli ultimi depositi di benzina a disposizione dell'ISIS che ha provocato una colonna di fiamme e fumo nero che é durata ore ed ore, testimoniano dell'impegno dell'Aviazione Russa nel preparare il 'terreno' a quella che dovrebbe essere la prossima grande offensiva di terra siriana.

lunedì 28 marzo 2016

Putin telefona ad Assad per festeggiare la liberazione di Palmyra!

Sicuramente Vladimir Putin e Bashar Assad si saranno anche scambiati gli auguri per le festività pasquali, ma il motivo principale della telefonata che ieri ha visto protagonisti i Capi di Stato russo e siriano era, ovviamente, la soddisfazione per la recente completa liberazione di Palmyra e la dura sconfitta inflitta all’ISIS nell’Est di Homs.

Putin, che solo pochi giorni fa aveva stupito gli osservatori internazionali ordinando il ‘ridimensionamento’ del contingente militare attivo in Siria, ha la soddisfazione di vedere che la situazione strategica nel paese arabo é stata decisivamente influenzata dall’intervento russo che ha colpito con tale durezza le fonti di approvvigionamento finanziario e logistico del cosiddetto ‘califfato’ da rendergli impossibile mantenere il proprio controllo sulle località strategiche dell’Est della Siria.

In occasione della Santa Pasqua anche giulietto chiesa ne dice una giusta!

Il nostro giudizio professionale su Giulietto Chiesa (nota prefica portasfiga termonucleare globale) non cambia, ma comunque, esattamente come gli orologi rotti, occasionalmente segna l'ora giusta anche lui.

Anche la base antiaerea di Bala al-Khadim torna in mano alle truppe siriane!

Nella prima serata di ieri la 105esima Brigata della Guardia Repubblicana, col sostegno della milizia NDF di Damasco e di altre unità ausiliarie ed alleate a catturato totalmente l'importante base di difesa aerea del villaggio di Bala al-Khadim, nella zona orientale del Ghouta Orientale; il villaggio era già stato conquistato venti giorni fa.

Un importante dettaglio; pur combattendo all'assalto contro posizioni su cui i terroristi di Al Nusra avevano avuto completo controllo per anni i Siriani hanno subito solamente tre feriti e nessun caduto mentre dozzine di terroristi sono morti nell'azione. Questo fatto spiega chiaramente quando si sia degradata la capacità di combattimento degli estremisti wahabiti, ormai tagliati fuori da canali di rinforzo e rifornimento.

Cosa ci dicono le immagini della liberazione di Palmyra? Analisi e commenti

Le recenti notizie sullo sfondamento definitivo delle difese dell’ISIS nell’area di Tadmur/Palmyra, avamposto nell’estremo Est della Provincia di Homs attorno al quale negli ultimi dieci mesi più volte si erano svolti ‘balletti’ di offensive, contrattacchi, avanzate temporanee seguite da ritirare precipitose, (con località come le cave, il villaggio di Al-Dawa e la zona di Bayarat che avevano cambiato più e più volte padrone), fanno presagire come la campagna siriana per la riconquista della sovranità nazionale su regioni troppo a lungo restate in balia dei gruppi estremisti e takfiri foraggiati dalla Turchia e dalle monarchie reazionarie del Golfo sia arrivata a una svolta decisiva.

Grazie alla pervasività dei mezzi di comunicazione telematica ci permette, con un minimo di sforzo esercitato attraverso i nostri PC, tablet e telefonini, di venire letteralmente “inondati” di immagini prese in tempo reale sui luoghi delle battaglie tuttora in corso. Questo rende possibile, a chi abbia una minima abilità di “leggere” le immagini al di là del loro immediato valore iconografico, di trarre interessanti conclusioni sulla natura e gli scopi delle forze schierate dal Governo di Damasco per questa operazione, permettendo di gettare lo sguardo sugli obiettivi a medio e anche a lungo termine che si situano al di là della liberazione della città-simbolo della civiltà siriana.

domenica 27 marzo 2016

La resistenza organizzata a Tadmur/Palmyra é del tutto cessata: prossima fermata Raqqa?


E' confermato che i fenomeni di resistenza coordinata all'interno della zona di Tadmur e Palmyra sono ormai cessati; gli ultimi "irriducibili" dell'ISIS si sono dati alla fuga o hanno gettato le armi tentando di confondersi con la popolazione civile.

Sappiamo che nell'Est della Provincia di Hama un attacco delle forze siriane ha portato alla conquista della posizione strategica di Tulaal Al-Hamkah, dopo la quale sono caduti in mano alle truppe governative anche due avamposti del 'Daash' poco fuori da Aqayrbat; questo potrebbe essere il segnale di inizio di un'avanzata generale anche in questo settore del fronte, tantopiù che con la caduta di Palmyra molte aree occupate dal 'califfato' a Ovest di tale cittadina rischiano ora di venire circondate e avvolte alle spalle.

Buona Pasqua di Resurrezione e Redenzione a tutti i credenti! Buona liberazione di Palmyra per tutti!!

Siamo molto felici di poter comunicare ai nostri lettori che dopo la spiacevole ma necessaria smentita di ieri adesso é matematicamente certo che l'ex base aerea di Palmyra sia completamente in mano alle truppe governative.

Ma non solo, le forze del cosiddetto 'califfato' avrebbero anche abbandonato i quartieri di Al-Sinaa, Al-Djamia, Al-Gharbiyah ed Al-Badiyah, che sono stati prontamente occupati dai liberatori dell'Esercito Arabo siriano e delle sue milizie ausiliarie e alleate.