domenica 19 marzo 2017

Missili della Marina Russa lanciati contro obiettivi nell'Est della Siria...bersagliati comandi e arsenali dell'ISIS!

Un'unità della Marina Russa incrociante nelle acque antistanti la Siria ha lanciato ieri una salva di missili da crociera "Kalibr" contro obiettivi dell'ISIS nell'Est della Siria (Governatorato di Homs e Governatorato di Raqqa).

E' la prima volta da diverse settimane che la Marina Russa ricorre ai missili da crociera contro l'Est della Siria; missili che, ricordiamo, sono riservati a obiettivi ad alto e altissimo valore, come centri di comando e comunicazione e arsenali.


Vi sono due possibili spiegazioni per l'impiego di questo sistema d'arma dopo lungo tempo che non veniva più utilizzato:

a) dopo le notevoli avanzate e conquiste delle forze siriane sul terreno a Palmyra e dintorni i comandanti russi stanno notando nell'ISIS segnali di sfaldamento e cedimento più notevoli del solito e hanno quindi ordinato l'attacco per accelerare ulteriormente questo 'squagliamento' e trasformare le fughe e le ritirate da Palmyra e dintorni in una vera e propria rotta precipitosa che spalanchi vuoti davanti alle forze governative, per accelerare un'avanzata ancora più decisa verso Raqqa e magari anche Deir Ezzour.

b) gli attacchi sono stati portati per evitare che il "califfato" riesca a mobilitare le proprie ultime riserve in maniera concertata e coerente, evitando così il pericolo di attacchi diversivi e di controffensive verso i fianchi delle punte avanzate dell'Esercito Siriano e dei suoi alleati e ausliari.

4 commenti:

  1. Dopo questa dichiarazione. Mi sa tanto, che presto questi missili cadranno anche su Israele.

    19 / 3 2017.
    Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman ha minacciato oggi di distruggere i sistemi di difesa aerea della Siria dopo che caccia israeliani sono stati presi di mira da missili terra-aria durante un’operazione in territorio siriano. “La prossima volta che i siriani useranno i loro sistemi di difesa aerea contro i nostri velivoli li distruggeremo senza la minima esitazione.
    Damasco è sostenuto dalla Russia, Cina, movimento sciita libanese Hezbollah e dall’Iran.

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  2. Dr. Kahani, io aggiungerei
    c) distruzione di centri nato, gcc e mossad che avevano il compito di fornire intelligence per i raid della coalizione e dell'aviazione isisraelita contro Hetzbollah e Iraniani.

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  3. I rozzi mugiki sono un poco indispettiti e da par loro avvisano le volpi sioniste con l'unico linguaggio che capiscono.
    Se non sono in grado di schivare S-200 e si fanno abbattere sul territorio israeliano cosa potranno fare quando i mugiki magari ancora più incazzati forniranno anti aerea ad Hezbollaz e magari Isklander all'esercito Siriano? E perché no dei Bramhos alla difesa costiera libanese?
    Secondo me Bibi ha preso quello sbruffone giudeo rumeno di Lieberman per un orecchio e gli intimato per carità di stare zitto, gli israeliani di origine russa non apprezzano chi minaccia a vuoto.
    Ivan

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  4. Israeliani lo negano. Damasco lo conferma: nella notte del 17, i suoi S-200 hanno abbattuto un caccia.

    Certo è che le sirene d’allarme, come per un attacco aereo imminente, hanno suonato alle 2 del mattino in Israele, o per meglio dire nella colonia giudaica Aqwar presso il Giordano, mentre le esplosioni di missili lanciati dalla anti-aerea siriana facevano tremare i cieli di Sion. Il ministro giudaico della Difesa, la bestia Avigror Lieberman, a caldo ha ringhiato: “La prossima volta che i siriani useranno il loro sistema contro i nostri aerei, glielo distruggiamo senza la minima esitazione”. Poi, Mosca “ha chiesto spiegazioni” all’ambasciatore di Israele, convocandolo, e da allora la stampa ebraica ha cominciato a scrivere che lo Stato ebraico “non desidera altre tensioni”. Gli israeliani hanno dovuto lanciare missili Arrow, del sistema antimissile che è concepito per parare missili balistici; gli strateghi militari israeliani ammettono a mezza bocca che i missili siriani sono efficienti.

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